Fall in love, Monsieur

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Dedicato a @_Lady_otaku_
Happy birthday!

"Très bien! Japon vuole questa canzone, quindi la canterò. Mh? Tu non sei tra i violinisti che avevo visto..."
"Wh... oh, uno si è dovuto assentare per malattia. Io sono John Smith, lo sostituirò."
Francia prende la mano del violinista e la bacia lievemente.
"Enchanté. Io sono il fratellone Francia, come saprai. Sei inglese, per caso? Hai un accento familiare..."
"Y-yes, vengo da Londra."
"Ah, mi sembrava... Bien, iniziamo tra 5 minuti!"
Non appena la nazione si allontana, John si precipita nel bagno, segnandolo come occupato. Poi si toglie la parrucca nera e le lenti a contatto marroni. Si sciacqua il viso. "Ok, Arthur Kirkland. Hai voluto venire a vedere lo stupid Frog? Ora devi pagarne le conseguenze. Ricorda: tu non sei England. Tu sei John Smith, quindi non sei costretto a tirargli un pugno quando flirta con te."
Tira fuori dallo zaino dei trucchi, e maschera le sopracciglia. Poi si rimette la parrucca e le lenti a contatto. Infine, esce dal bagno.
Quando iniziano a registrare 'Fall in love, Mademoiselle', la schiena di Arthur è percorsa da un brivido: lui ama la voce di Francia. Durante tutta la canzone, nei punti 'Mademoiselle, tu sei, mademoiselle, più bella di...', la nazione si è voltata a guardare le musiciste, ma alla fine, con il 'più bella di qualunque cosa', guarda Arthur negli occhi. Le guance di Inghilterra avvampano. Mentre sta per uscire, viene fermato da Francia.
"Monsieur John!"
'Bloody hell! Fa che non mi abbia scoperto, fa che non mi abbia scoperto, fa che...'
"Monsieur John, scusami -posso darti del tu? Volevo chiederti se magari ti andava di andare a mangiare con me qualcosa. Conosco un bel ristorantino in riva alla Senna..."
Prima ancora di elaborare la frase, la bocca di Arthur ha già risposto: "Molto volentieri. Stasera?"
Quando torna a casa, Inghilterra, dopo aver tolto parrucca, lenti a contatto, ed esseri ripulito, si sdraia sul letto, e sbatte la testa sul cuscino.
"Sono... il più grande... cretino... di sempre!"
"E te ne sei accorto solo ora?" Gli urla Scozia, dall'altra stanza.
"Sono... un... imbecille!"
Suo fratello entra nella stanza.
"Hey, nullità! Qual è il problema, ora?"
"Ho combinato una cretinata..." Risponde, continuando a sbattere la testa.
"Ohi, imbecille... così ti fai male..."
Scozia lo ferma.
"Si sistemerà prima o poi... dai, nullità, non ti preoccupare."
"You're right! Basterà che vada all'appuntamento e..."
"Hold on... appuntamento? Con chi?"
"Con... America! Questioni di affari, you know, le solite cose..."
"Mmh... Farò finta di crederti..."
La sera arriva, e 'John' è davanti al ristorante, con un'enormità di dubbi in testa.
'Oh, my God... e se se ne fosse dimenticato? E se mi avesse scoperto, e ora arrivasse con i suoi stupidi amici a prendermi in giro? E se...'
"John! Eccomi, scusa per il lieve ritardo."
"N-no, tranquillo, non ero preoccupato."
Francis lo scorta all'interno del ristorante, e lo fa accomodare su una sedia, ad un tavolo per due, con una candela in mezzo.
"Vino?"
"No, thanks. Ho... una bassa tollerabilità all'alcol."
"Oh. Va bene."
Mentre cenano, raccontano di loro stessi. Anche Inghilterra, che sfoga nel personaggio di 'John Smith' tutte le sfumature del suo carattere e della sua vita che non ha mai detto a nessuno.
Riesce a far ridere diverse volte il francese, cosa che lo rende molto felice. Quando Francis ride, la maggior parte delle ragazze intorno - e qualche ragazzo - si voltano a guardare chi ha una risata talmente celestiale, da sembrare quella di un angelo.
E Arthur è sempre felice di sentire quella risata, e di sapere che Francia è felice per merito suo.
"Sei veramente divertente, John! Ah, il British Humor... non dirlo a nessuno, ma lo adoro. In effetti..." Lo guarda negli occhi. "... lo trovo molto sexy." L'inglese arrossisce lievemente.
"Oh... really?"
"Oui." Gli accarezza lievemente il viso. "Sai, questo ristorante è anche un albergo, e il proprietario mi lascia sempre una stanza matrimoniale. Se vuoi, possiamo andare su e..."
Arthur rabbrividisce. Ogni cellula del suo corpo sta dicendo 'yes', ma il buonsenso riesce a prevalere su tutto.
"Meglio... non stasera." Dice, preparandosi a difendersi in caso il francese lo attacchi. Conosce tutti gli appellativi di Francis, e ha paura che lo costringa con la forza. Invece, ride lievemente.
"Oui, oui, je comprends. Va bene." Gli sorride. "Ti va una passeggiata?"
Mentre camminano lungo la Senna, Inghilterra osserva Francia.
'Perchè gli dicono "stupratore", "maniaco" e tutte quelle brutte cose? Certo, è un pervertito, ma è gentile...'
Rabbrividisce lievemente.
'Certo che fa freddo...'
"Hai freddo? Voilà, prendi pure la mia giacca." Appoggia la giacca sulle sue spalle, e l'inglese la stringe forte a sè. "Thank you. Profuma di rose..."
"Ti piacciono le rose?"
"Yes! Sono il mio fiore preferito."
"È buffo, perchè proprio oggi ho trovato la rosa più bella che abbia mai visto. Vuoi vederla?"
"Yes..." Risponde esitante, preparandosi ancora una volta al peggio.
Il francese, invece, estrae uno specchietto, e lo punta in direzione del viso di Inghilterra.
"Voilà. La rosa più bella, direttamente da Londres. John, devo confessarti una cosa."
Lo guarda negli occhi e lo bacia di colpo. "Dal momento che ti ho visto, ti ho amato. E tu?"
Ancora, la sua bocca si muove da sola, scollegata dal buonsenso.
"Me too! Allora... ci potremo incontrare ancora, magari?"
I giorni passano, e Francia si innamora sempre di più di John Smith.
Finchè, una sera, dopo il solito appuntamento, Inghilterra sente suonare alla porta.
'Che siano i miei fratelli? Impossibile, hanno detto che ritornavano verso le quattro...' Apre la porta, e si trova davanti Francia.
"Oh. Frog. Come mai da queste parti?"
Lo fa accomodare in casa.
"Ti ho lasciato la mia giacca."
Il cuore dell'inglese perde un battito.
"W-what?"
"Stasera. Quando siamo usciti. Sapevo già che sei un attore straordinario, ma stavolta ti sei superato."
"C... come hai..."
"Il tuo nome. Mi ricordava qualcosa, quindi ho fatto qualche ricerca. John Smith è il nome più usato dal Dottore, c'est vrai? Ti sei divertito anche stasera a prendermi in giro? A fare finta di amarmi?"
Gli occhi del francese diventano lucidi di lacrime.
"Io amavo John. Perchè mi devi sempre spezzare il cuore in questo modo?"
Inghilterra lo guarda negli occhi.
"France, I..."
"Tu cosa? Come puoi ancora divertirti? Quale altra bugia hai ancora inventato per farmi soffrire?"
L'inglese gli dà uno schiaffo. Poi lo bacia di scatto. Un bacio inesperto, ma comunque un bacio.
"You... you're an idiot... Come puoi credere anche solo per un secondo che io possa divertirmi prendendoti in giro?"
"Chenille?"
"Non ti ha mai sfiorato l'idea che magari io ti possa amare?! Per tutti questi anni... Seriamente... non hai mai capito che non posso vivere senza di te?" Improvvisamente si getta tra le sue braccia.
"I love you... E... mi... piace quando mi dici che sto bene con i vestitini..."
Francis lo guarda. Poi sorride.
"Alors... ti andrebbe di venire a casa mia e provare un bel vestitino da scolaretta?"

Fall in love, Monsieur ~ FrUkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora