Sfocatura

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Una maledizione gravava sul loro paese.

Era abbastanza strano, perché, parliamoci chiaro, chi mai lancerebbe una maledizione su un paesino dimenticato dal mondo?

Eppure qualcuno l'aveva fatto.

Non tutti sapevano la leggenda completa, pochissimi avevano il coraggio di ricordare cosa accade vent'anni fa, all'inizio dell'inverno.

L'inverno che sarebbe durato per sempre.

La leggenda narra  dell'esistenza di un cuore. "Un cuore?" direte voi. Sì, un cuore, ma non un cuore qualsiasi. Il cuore in questione è un cuore magico, dall'ignota esistenza.

Nessuno sa chi l'ha creato e nessuno sa con certezza se esista davvero sì o no.

Ma vent'anni fa una strega si presentò alle porte del municipio reclamando questo misterioso cuore.

Il problema? Nessuno sapeva di che cosa stesse parlando. All'epoca nessuno sapeva né di questo cuore né della magia in generale.

Quando la donna, spazientita dal fatto di non vedere progressi, disse di essere una strega i  rappresentanti del paese le scoppiarono a ridere in faccia.

Magari non l'avessero mai fatto. 

La strega, infuriata moltissimo a questo punto, lanciò una maledizione sulla cittadina destinandola all'eterno freddo.

Giurò inoltre che a ventuno anni esatti dalla sua partenza sarebbe tornata a reclamare il suo cuore. E se non l'avesse avuto avrebbe rapito decine e decine di persone solo per condannarle al dolore infinito. 

Ma adesso torniamo alla nostra cara leggenda. Il cuore di cui parla la leggenda, oltre ad essere magico è fatto di un materiale al quanto insolito. Di cristallo. Esatto, avete capito bene, un cuore di cristallo. 

Ma che poteri aveva? Ma perché proprio di cristallo? 

Ma purtroppo nessuno sa rispondere a queste domande.

Ed il villaggio proprio per questo era invaso dal terrore. Pochi giorni dopo la partenza della strega dal loro cielo sempre soleggiato era iniziata a cadere senza sosta neve e grandine. La  temperatura quasi sempre mite, tranne le poche volte in cui il caldo diventava insopportabile, precipitò vertiginosamente fino ad arrivare, nei giorni peggiori, anche a venti gradi sotto zero.

E questo per gli abitanti del villaggio era un incubo. I raccolti gelarono dopo pochi giorni mentre il bestiame faticava a sopravvivere. 

Ma il problema si riversò anche sulle persone stesse. Molti infatti non reggevano il cambio drastico di temperatura e si ammalavano gravemente. I più anziani ci rimettevano anche la pelle nei peggiori dei casi, ma non solo loro. Neonati, bambini, ragazzi e adulti  venivano colpiti dalla febbre e dai malesseri indistintamente. Ma la Morte si Riversò principalmente sui neonati che, non avendo ancora tutto il sistema immunitario ben "attivo" ci rimanevano secchi la maggior parte delle volte.

Ma come si sa l'uomo si adatta alle circostanze a cui viene sottoposto. E così fu anche questa volta. Vennero costruite sempre più serre riscaldate anche riscaldate artificialmente, il bestiame venne trasferito in stalle e fattorie per ripararlo dall'improvviso gelo.

Ma nonostante le mille difficolta gli abitanti del paese riuscirono a riprendere la loro vita. Fino a quel momento tutti avevano pensato solamente a rimettersi al passo con la vita, successivamente avevano pensato bene di iniziare a fare ricerche sull'oggetto magico. Ma solo pochi ricordavano esattamente cosa fosse successo anni prima. 

E il padre di Jack era uno di questi. Quell'uomo aveva assistito da dietro le quinte alla discussione avvenuta tra i rappresentanti e la "Malvagia", così veniva chiamata la strega. Era rimasto talmente colpito dalla vicenda che aveva iniziato a fare ricerche sulla magia e sulle streghe. Dopo un  paio d'anni iniziò invece le ricerche sulla Leggenda. Ma non trovò molto, ma non demorse facilmente. Così passò agli oggetti magici che scoprì essere più comuni di quanto pensasse. Trovò anche riferimenti a dei cuori ma non seppe mai con certezza se uno di essi fosse quello che la strega bramava tanto.

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