43.Gender Reveal

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Guardai il mio fisico allo specchio,cercando di capire come mai quel vestito,segnava in modo così evidente le mie dannate forme che avevano iniziato ad essere troppo marcate.Avevo messo su qualche chilo di troppo e non ero abituata a vedermi così allo specchio.Il rapporto con il mio corpo era sempre stato alti e bassi.Durante l'adolescenza avevo avuto uno sbalzo di ormoni pazzesco:il seno e il mio peso erano aumentati di colpo ed essendo di statura bassa,era strano vedermi cosi.Non ero mai riuscita a stare completamente a mio agio nel mio corpo,ma finito il liceo ero andata ad iscrivermi in palestra e la situazione era largamente migliorata.Poi c'è stato il periodo università,in cui a malapena avevo il tempo di mangiare,quindi ero dimagrita tanto.Da quando stavo con Theo pero,finalmente mi sentivo a mio agio nel mio corpo,perche lui amava me e le mie imperfezioni,quindi la situazione con il cibo spazzatura mi era leggermente sfuggita di mano perché io,li piacevo cosi com'ero.

In quel momento però,quel dannato vestito mi faceva sentire come un insaccato,privata della capacità di respirare.Odiavo sentirmi così.Il vestito,non l'avevo neanche scelto io,ma Eleonora.Ci teneva che ognuno di noi fosse vestito con il colore che credeva appartenesse al sesso del bambino.Quindi,mi ritrovavo con questo vestito stretto color azzurro pastello che avrei voluto solamente togliere.

«Bianca,siamo in ritardo:sei pronta?»mi chiese Theo entrando nella stanza.Sospirai,andando verso il letto e mettendomi i tacchi bianchi.«Metto questi e ci sono.»risposi,cercando di allacciare anche i lacci dietro.«Cos'e questo sorriso spento?Sono appena tornato,mi dai così il bentornato?»mi domandò alzando un sopracciglio.

Aveva ragione anche lui.Era tornato la mattina stessa e non avevamo passato neanche un momento da soli.Io era tutto il pomeriggio che pensavo a quel vestito e quindi ero rimasta molto sulle mie,non avevamo parlato tanto.Forse perché fra noi c'era ancora un po' di risentimento dal giorno della partenza di Theo,o forse erano solamente delle mie paranoie.

«Hai ragione,scusa.È solo che non mi sento a mio agio con questo addosso.»dissi,tirandomi su e cercando la mia borsa.Theo mi guardò,come se stesse cercando di dire qualcosa ragionandoci su.

«A me piace,sembri un confetto,cos'ha che non va?»mi domandò,quasi ingenuamente.A non andare era anche il fatto che mi aveva considerata un confetto:cosa c'è di bello nel ricordare quella forma?

«Theo,così non mi sento per niente meglio.»continuai,alzando gli occhi al cielo e uscendo dalla stanza.

«Perchè?Ho detto qualcosa di sbagliato?»aggiunse,camminando dietro di me per arrivare al soggiorno.«Mi hai paragonata ad un confetto,tu che dici?»li chiesi,continuando a camminare.

Theo mi bloccò,appoggiando le sue mani sui miei fianchi e tenedomi stretta sulla vita.«Lo sai che per me sei sempre bellissima,no?»mi domandò,dandomi un bacio a stampo sulle labbra.«Sono ingrassata,lo vedi anche tu.»risposi alzando gli occhi al cielo.«Bianca,per me saresti bellissima in tutti i modi,anche con i capelli color arcobaleno,io ti vedo perfetta come il primo giorno che ti ho guardata..»disse alzando le spalle.Lui non la viveva come la vivevo io,ma diversamente.

«Poi,se vuoi puoi iscriverti nella palestra dove un mio amico fa il personal trainer.Però sappi che per me non ne hai bisogno.»mi suggerí dandomi un bacio sulla fronte.

Infine,uscimmo di casa pronti per partire verso casa di Eleonora,dove aveva organizzato il gender reveal.Ero molto curiosa di scoprire il sesso del bambino,ma ero anche impaziente di poter finalmente iniziare a comprarli delle tutine apposite per il sesso di corrispondenza.

«Sei ancora convinta sia maschio?»mi domandò Theo,mentre iniziò a guidare.
«Si,me lo sento.»risposi sorridendo.In realtà non avevo potere di capire cosa effettivamente fosse,però potevo guardare i sintomi della gravidanza di Ele.All'universitá avevo studiato anche una parte piccola di ginecologia e quindi alcune cose mi erano rimaste in testa.

Una linea così sottile/T.HWhere stories live. Discover now