capitolo 1

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Sono le 00:42,sinceramente non ho sonno. 
Mi dirigo in stile zombie in cucina, tentando di afferrare qualcosa di commestibile.
Ho dato una festa ed è rimasto poco cibo oltre ad un gran casino
"Che palle..."borbotto prendendo della cioccolata da un contenitore e continuo a borbottare qualcosa di incomprensibile anche per me stessa.
Torno sul divano e cerco di far passare il mal di testa del post-sbornia.
"Ho alzato un po' il gomito" continuo ossessivamente a ripetermi.
L unica persona che è rimasta è jessy,non so se è morta o sta solo dormendo,ma non ho voglia di alzarmi a controllare.
Mi addormento.
Suona un aggeggio infernale,saranno forse le 4
Di mattina.
Ho capito cos è...La sveglia. Fa' un rumore assordante.
《Jessyca suona una cosa》urlo, ma a quanto pare non sente nulla.
La casa è un disastro, bottiglie di birra sul tappeto,contenitori ovunque.
Calpesto qualcosa di viscido
《Ti prego,fa'che non sia vomito》
Come non detto.
Mi bloccai d istinto,cercai il mio telefono e lo trovai dentro ai popcorn.
"...schifo"provai ad accenderlo,nulla da fare
《Perfetto》sbottai,si è rotto anche questo! "
Mi diressi verso una stanza pulita.
La mia stanza.
Per fortuna gli "animali" che ho  invitato non hanno messo le zampacce qui.
Sento dei rumori in salotto, probabilmente è Jessyca.
Ero immersa nel buio pesto della mia stanza
《mi piace stare qui,sola》bisbigliai
E mi lasciai cadere in un sonno profondo.
Il mattino seguente mi ritrovai ai piedi del mio letto,con i capelli che durante la notte si erano appiccicati sul mio volto e la gola secca.
"Che nottata"  pensai ancora leggermente rintontita a causa del mio cicchetto in più.
《Giorno》urlai.
nessuna risposta.
La sento cadere a terra con    seguito di imprecazioni, tipiche di jessy.
È una tipa normale.
Tutti i ragazzi le sbavano  dietro,ci siamo conosciute al liceo. Ha i capelli rossi lunghi fino al sedere, veste sempre molto corto, il che mi da al quanto fastidio.
Io sono molto diversa.
Classica sfigata.
Non so proprio come possiamo essere amiche,eppure insieme ci completiamo.
Mi scappa una fragorosa risata
《Cazzo ridi》 ribatte in tono arrogante ma  ridendo anche lei.
Buttai l occhio all orologio vicino al comodino: 6.30
Strano presentimento.
Tirandomi velocemente in piedi cercai di accendere la luce, con l intento di leggere il calendario, ma a quando pare la luce non è a mio favore.
《oggii è mercoledì》 mi interruppe《ti devi muovere o farai tardi》 concluse buttnadosi a capofitto sul divano.
"Merda,me ne ero dimenticata..." corsi in bagno.
7:10, era l orario segnato sull aggeggio infernale.
"Devo sbrigarmi" ripetevo mentre mi sistemavo più veloce della luce
Dopo una quindicina di minuti finii ed uscii pronta per il mio primo giorno di lavoro.
Salutai jessyca ed escii dalla porta.
Scendendo le scale in modo da ginnasta,cercando di non cadere ed entrai in ascensore.
《Dannazione quanto ci mette》 esclamai esausta
《Be' se calcoli che siamo al 23esimo piano,...》rispose in tono calmo un ragazzo appena entrato in ascensore, arrossii.
Lui sorrise e l ascensore si fermo' al piano terra,uscii  per prima,cercando di con cadere
Andari alla ricerca della mia adorata macchina.
"Dov è??"ripetevo in mo' di cantilena. 
Come al solito ero di fretta,...arrivo sempre in ritardo.
Sbadata come al solito,andai a sbattere contro un palo della luce che ovviamente si è materializzato davanti alla mia faccia,io sennò lo avrei evitato.
Ma per quanto io possa arrampicarmi sugli specchi effettivamente non lo avevo visto  e caddi rovinosamente a terra.
Non ci voleva,mi ero sbucciata un ginocchio ed in più, come se fosse niente mi usciva anche del sangue.
"Povere le mie parigine,si sono tutte rotte,ecci perché non metto mai cose fragili addosso..."
《ti devo fare da crocerossino?》propose una voce alle mie spalle sollevandomi in braccio .
Era lui,mr sorriso.
Lui e il suo sorriso.
Arrossii per l ennesima volta
《Dov è la tua macchina》 chiese curioso.
《Emmm la stavo cercando, l'ho persa》sospirai abbassando gli occhi
Egli Scoppiò in una fragorosa risata
Non so neanche il suo nome e,qualcosa in lui mi attira.
Sarà il suo splendido sorriso, i suoi occhi verdi o i capelli marroni con qualche sfumatura di miele....
non lo so.
Il rumore rombante di una moto mi risveglia dai miei pensieri e tornai alla normalità
《Devo andare al lavoro! Che ore sono? 》esclamai dimenandomi.
Mi scruto' attentamente 《sono le 9.30 》affermò convito andando verso un bar.
《Non c'è la farò mai,ho perso il turno . dovevo essere la alle 8.30》sbuffai piagnucolando
Lo sconosciuto continuò a rigare dritto
《Scusami》 iniziai con un colpo di tosse palesemente finto.
Lui si fermò e iniziò a fissarmi
Imbarazzata continuai
《mi può poggiare a terra?》
Detto fatto .
È molto alto;non gli arrivo neanche alla spalla.
《Io comunque sono Abby》sorrisi molto timidamente,eh già, io sono timida anche se non si direbbe
Ricambiato il sorriso finalmente scoprì il suo nome.
《Il piacere è tutto mio》 rispose in modo garbato
《Io sono Marco. Mi sono appena trasferito di fronte a casa tua,al posto di spears,giusto? 》Chiese conferma guardandomi.
Io annuii.




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