Prologo

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Jane ed Alec, Alec e Jane. Due normali gemelli denigrati dalla popolazione di una cittadina che non sapeva far altro che insultare, criticare e condannare a morte decine di innocenti. I genitori dei due ragazzini non erano molto ricchi e vivevano in una piccola casa diroccata, appena fuori dalla città. Il padre era un fabbro mentre la madre si occupava dei figli. Giravano strane e cattive voci sulla donna: si diceva che fosse una potente strega. Quando alcune di queste fandonie arrivarono all'orecchio del parroco locale , la donna fu immediatamente arrestata e imprigionata nelle celle sotteranee della Chiesa. Nel giro di pochi giorni il tribunale dell'inquisizione , avrebbe stabilito la sua innocenza o colpevolezza. Jane soffriva, Alec piangeva. Il padre dei ragazzi non poteva fare nulla per aiutare sua moglie e assalito dai sensi di colpa, una sera, dopo aver salutato i suoi figli, uscì di casa con una corda in mano. Il mattino seguente, Jane uscì di casa per andare a cercare il padre e ció che vide ,alzando lo sguardo verso il melo che stava davanti casa loro, le fece lanciare un grido di disperazione. Il corpo dell'uomo era appeso al ramo più alto ed il colorito del suo volto era violaceo. «Alec! Alec, corri... Papà è morto!», cominció a strillare la ragazzina. Il gemello accorse subito verso di lei e spalancó la bocca alla vista di quel cadavere conosciuto. Abbracció Jane e lasció che si sfogasse gridando e piangendo.

Era passata una settimana dall'arresto della loro madre e due giorni dalla morte del loro padre. I gemelli erano soli, abbandonati al loro destino, allontanati da tutti. «Siete dei maledetti! Dovete morire!», gli gridavano tutti. Era tutto così terribilmente insopportabile, ad ogni insulto sentivano lacerarsi il loro cuore nel petto . Una fredda mattina di Gennaio, una guardia bussó alla porta dei ragazzi. Alec ordinó alla sorella di rimanere in casa e, un po' intimorito, andó ad aprire. «Vostra madre ha subito il processo. È stata giudicata colpevole, tra due ore , nella piazza principale della città, verrà giustiziata», disse l'uomo. Alec cominció a respirare in modo affannoso, stringendo i pugni per noi piangere. Come l'avrebbe detto a sua sorella? Richiuse la porta e con il capo chino andó da lei. Jane era in piedi davanti alla finestra e piangeva silenziosamente. «Perchè a noi? Che cosa abbiamo fatto di male? Prima muore papà... Adesso vogliono portarci via anche la mamma. Io non ce la faccio Alec, vai tu», disse . Il ragazzino chiuse gli occhi e si andó a prepare. Aveva assistito a molte esecuzioni in vita sua... Ma quella, fu la più terribile della sua vita. La madre era stata affogata in una vasca di legno e lui sperava che lo stesso destino capitasse ai suoi carnefici.

Jane ed AlecDonde viven las historias. Descúbrelo ahora