E' l'ennesima sera in cui sono rientrata a casa e tutto era vuoto, solo. Sono andata in giro a cercare di cambiare lavoro, proponendomi in postacci pur di portarmi a casa qualche soldo e cambiar vita, ma per le ragazze come me la vita non si cambia.
Sembra che qualunque movimento io cerchi di fare tutti mi blocchino: "Ehy, dove vai lì? Non è il tuo posto". Già, non è il mio posto. Solo che vorrei chiedere a tutti "Ma il mio posto qual è?".
La mia psicologa dice che lo capirò. Figuriamoci! A quelli prima della laurea danno un attestato di ottimismo, dimenticandosi però di far loro seguire un corso "passo passo" per aiutarti a risolvere i problemi fuori di te, e non solo quelli dentro. Chi cazzo me li risolve i problemi fuori?
Mia madre che è morta? Il mio cane? Il fidanzato che non ho? Beh, quello effettivamente me li risolve perché avere avuto delle storie mi ha procurato solo problemi. Per lo più storie con qualche mio coetaneo quando andavo a scuola, e poi con medici o parenti dei miei pazienti. Non che io sia un medico. A me danno tutti del tu, e pretendono, pretendono, pretendono.
Adesso non pretende nessuno perché sono senza lavoro. Però insomma, ci siamo capiti.
Vorrei poter essere felice.
Oggi invece mi sono ritrovata una scema che mi scriveva che io sono una "ragazzina della bambagia", e che non dovevo permettermi di dire quello che pensavo a lei, lei che è piena di master e certificazioni e "da da mangiare" a 10 persone. Così ha detto.
Ma vaffanculo.
Ecco, se devo dire una cosa non proprio positiva su di me è che non so farmi mettere i piedi in testa. Per magia però riescono sempre a mettermi all'angolo.
E quindi io mi trovo a non voler più fare nulla, a mettermi letteralmente seduta per terra e a non voler più parlare con nessuno. Non voler più provarci, crederci, pensare di poter vivere una vita diversa. Vita diversa che però non so neanche immaginare.
