4

629 16 3
                                    

«Héctor complimenti per il goal» disse sorridendo Ines.

«grazie» disse lui con un sorrisino.

«hai visto chi ti abbiamo portato e anche con la tua maglia» disse sempre Ines.

«precisiamo le cose, io sono venuta ma non sapevo della partita, Lucía non mi ha detto dove andavamo e per la maglia mi hanno costretto loro» dissi io prima che lui rispondesse a Ines.

«se vuoi la firma basta dirlo eh» mi disse lui sempre sorridendo.

«e chi ti avrebbe detto che io voglio la firma, perché io non voglio proprio niente» dissi.

«Héctor non è vero la vuole, ma si vergogna a chiederla» disse Lucía

«ma non è vero» dissi io.

«vabbè ho capito dai, datemi un pennarello o una penna» disse e lui sempre con quel suo sorrisino.

Ines tirò fuori dalla sua borsa un pennarello nero indelebile e lo diede a Héctor.

«girati» mi disse lui.

Io mi girai e sbuffai un po' e lui mi firmò la maglia, dopo aver fatto la firma io mi girai di nuovo e lui diede il pennarello a Ines.

«contenta?» mi disse lui con un sorriso.

«sarà sicuramente molto contenta» gli disse Anita.

Io però non dissi nulla.

«vabbè io vado, che sono stanco» disse lui.

«va bene, comunque bel goal» dissero Anita e Lucía.

Io continuai a non dir nulla, Héctor andò via.

«andiamo anche noi?» mi disse Lucía.

«si si andiamo che domani c'è scuola» dissi io.

«va bene, tanto ora andiamo anche noi» disse Ines.

«si, infatti mia mamma già è arrivata, andiamo Ines» disse Anita.

«va bene allora a domani» disse Ines.

«ciaoo, a domani» risposimo io e Lucía.

Appena andarono via Ines e Anita, io e Lucía, entrammo nella macchina della mamma di Lucía.

«ciao mamma» disse Lucía.

«ciao» dissi anch'io.

«ciao ragazze come state, passata bene la serata» ci chiese la mamma di Lucía.

«si dai» disse Lucía.

«Nicole, mi ha detto Lucía che sei nuova, sei arrivata oggi, come ti stai trovando a scuola?» mi chiese sempre la mamma di Lucía.

«si, bene» dissi.

«dai sono contenta che ti stia trovando bene» mi disse sorridendo la mamma di Lucía.

Dopo qualche minuto di silenzio, mi tornò una cosa in mente che dovetti domandare a Lucía.

«ma come hai fatto ad avere il mio numero e la via dove abito?» chiesi io a lei.

«ho chiesto alla preside, ho detto che era una cosa urgente di scuola, le ho chiesto il tuo numero e la tua via» mi disse lei.

«aah ok» risposi io.

«comunque dai ammetti ti sei divertita» mi disse lei.

«dai si, perché no, è stato bello» dissi io.

«e ammetti anche che con lui ti sei comportata male» mi disse Lucía.

«non è vero» dissi io.

«Nicole» mi disse lei.

Solo uno dei due Where stories live. Discover now