Strange Love.

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A volte, mi chiedo come può una persona così fondamentale sparire così in fretta, lasciandoti un vortice incolmabile sullo stomaco. A volte, mi chiedo come sarebbe andata se io non avessi voluto fare le cose in grande come al solito. Perché devo sempre strafare? Potevo essere felice, stare con lui, potevo avere tutto ciò che ho sempre desiderato. E tutto ciò che ho sempre desiderato, è Harry Styles, colui che mi ha rubato il cuore, la mente, il corpo e il sonno. Si è preso me e se ne è andato. Se ne è andato per colpa mia.

***

"Forza Louis muoviti!"
La sua risata mi riempiva di gioia. Le nostre dita erano intrecciate, le nostre gambe si muovevano velocemente per poter arrivare prima del tramonto. Arrivati nel nostro posto, mi fece sedere tra le sue gambe. Lui era appoggiato ad un albero, io al suo petto. Sentivo il battito del suo cuore, era confortante, mi faceva stare bene.
Anche il mio cuore stava battendo forte, ma di certo non per la corsa.

I nostri amici avevano organizzato una festa in spiaggia, ma noi avevamo preferito stare da soli.

"Ho appena visto la mia prima stella cadente!" Esclamò felice il mio ragazzo.
"Lou ma te la sei persa.." Mormorò quasi deluso, pochi secondi dopo. Mi venne da ridere, faceva tenerezza.
"Scusa, se ero troppo impegnato a guardare te" Bisbigliai.
Lo vidi aprirsi in un sorriso tutto fossette che mi fece esplodere il cuore. Si avvicinò a me e le nostre bocche si scontrarono per qualche secondo. Un bacio semplice, un solo sfioramento di labbra, un contatto privo di malizia o doppio fine che mi fece girare la testa.

"Ti amo." Sussurrò mentre io, bisbigliavo sulle sue labbra di provare lo stesso sentimento.

***

Mi svegliai di scatto per la quarta volta. Per fortuna, era già mattina. Sognavo spesso Harry.
La sveglia segnava le 7.00. Mi alzai e mi diressi verso il bagno, dove mi sciacquai il volto pallido. Arrivato il salotto, non fui sorpreso alla vista di Liam sul divano. Cominciò subito a riempirmi di domande. È il mio migliore amico, lo adoro, è premuroso, anche troppo. Si preoccupa per ogni minima cosa, diventa quasi asfissiante ma so che lo fa per il mio bene.
"Liam è tutto okay" Alzai gli occhi al cielo, esasperato.
"Beh, lo spero tanto, sai che non sopporto quando stai male?"

Il problema è che sto ancora male ma tu non te ne accorgi, ti limiti a credere ad una mia bugia.

Mi guardò e sospirò.
"Lou indossi sempre gli stessi vestiti..e sono anche di Harry" Mi disse dolcemente.
"Mi fanno sentire più vicino a lui" Risposi acido. Odio quando cercano di farmi liberare di lui.
"Dovresti fartene una ragione, andare avanti. Sono passati sei mesi. Sei fottuti mesi! Non puoi pensare di andare avanti così per sempre! È morto, non c'è più, tutto morto, tre metri sotto terra e ovunque lui sia, non può vederti, sentirti o proteggerti. Fattene una cazzo di ragione!"

Dopo quelle parole, il mio amico si tappò la bocca. Aveva sempre cercato di farmi capire che non era colpa mia, aveva provato a farmi stare meglio, tanto da trasferirsi da me. Tutto era vano ma apprezzavo ciò che faceva per me.
Non mi aveva mai parlato così.

Io lo guardai, restando in silenzio. Avrei voluto dire un sacco di cose, ma come sempre non spiccicai parola. Perché sprecare fiato per delle persone che non ti capiranno mai?

Mi alzai di scatto facendo cadere la sedia, non mi preoccupai nemmeno di alzarla. Uscii velocemente da quella dannata casa e cominciai a camminare verso il solito bar. Entrato dentro, mi tolsi la giacca di pelle del mio amato e la poggiai sulla sedia sulla quale ero seduto. Ordinai un caffè e cominciai a sorseggiarlo, mentre altri ricordi invadevano la mia mente.

***
Stavo portando un bicchiere pieno di qualche strano liquido colorato ad una mia amica, quando un ragazzo mi piombò addosso facendomi rovesciare tutto sulla maglietta bianca. Subito cominciai ad imprecare contro di lui.

Ghost. || Larry Stylinson-ONE SHOTDove le storie prendono vita. Scoprilo ora