Intrighi D'amore 💔

La Piccola Saia

°Francia°

Mi chiamo Saia sono nata nel '800 ,una primavera d'Aprile ora ho 10 anni: capelli lunghi e neri come l'ebano e due grossi occhi color nocciola.

Sono orfana e ricordo molto poco dei miei genitori, le uniche cose che a volte riaffiorano, quando sogno sono i volti di una bellissima donna, dai lunghi capelli castani e un sorriso accecante ed un affascinante uomo dai capelli neri e dall' aspetto misterioso, le altre cose che ricordo sono contornate da urla e fiamme.

Per fortuna le suore qui sono gentili comunque io non sono mai scortese con nessuno, anche se di solito sto per i fatti miei e adoro leggere, mi piace anche scrivere.

Tutti i giorni vengono molte giovani coppie che vogliono prendere dei belli ometti o delle belle fanciulle ma per ora nessuno ha scelto me ma non per questo io mi demoralizzo, continuo a andare ad accogliere sempre tutte le coppie che arrivano all' entrata.

25 Ottobre

Il sole è alto nel cielo ed è una bella mattinata, ho la sensazione che sarà una giornata fortunata, vado in biblioteca e prendo un libro; mi dirigo in giardino sotto l'unico albero abbastanza alto da farmi ombra ma che mi permette di leggere grazie ai fasci di luce che si creano tra gli spazi che dividono un ramo dall'altro.

Mi immergo nella lettura, cosi tanto che non mi rendo conto del passare delle ore, a riportarmi alla realtà e la voce di una suora.

-Saia!! Sono arrivati dei visitatori che fai non gli saluti !?.-

Alla parola visitatori chiudo immediatamente il libro e corro verso la suora, prendendole la mano e insieme andiamo verso l'entrata ma non vedo una coppia bensì una donna sola, mi avvicino e vedo che è agitata, le rivolgo un sorriso dolce.

- Buon Pomeriggio, Madame.-

La signora si accorse della mia presenza e ricambiò il mio sorriso, ai miei occhi sembrava la donna più bella che io avessi mai visto, come me aveva capelli lunghi ma castani e occhi azzurri come le acque di un fiume, sembrava una Dea, indossava un grazioso abito a maniche corte semplice ma elegante allo stesso tempo. La seta della gonna e quella del corsetto erano di color azzurro chiaro e gli orli erano ricamati di pizzo bianco. La signora si abbassò al mio livello, mi guardò e mi accarezzò i capelli.

- Bonjour Mademoiselle qual è il tuo nome!?.-

- Mi chiamo Saia Madame.-

Si rialzò e fece un segno con il capo alla suora che andò verso l'ufficio della madre superiora, la donna si girò di nuovo verso di me.

- Ti piacerebbe venire a casa con me piccola Saia!?-

Mi si illuminarono gli occhi quando sentì la parola casa, era scontato che mi sarebbe piaciuto lasciare l'orfanotrofio; feci segno di si con il capo e sorrisi. Un'attimo dopo ero in una bella carrozza diretta verso la mia nova casa, ero la bambina più felice del mondo, guardavo il paesaggio che scorreva davanti ai miei occhi dal finestrino della carrozza.

-Saia se ti aggrada puoi chiamarmi Mamma d'ora in avanti.-

-Certamente madre ma posso sapere anche il vostro nome?.-

-Oh! Scusa che sbadata, il mio nome è Caroline, ti informo anche che avrai due fratelli: il maggiore si chiama Akira e il minore Kai invece tuo padre si chiama Takeshi ma non so quando tu possa conoscerlo.-

Le sorrisi. Nella mia piccola mente da bambina era meravigliosa l'idea di avere dei fratelli e come mi aveva annunciato la mamma li trovai ad aspettarmi, quando scesi dalla carrozza. Li individuai subito: Akira il maggiore aveva una strana capigliatura, aveva i capelli color della neve, era alto e io mi sentivo una formica al suo cospetto invece Kai aveva i capelli neri come i mei ed era più basso rispetto ad Akira, fu il primo che mi sorrise e che mi rivolse la parola.

- Benvenuta signorina.-

Mi prese per mano e mi mostrò la casa, era una bellissima villa in stile classico, con colonne doriche all' entrata, con una gigantesca scala che portava alle camere, uno spazio esterno con giardino e terme, era un sogno da cui non volevo svegliarmi.