Profumo

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'Damn...' Impreca mentalmente Inghilterra, aggirandosi tra gli scaffali di un negozio di profumi. Francia gli aveva esplicitamente dichiarato di amare che i suoi partner abbiano un profumo, quindi Arthur aveva pensato di impressionarlo, acquistandone uno. Idea che era sembrata buona, finchè non era entrato nel negozio.
'Perchè non sono stato attento quando lo stupid Frog mi parlava di tutte quelle marche?!'
"Fratellone Francia! Sei venuto anche oggi?"
"Oui, Christine, oggi tocca a te prendere un giorno di riposo. Tu riposa il tuo meraviglioso viso, mentre il fratellone sbriga il lavoro per te."
"Grazie mille! Um... posso chiederti una cosa?"
"Oui."
"Perchè ti metti la parrucca?"
Francis scoppia a ridere. Una volta al mese, viene in questo negozio di profumi a Parigi, per stare a contatto con il suo popolo, e permette ad una commessa al mese di fare un giorno di ferie, mentre lui lavora al posto suo.
"È per non farmi riconoscere... meglio essere un normale parigino per far breccia nel cuore delle... Um, Marie? Attend, s'il vous plaît. Ci penso io a quel cliente."
Ha infatti notato un ragazzo dalle folte sopracciglia che conosce molto bene aggirarsi tra gli scaffali con aria confusa, ma troppo orgoglioso per chiedere aiuto.
Si sistema la parrucca castana, e si avvicina lentamente all'inglese.
"Bonjour... ha bisogno di qualcosa?" Gli chiede, modificando la voce.
"What? Oh... yes, stavo cercando un profumo. Un... I mean... c'è questa persona... che mi ha consigliato di prendere un profumo, e stavo pensando a uno..."
"... che potrebbe piacere a questa persona."
"Yes!"
"Allora... me la descriva. Com'è?"
"Well... è una rana vinofila pervertita, flirta con chiunque, anche davanti a me, ed è seccante. Mi fa sempre infuriare. Litighiamo quasi ogni giorno, e mi fa indossare outfit sconvenienti."
"Mais... così la fa sembrare una brutta persona!"
Arthur sospira.
"E invece è la persona più straordinaria che abbia mai conosciuto. Mi riesce sempre a consolare quando sono triste, e mi riserva sempre uno dei suoi meravigliosi sorrisi. Sa, io non sono mai riuscito a confessarglielo, ma i suoi sorrisi mi scaldano il cuore. È una persona molto dolce, e si preoccupa per me. Non merito un tesoro simile al mio fianco. Soprattutto perchè non sono nemmeno capace di fargli capire che ho bisogno di un tesoro simile..."
Francia lo guarda stupito, poi rientra nella parte.
"Da quanto mi ha detto, Monsieur...?"
"Arthur."
"... monsieur Arthur, è evidente che lei sia il sottomesso della coppia."
L'inglese lo guarda, lievemente avvilito.
"Ah... but... è così... evidente?"
"Oui. Ma lei è molto dolce. La sua fidanzata dev'essere una ragazza molto fortunata."
Inghilterra arrossisce lievemente, e inizia a balbettare in inglese.
"Oh... Ahem... no... I... I'm not... it... isn't... I mean... he is... he isn't..."
"Oh. Je comprends. Bien, personalmente, io amo questo profumo."
Prende una boccetta dal reparto profumi femminili.
"But... It is..."
"Oui, lo so, è da donna. Mais, sinceramente, io personalmente non saprei resistere ad una persona che lo usa. Voilà, lo provi."
Gli prende delicatamente una mano, e spruzza un po' di profumo sul polso.
Poi gli guida il movimento verso il naso.
"Ecco. Senta."
Mentre Arthur annusa il profumo, Francis ne approfitta per baciargli la mano.
"What the bloody hell a... ah... aaaaaah..."
L'inglese ha nel frattempo alzato gli occhi, e guardato solo ora con attenzione il viso del commesso. E lo ha riconosciuto in una frazione di secondo, dopo la quale le sue guance si sono violentemente tinte di rosso.
"Damn... ero così impegnato a cercare un profumo che non mi sono accorto che..."
"Hai occhio, Angleterre." Ride, mentre si toglie la parrucca.
"Almeno 30 nazioni sono venute qui, e nessuna prima d'ora mi aveva scoperto. Come hai fatto?"
"Strani i travestimenti, aren't they? Per quanto uno si sforzi, sono sempre un auto ritratto."
"... Doctor Who?"
"Sherlock."
"Ah."
Inghilterra tiene lo sguardo basso, con le guance che gli vanno a fuoco.
"Sei stato molto gentile a pensare al profumo, ma la prossima volta lascia che vada il dominante a fare spese."
Alza lo sguardo, lievemente depresso.
"Ma... si nota così tanto?"
"Come dice Japon? Ah, oui... tu sei uke nell'anima."
"... fa attenzione, potrei spaccarti una boccetta in testa..."
"Honhonhon~ Non credo proprio... Marie, pago questa. Tieni pure il resto."
Quando escono dal negozio, Francis spruzza il profumo su Inghilterra.
"Non potevi aspettare?!"
"Non. Te l'ho detto: non resisto alle persone che lo usano. Vieni, ukettino mio."
Lo prende in braccio stile principessa, e si dirige verso casa sua.
"Ci... CI STANNO GUARDANDO TUTTI! METTIMI GIÙ, IDIOT!"
"Non credo proprio..."
"Ah, sei impossibile..."
"Ma ho un bel sorri... ahi! Ahi! Non colpire la bella testa del fratellone!"
"Stupid frog..."

Profumo ~ FrUkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora