33.Caos

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Quella mattina,il sole aveva deciso di splendere alto su Cassano Magnago.
Ormai erano due settimane che vivevo a casa di Theo e la convivenza in quei giorni,non era stata proprio come immaginavo.Ero felice di svegliarmi e andare a dormire con Theo al mio fianco,ma c'erano delle cose che ci portavano a battibeccare con lui ogni giorno.

Lui aveva bisogno dei suoi spazi,e io cercavo di capirlo,ma a volte era davvero esagerato.Passava ore e ore a giocare alla play,senza preoccuparsi del fatto che  avevamo un cane,che doveva andare fuori a fare i suoi bisogni.Accompagnavo sempre io fuori Milan,era come se a Theo non passasse neanche per la testa l'idea di farlo.Almeno 3 volte a settimana,dovevano venire qua i ragazzi,fare festa fino alle luci dell'alba e poi andarsene.Peccato che io dovevo lavorare,non potevo permettermi i loro ritmi di vita.

Theo,sembrava totalmente indifferente.A lui non pesava,quella era la sua quotidianità.Io invece,non ero abituata ai suoi ritmi.Ero sempre stata una tipa tranquilla,la sera andavo a dormire presto se il giorno dopo lavoravo.Qua era tutto diverso.

Sapevo quanto fosse ancora stressato per la squadra.Ma io non potevo farci niente.Theo stava giocando bene,dava il massimo in campo e sentiva il peso di questa cosa.Lui doveva dominare nelle partite,o la notte non dormiva per una settimana,fino alla prossima partita.L'ultima era stata con il Bologna,il Milan aveva pareggiato a San Siro:Olivier aveva sbagliato un rigore e anche Theo.E continuava a tormentarsi per questo.Volevo starli vicino,aiutarlo,ma l'unico modo che conosceva lui per rilassarsi,era quello di fare feste.Delle feste,a cui era a capo.

Tuttavia,quella mattina,per me era speciale e non volevo litigare con lui ancora.Era il nostro primo mesiversario insieme come coppia ufficiale.Avevo preparato per lui una bellissima sorpresa.Non andando a lavoro quel giorno,nel pomeriggio,avevo cucinato tutto il tempo,mentre lui era agli allenamenti.

Guardai l'orario quando sentii l'auto di Theo entrare nel vialetto del garage.Erano le 8 passate e sembrava essere un po' tardi rispetto ai suoi soliti orari.Mi ero vestita con un jeans stretti a vita alta e un top color cappuccino.Nulla di speciale,ma comunque  per una cena insieme.

«Ciao, Princesa.»mi salutò Theo,entrando in casa con il borsone.«Ciao Bianca.»disse Rafael,con anche Olivier.

Rimasi sorpresa di vederli.Theo non mi aveva avvisata della loro presenza e io in quel momento,sembravo come paralizzata.

«Mi amor,ci mangiamo una pizza con loro.»aggiunse Theo,con in mano un cartone con della pizza grande per 4 persone.

Annuí,senza dire niente e lasciando nella cucina la pentola chiusa.Theo si avvicinò all'isola della cucina dove ero io,mentre i suoi compagni andarono a sedersi sul divano e ad accendere la televisione.

«Theo,non mi hai detto che venivano anche loro.»commentai sotto voce.«Mi sono scordato, è un problema?»mi domandò,come se non si fosse accorto di niente.«Devi uscire con Eleonora?Ti sei vestita bene,princesa.»

Non si era neanche ricordato del mesiversario.Io non mi ero vestita così per stare con Eleonora,ma solo per lui.

«No.Avevo cucinato per noi due,per il primo mese insieme,non te lo ricordi?»li chiesi legandomi i capelli in una coda,per stare più comoda.

Theo si bloccò a guardarmi.Fissando prima me,poi la tavola apparecchiata per noi e le pentole sulla cucina.

«Mi è sfuggito di mente.»affermò grattandosi la nuca.«Beh,auguri a noi chica.»sorrise,stampondimi un bacio sulle labbra a schiocco.

Poi mi lasciò sola in cucina,andando in cucina dia suoi amici.Era ancora peggio di quanto avevo pensato.Non si era neanche ricordato,e per giunta,faceva finta di niente.Era inutile dire che ci ero rimasta male.
Quella doveva essere una serata speciale per noi,dove finalmente potevamo passare un po' di tempo insieme senza litigare per motivi inutili.

Una linea così sottile/T.HWhere stories live. Discover now