Una linea così sottile/T.H

35.Muy hermosa

Che gioco strano l'amore,si prendeva gioco del cuore come se fosse niente.
Ci faceva fare notti insonnie,fermi a guardare il soffitto in cerca di una soluzione al nostro malumore.Da quella festa maledetta,ero tornata subito a casa,chiamando un taxi.Le parole di Theo,mi erano arrivate dritte e chiare.Io ero arrabbiata per le bugie, perché con me,sembrava non essere mai sincero.Lui era arrabbisto con me,perche me ne ero andata via senza dirli niente.

Entrambi eravamo incazzati e tremendamente orgogliosi.La notte mi aveva fatto compagnia,ero stata sveglia cercando di non pensarci,ma era impossibile.Ogni volta che ci vedavamo,in qualche modo,mi portava via tutte le certezze che avevo.Theo per me era un grande punto debole,e lo sarebbe sempre stato.

Il fatto che non giocava bene per colpa mia,mi tormentava.Avevo visto nei suoi occhi tanta sofferenza,avrei voluto abbracciarlo,dirli che nonostante tutto,io ero sempre la per lui.Ma non ci ero riuscita, perché a volte,bisogna cercare di tutelare il proprio cuore.

Il mattino quando mi alzai dal letto,corsi subito a farmi un bagno caldo rilassante.Era domenica,non avevo impegni e l'unica cosa che volevo fare era rilassarmi da sola.Avevo fatto partire una playlist di canzoni che amavo e che mi facevano compagnia.Pultroppo però,dovevo uscire perché era passato un bel po' di tempo.

Avvolsi il mio corpo nell'accappatoio,
stropicciando gli occhi leggermente sporchi di mascara della sera prima.
Quando andai a stoppare la musica,
notai due chiamante perse,dal numero di Lucas,il fratello di Theo.
Mi domandai il perché,considerando che da quanto mi aveva detto Eleonora,Lucas era a Parigi per allenarsi e fare la partita del lunedì sera.Leggermente preocuppata,lo richiamai,ma partí subito la segreteria.

Decisi di tranquillizzarmi,vestendomi e mettendo il completo della tuta che avevo scelto per stare in casa.Pettinai i miei capelli,prima di accendere il phon e asciugarli.Dopo il bagno rilassante,iniziavo a sentirmi meglio,più rilassata e tranquilla.

Venni distratta dal campanello che suonava incessantemente,senza sosta.
Sbuffai,andando alla porta e aprendola.

«Ce l'hai fatta ad aprirmi.»

Davanti a me,si palesò la sicura di Theo.Aveva la testa alta,mi guardava fisso negli occhi e quello sguardo,quasi mi metteva in soggezione.Cosa diavolo voleva ancora da me?Ci eravamo detti tutto.O almeno,tutte le cose brutte che pensavamo in quel momento.Theo non aveva motivo di venire a casa mia,di guardarmi cosi,come se si aspettasse qualcosa da me

«Cosa c'è?»li domandai,seccata.«Devi venire con me.Ho provato a farti chiamare da Lucas,ma non hai risposto,allora sono venuto direttamente di persona.»mi spiegò,in modo piuttosto serio.Quella sua affermazione "devi venire con me",mi fece ridere.

«Theo,vattene.Ho altro da fare,non voglio venire da nessuna parte.»risposi,cercando di chiuderli la porta,ma lui mi bloccò con il braccio in anticipo al mio movimento.

«Bianca,questo è l'ultimo favore che ti chiedo,poi possiamo far finta di non conoscerci e quello che vuoi.»continuò,abbastanza sicuro di quello che srava dicendo.«Cosa ti serve?»li chiesi alzando gli occhi al cielo.

«A casa mia è venuta mia madre.Lei non sa che io e te abbiamo chiuso,non posso dirglielo dopo che ha viaggiato tutta la notte solo per conoscerti.Vieni a casa,fingiamo che vada tutto bene e domani te ne vai e fai quello che vuoi.»

Quello che mi aveva appena detto,era una pessima idea.Non ero un'attrice,non sapevo fingere e non volevo neanche farlo.

«Tu sei pazzo.Non mentirò a tua madre.»risposi scuotendo la testa,contrariata da quello che mi aveva  chiesto.

«Bianca,perfavore.Domani puoi tornare ad odiarmi come prima.»
Pensava davvero che io lo odiassi?Si sbagliava,di grosso.Non sarei mai riuscita ad odiarlo e a fare finta che fra me e lui non fosse mai successo niente.Theo aveva avuto un grande valore nella mia vita,aveva occupato mesi interi nella mia testa e non potevo sbattere gli occhi e dimenticarmi di tutto.