Ti Schiaccio Il Naso

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- O MI PORTI GIÙ, O DICO A PIPER DI FARTI MANGIARE VEGETARIANO PER IL RESTO DELLA TUA SQUALLIDA VITA!!-
Nico urlava e si dimenava tra le braccia di Jason.

- Calma, tigre. Non ti riporto giù fino a quando non ti calmi.-
Si era giustificato Jason, che cercava una posizione più comoda di tenere quel ragazzino imbestialito.

- COME FACCIO A CALMARMI?! HA APPENA DETTO CHE SONO FACILMENTE IRRITABILE!!-
Gridò ancora, frustando l'aria con i pugni.

- Senti... Percy è Percy, secondo te se non fosse stato per Annabeth sarebbe sopravvissuto fino ad oggi? Andiamo, si vede anche da come combatte che agisce prima di pensare, non puoi dargli la colpa. È un bamb...-
Cercò di spiegare di nuovo il biondo, sperando che Nico non si dimenasse troppo, perché cadere da quell'altezza... diciamo che se fosse caduto, sarebbe atterrato direttamente da suo padre.

- BAMBINO UNA FAMIGERATA FAVA! IO NON SONO FACILMENTE IRRITABILE, OKAY?! - si dimenò ancora di più, fregandosene di essere sopra le nuvole. Con uno sforzo maggiore, riuscì ad aprire le braccia forti e muscolose di Jason, precipitando nel vuoto.

Si accorse troppo tardi della scemenza quando il suolo sembrava farsi un po' troppo vicino. Ma, prima di sfasciarsi su un albero, Jason lo prese al volo, restando a bassa quota.

- Nico, niente happy meals se continui...- provò, tra lo scherzare e lo sperare che funzionasse. Ma lui continuava a scalciare.

- È LÌ!! ECCOLO! LASCIAMELO SOLO STROZZARE!!- urlò di nuovo, vedendo Percy che passava sotto di loro mentre volavano, con una faccia terrorizzata quando sentì le grida del ragazzo.

- Scusami, ma stai dimostrando che ho ragione..- cercò di farsi scusare Percy, vedendo Jason che atterrava lentamente a terra, a qualche metro lontano, a distanza di sicurezza.

- Tu. - iniziò Nico, stringendo forte il braccio di Jason, che era sicuro gli avrebbe staccato la pelle. - NON. AVRAI. MAI. RAGIONE.-

E con questo si dimenò talmente tanto, che il biondo era sicuro che una settimana di palestra si potesse riassumere in quel modo.
Quando rimase agli estremi, stanchissimo e dopo aver ripetuto almeno una dozzina di volte 'calma gli ormoni omicidi' e 'Percy, ritira quel che hai detto', Nico si liberò e saltò letteralmente addosso al ragazzo, lasciando per terra il biondo che era inciampato, e che Percy, proprio in quel momento, aveva deciso di darsela a gambe.

Si mise a cavalcioni sul suo petto, bloccandogli le braccia ai fianchi, lasciandolo solo gridare con diverse ottave più alte del normale.

E, proprio quando Jason si stava rimettendo in piedi e deciso a scattare per fermarlo, che il pugno di Nico rimase sollevato in aria, con lo sguardo non più puntato sulla preda.

Jason spostò lo sguardo nello stesso punto in cui guardava il moro, notando una chioma dorata a qualche metro di distanza. Percy era rimasto lì, con gli occhi chiusi, che si mordeva forte il labbro aspettando ancora il dolore che presto si sarebbe propagato sul suo viso.

Quando Will Solace notò i tre ragazzi nella piazza, la prima cosa che si premurò di dire fu - Nico? Che ci fai seduto in quel modo su Percy? Potresti ferirti l'interno coscia! -

E a Jason mancò un attimo a riflettere. C'era lui sdraiato a terra, con il sedere che aveva rivoluzionato i comandi e che voleva rimanere lì, dolorante e steso a terra. C'era Percy, che era sotto a Nico, che aspettava di essere picchiato a sangue da un quattordicenne. E poi, il più illeso di tutti, Nico in persona. Per chi si va a preoccupare, il medico? Dell'ultimo nominato.

- Nico, ti ho già detto di non affaticarti troppo.- Aveva detto il figlio di Apollo, ormai davanti al moro.
Il biondo gli pose una mano, aiutandolo ad alzarsi.
- Mi spieghi cosa stavi facendo?- chiese ancora.

- Beh, ecco... Jason mi stava portando a fare una volatina qui e là, prima una chiaccherata con Percy... nulla di che..-
Rispose il moro, con tutta la calma spuntata fuori dal nulla.

- Nico, non mi prendi in giro. Stavi per marchiarti a lividi le nocche dei pugni. Devi un po' contenerti, signor irritante.-
Ridacchiò un po', scompigliando i capelli al più piccolo.

- Hey - disse Percy, rialzandosi in piedi - Perché a lui non dici nulla?- non fece in tempo nemmeno di mettersi in equilibrio che un pugno diretto gli arrivò alla guancia, facendolo stendere di nuovo a terra.

- Lo farò. Vado a riposarmi, tutto questo agitarmi mi ha stancato. Se hai bisogno sai dove trovarmi. - e con questo, il figlio di Ade girò, ritornando nella sua casa.

Dette delle pacche sulla spalla di Jason - Ci si vede, amico. -

***

Oh oh, questa non c'era da perdersela di mano.
- Okay, Pip, la prima canzone che ti avevo citato?!- disse un Jason tornato bambino. Era così sicuro di sé che quasi sembrava irreale.
- Shake Shake...- canticchiò lei, un po' annoiata e con le braccia incrociate al petto.

- Perfetto!- la interruppe - Capirà alla grande il messaggio!-

- E dai, Jason. Quando vorranno provarci, lo faranno, non hanno bisogno di un incentivo tuo o di Percy per...-
Cercò di nuovo di spiegare al ragazzo, di quel piano senza senso.

- Oh, no no, loro ne hanno bisogno, fidati. Bene, - la baciò sulle labbra velocemente, prima di correre nel corridoio della casa di Afrodite. - Ci vediamo tra poco!- e con questo, sbattè la porta.

Lei, semplicemente, si coprì gli occhi con la mano, agitando lentamente la testa.

E Jason corse. Corse leggero e consapevole dell'ottima trovata.
Corse fino alla casa di Apollo, prima di riprendere fiato, calmarsi, e prendere un bel respiro. Will era lì dentro.
Recuperò l' IPod dalla tasca del pantalone, cercando nella play List.

Poi, irruppe nella stanza della casa sette, quasi vuota, con un solo ragazzo dentro ( e noi sappiamo chi è )
- Will...- iniziò col dire Jason
- Dimmi tutto - lo accentuò l'altro.
E così, sopra le note di "Shake It Off" il ragazzo, iniziò a cantare.

- ... I have something to say say say say say...-

Lui lo guardò sconcertato, con una faccia tra il confuso e il curioso

- ... Nico Di Angelo is gay gay gay gay gay...-

In quel momento rimase solo confuso.

-... How much longer are you gonna wait wait wait...
UNTIL YOU ASK HIM OUT!-

E, senza la consapevolezza del dio che stava dietro di lui, sentì l'eco che riassumeva la canzone
- ASK HIM OUT! -

Così, correndo fuori e volando via dalla casa sette, Jason e Apollo si dettero il cinque.

Will rimase stordito da quel che era successo per un buon momento. Suo padre era appena apparso, per cantare insieme al figlio di Giove?

***

Will Solace suonò al campanello della casa tredici - Nico, dobbiamo parlare!-

Nico? Tranquillissimo.Donde viven las historias. Descúbrelo ahora