31.Un giorno, forse

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Ero nervosa,decisamente molto nervosa.Theo mi aveva fatto incazzare,aveva preferito dormire e non si era neanche preoccupato di scrivermi un messaggio sul fatto che aveva fatto tardi.Quel pranzo era molto importante per me:i miei genitori erano venuti a casa mia solo per conoscerlo meglio,sopratutto dopo che il loro primo incontro era stato all'ospedale.Mia madre era venuta solo per lui,aveva perfino cucinato una buonissima lasagna per stupirlo e per farli capire,che sia lei che mio padre erano felici che Theo fosse entrato nella mia vita.

«Amore,non ti preoccupare,ci sarà un'altra occasione.»disse mia madre,cercando di aiutarmi a lavare i piatti.«Mamma,per me era importante averlo qui.Volevo farvelo conoscere,in un contesto diverso dalla prima volta.»le spiegai,ripercorrendo nella mia mente il ricordo dell'ospedale.«Non preocupparti.A noi basta sapere che tu sei felice con lui.»

«Parlaci di Theo,voglio sapere come è iniziato tutto.»commentò mio padre,seduto sul tavolo che sorseggiava il suo tanto amato caffè pomeridiano.«A lavoro.Inizialmente non andavano d'accordo,poi però ci siamo conosciuti e ho capito chi fosse in realtà.»

Era molto riduttivo raccontare in una frase com'era nata la mia storia con Theo,ma probabilmente se avessi detto tutto,non avrei mai finito.Nel mentre che parlavo con i miei genitori,notai il mio telefono vibrare.Lo presi in mano e vidi un messaggio,proprio da Theo:

-Scusami,dormivo
-Vengo da te?

Dormiva,certo.Sapevo che era tornato tardi,era uscito con Rafael ed ero felice per loro che avevano ritrovato la loro vecchia sintonia,ma ci ero rimasta male.Non li avevo chiesto di fare i salti mortali,solo di venire a pranzo a conoscere i miei genitori.

-Ormai stanno per andare via
-Vengo io stasera da te,se non hai impegni.

«Amore noi siamo venuti qua anche per dirti una cosa.»fu mia madre a parlare,facendomi bloccare e alzare la testa dal cellulare.«È successo qualcosa?»chiesi,guardando sia lei che mio padre.

«No,nulla di grave.»

«Abbiamo deciso di rinnovare le nostre promesso di matrimonio,vogliamo fare una festa in grande e speravamo che sia tu che il tuo ragazzo,possiate venire.»

Adoravo i miei genitori,con tutto il mio cuore.Il loro amore per me,era ossigeno puro.Erano perfetti insieme,una coppia indissolubile.Erano diventati genitori presto,si erano conosciuti altrettanto presto, ma nonostante tutto,avevano superato molte difficoltà insieme.Grazie a loro,mi sono innamorata dell'idea dell'amore incondizionato,che non è quello perfetto,ma quello travolgente,forte,diverso e unico.

«Certo,sposterò tutti i miei impegni.»dissi abbracciando entrambi,felice per loro.«Tua madre avrà il matrimonio che si merita,stavolta.»aggiunse mio padre,dando la mano a mia madre.

Quando si erano sposati,mio padre lavorava poco e mia madre era appena rimasta incinta di me.Non avevano molti soldi,ma si erano preocuppati di organizzare un bel matrimonio.

«Fai venire anche Theo,naturalmente.»commentò mia mamma.

***

«Lo so che sono stato un coglione, avrei dovuto mettere la sveglia.»disse di nuovo Theo,ripetendomi per l'ennesima volta la stessa frase.

La sera stessa,mi era venuto a prendere ed eravamo andati a mangiare fuori,in una semplice pizzeria a Varese.L'incazzatura con lui,mi era passata,avevo deciso di passarci sopra ,anche perché non potevo tenerli il muso per un ritardo.Avevamo parlato,ma lui continuava a insistere che voleva scusarsi.Certo,apprezzavo le sue scuse,ma alla fine avevo capito che non era il caso di fare un dramma.

Una linea così sottile/T.HWhere stories live. Discover now