Il diario di una puttana.

L'inizio

A 12 anni mi innamorai di un ragazzo più grande di me di 4 anni. Ivan era tutto ció che cercavo in un maschio: bello, biondo, occhi azzurri e simpaticissimo. Me ne innamorai perdutamente: sognavo il nostro matrimonio, la nostra casa e persino i nostri figli, ma lui non mi degnava di uno sguardo. Per lui ero solo una dodicenne con i brufoli, l'apparecchio e i capelli ricci che non riuscivo ad acconciare. Non pensavo che a lui, ai nomi che potevamo dare ai nostri bambini e al vestito da sposa che avrei indossato il giorno del nostro matrimonio. Per essere felice mi bastava sentire la sua voce anche solo per un secondo, ero riuscita ad avere il suo numero e passavo i pomeriggi a chiamarlo anonimamente. Ma niente, per Ivan ero invisibile. Passano gli anni, ormai avevo 14 anni e cominciai a frequentare il liceo artistico della mia città. Una scuola dove non ero me stessa, una scuola dove ero disprezzata da tutti, una scuola dove non riuscivo a farmi delle amicizie. Un incubo. Con il passare dei mesi peró cominciai a farmi notare dalla mia classe e così un giorno durante le vacanze natalizie, venni invitata da una mia compagna per una cena a casa sua, lì incontrai Sergio. Sergio aveva 17 anni, era bruttino, basso e un po' rozzo. Cominció da subito a parlarmi, dapprima mi invió la richiesta su fb e poi ci scambiammo i numeri. Passano i mesi e ci fidanziamo.