Cap.1

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Rachele era seduta sulla panca bianca, che riempiva l'enorme spazio della veranda. Era una mattina d'estate, il sole le scaldava il viso e un vento caldo le faceva muovere i capelli neri raccolti in una treccia, alcuni dei quali, nonostante lunghi, si ribellavano ai suoi codini, ricadendole sul viso. Il libro era ancora lì sulla panca, aspettava di essere letto e vissuto; la copertina blu si alzava e si abbassata, mossa dal vento. La mano delicata della ragazza, prese il libro, lo ispezionò, lo aprì con garbo e iniziò a leggerlo. Era il sesto che leggeva, nell'ultimo mese. Pochi minuti dopo, il vento era cessato, e il sole di mezzogiorno cadeva a picco sulla veranda. Rachele entrò in casa, posò il libro sul tavolo e, con passo lento, si diresse verso il bagno. Fece una doccia per eliminare le gocce di sudore che le avevano accarezzato il corpo, si vestì e uscì di casa. Doveva raggiungere la sua famiglia in uno dei ristoranti più importanti e pregiati della città, dove si sarebbe svolto il matrimonio di alcuni loro parenti. Il vestito di pizzo bianco le ricadeva con delicatezza, segnandole il fisico esile e slanciato, e mettendole il risalto la vita. i capelli, non più raccolti in una treccia, bensì sciolti, si opponevano alla lacca e ai ferrettini, scompigliandosi e coprendole il viso puro, senza alcuna traccia di trucco. Durante il percorso, si soffermò sulla moltitudine della gente, sul loro modo di porsi e di camminare, sulla loro atteggiamento e sulla loro espressione, triste, dubbiosa o felice; come sarebbe stata quella dei due sposi.
Si chiamavano Alison e François, lei di origini americane, lui francesi. Si iniziarono a conoscere, per caso, alla fermata del treno che li conduceva, dopo il lavoro, a casa. Fu François ad avvicinarsi per primo: fu subito colto dal suo modo di atteggiarsi così pacato, sulla sua bellezza. Una bellezza senza eguali, che non aveva bisogno di essere coperta dal trucco o da altre maschere; che non potevano renderla migliore di ciò che già era. Ma tanta perfezione, era anche fragile. Una sera d'agosto, precisamente il 5 agosto, l'auto del padre sbandò e, insieme a lui e la moglie, si frantumò in un dirupo.
Ma Alison non si diede per vinta: rimase forte, continuò gli studi e si laureò, diventando una prestigiosa dottoressa. L'incontro con François, le diede la certezza che qualcosa nella sua vita era finalmente cambiato.
Per questo Rachel nutriva verso Alison un sentimento di sicurezza e positività, portandola a considerare la futura sposa come una sorella.

Il matrimonio sarebbe avvenuto all'aperto, in un enorme parco colmo di alberi e querce; una cerimonia senza eguali, una promessa che implicava un legame indivisibile e -come vuole la tradizione- duraturo fino alla morte.

Ma non tutti i legami sono destinati al "per sempre".

Il respiro del ventoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora