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«Papà!» sento chiamare da quella vocina quasi stridula.

«Tesoro, cosa c'è? Sono in salotto, é importante?»

Tutto d'untratto sento dei passettini sul parquet e la piccola biondina mi si presenta davanti, e farfugliando un «Fammi spazio dai» si siede sul divano e si sdraia su di me. Neanche la sento, è piccola, pesa pochissimo.

«Mi parli di lui per favore, papino?»

Quella domanda mi fa diventare nervoso, non mi aveva mai fatto domande su di lui, ma adesso che vuole sapere di più, cosa sarò in grado di dirle?

«Cosa vuoi sapere piccola?» le dico iniziando a giocare con i suoi capelli lunghi e dorati.

«Che aspetto aveva? Gli piaceva il gelato? Il thè ? E le coccole?»

Sento gli occhi pizzicare al suo ricordo, ma cerco di essere forte. Mi schiarisco la voce e poi parlo.

«Oh, Darcy, lui era molto bello. Aveva due occhi azzurri stupendi, un naso piccolino e delle labbra sottili.»

«Come le mie!» quasi urla.

«Esatto piccola, come le tue. Poi era bassino e magro, aveva i capelli quasi marroncini e un sorriso splendente come il sole.»

Lei mi guarda con un grande sorriso stampato in faccia.
«Di come ne parli tu sembra quasi un angelo, papà»

«Ma lui lo è, piccolina.»

Sorride e guarda le mie mani. Poi le prende tra le sue piccole dita.
«Come è bello questo anello, te lo aveva regalato lui?» poi mi guarda pensierosa.

«Oh, si, ti piace? Papà aveva gusti molto raffinati anche sulla scelta delle piccole cose.»

«Mi piace tantissimo, spero che anche mio marito un giorno mi ragali un anello come questo papà!» Le sorrido e lei sorride di più.

Passano neanche trenta secondi che ricomincia a parlare.
«Invece che gelato gli piaceva?»

É così ingenua che vorrei abbracciarla per sempre.

«Il gelato lo prendeva amarena e limone. Non lo prendeva mai diverso, perché diceva di non voler cambiare gusti se sapeva già di amare quelli.»

Sento che sto per piangere, ma non davanti alla piccola, non posso farle questo.

«Anche io adoro il gelato al limone, si vede che è mio papà! Andiamo a comprarne un po'?» mi sorride contenta.

«Ma certo! Andiamo dai, alzati.» La faccio contenta, poi e mi alzo.

«Papà, tu amavi Louis?» mi chiede ingenuamente, lei non sa cosa ho provato e provo per quel ragazzo.

«Io lo amo ancora, piccola.» mi sento male, mi viene da vomitare, come sono stupido.

«Anche se adesso lui è nel cielo?»

«L'ho sempre amato, e sempre lo amerò, come farò con te.»

Nel frattempo usciamo di casa e stiamo per entrare nell'auto.

«Ti amo anche io papà, e amo anche papà Louis, perché so che sarebbe stato il mio secondo papà perfetto.» Sorride e i suoi occhi brillano come quelli di Lou, anche se non c'è nessun legame biologico fra loro.

«Ti ama tanto anche lui, se sono sicuro. Dai biondina, adesso salta sù.»

Così saliamo in auto e lei è molto contenta. Andiamo a prendere il gelato nel bar più vicino. Lei limone, ed io amarena, nella speranza che il gelato mi ricordi almeno un po' lui e tutto quello che abbiamo passato insieme.

Sarai sempre nel mio cuore anche tu Louis.
Sempre tuo, Harry.

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Ehi.

OS uscite non so come o perché, ma spero vi piaccia.

Adios,
Erika.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 05, 2015 ⏰

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