Non verbale

10 3 0
                                    

Le dita ruvide e paonazze scorrevano sulla pelle raggrinzita, cicatrizzata dalla vecchiaia

¡Ay! Esta imagen no sigue nuestras pautas de contenido. Para continuar la publicación, intente quitarla o subir otra.

Le dita ruvide e paonazze scorrevano sulla pelle raggrinzita, cicatrizzata dalla vecchiaia. Poteva sentirlo ogni volta che arricciava i lati delle labbra in un sorriso cortese, gli zigomi si spiegazzavano in delle zampe di galline e a i lati della sua bocca si formavano due linee solcate nella pelle nel corso degli anni. Nonostante aveva quarantasei anni, Stan non faceva che chiedersi quanto gli mancasse per finire chiuso in un cassetto di metallo etichettato come merce di un supermercato economico, tra gli stessi non viventi che adesso maneggiava per guadagnarsi da vivere. Come le persone andavano e venivano, anche i morti non lasciavano un impressione memorabile oramai. Pallidi e gelidi, erano un po' tutti uguali, numerati come prigionieri.

Dominique era un po' incostante, camuffandosi perfettamente tra corpi tutti uguali, ma rimanendo comunque distinguibile. Pallida naturale, con un accenno grigiastro, occhi grandi e spalancati, incastonati tra le palpebre come pietre preziose in una grotta. Sembrava una caricatura di un personaggio di Tim Burton. I lunghi capelli unticci sparpagliati per la barella ricordavano alghe spinte a riva dalle onde. Le sue labbra sottili e violacee erano serrate, eppure più tempo passava vicino a quel corpo senza vita più gli sembrava più vivace dei pochi viventi che frequentava fuori da lavoro.

Ovviamente non aveva idea di come suonasse la sua voce, ma una donna gracile come lei avrebbe sicuramente avuto una voce acuta, magari un po' rauca, che rispecchiasse la sua delicatezza. Quasi poteva sentirla echeggiare nella stanza, il suono di una vocina delicata che rimbombava tra le mura giallastre del mortorio in cui Stan era costretto a passare ore e ore. Gli sussurrava parole delicate, confortanti, che nessuno gli aveva mai sussurrato così dolcemente. Stan poteva sentirla, poteva sentirla farfugliare dietro di lui, il suo fiato, stranamente caldo per una morta, che gli accarezzava il collo. Le sue dita fredde e sottili che gli passavano tra i capelli, apprezzando ogni ciuffo grigiastro che avrebbe tanto voluto strapparsi. Biascicare di parole senza un senso, dette tanto per parlare, mescolate con il suo nome. Il suo corpo era morto ma la sua essenza e anima erano vive, e gli stavano parlando.

Stan sapeva di comportarsi come un pazzo, ma se la follia l'avrebbe portato ad un futuro con Dominique ne sarebbe valsa la pena. Che folle volesse dire profanare una tomba o togliersi la vita non aveva importanza. Che follia volesse dire spararsi con il fucile con cui andava a caccia nei weekend insieme ai suoi amici, o lasciarsi soffocare con una corda stretta al collo, mentre il suo incarnato iniziava a sfumare verso un rosso rosato non aveva importanza. Lui le parlava ed oramai era l'unica cosa a tenerlo in vita. Se morte voleva dire Dominique, avrebbe preferito lasciarsi alle spalle una vita di fallimenti e banalità e trascorrere l'eternità con una misteriosa sconosciuta, sotto terra confortati dalla consapevolezza che non c'era più niente se non l'altro. E forse stava divagando, trovando conforto in una realtà basata su fantasie irrealizzabili e una donna attraente che non aveva neanche conosciuto, ma era semplicemente meglio di quello che aveva adesso. E forse Dominique era solo una scusa, un motivo futile per porre fine a qualcosa che era già finita da fin troppi tempo, ma che aveva timore di mollare.

 E forse Dominique era solo una scusa, un motivo futile per porre fine a qualcosa che era già finita da fin troppi tempo, ma che aveva timore di mollare

¡Ay! Esta imagen no sigue nuestras pautas de contenido. Para continuar la publicación, intente quitarla o subir otra.
Has llegado al final de las partes publicadas.

⏰ Última actualización: Jan 30 ⏰

¡Añade esta historia a tu biblioteca para recibir notificaciones sobre nuevas partes!

PapercutsDonde viven las historias. Descúbrelo ahora