Stop the pain

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È ora. Thomas sta per arrivare.
Sento una macchina parcheggiare e scendo. Thomas mi aspetta, appoggiato alla macchina con uno sguardo gelido.
"Allora ti spiego. Dovrai fingere di essere mio padre e di conoscere la mia malattia. Dopo dirai di non avere i soldi per la cura e te ne andrai. Prova a sembrare triste, per favore. Ricorda, William non deve sapere nulla".
"Ma William è un mio amico ed è tuo padre. Prima o poi lo saprà".
Annuisco. Lo saprà quando sarà tutto finito.
"Quando tornerai?"
Sospiro.
"Tra una settimana, circa. Ma non esattamente viva".
Lui ovviamente non da peso alle mie parole.
Arrivati all'ospedale andiamo dal dott. Johnson e Thomas recita la sua parte, per poi andarsene.
Un infermiera mi accompagna nella stanza e da lì iniziano i test. Aghi, tac, ecografie. Che palle. Devo morire, queste stronzate non mi salveranno. Non più, almeno.
~~~~~~~~~
Mancano solo 3 giorni. Sono, quasi, impaziente. Non vedo l'ora di lasciare questo mondo orribile. Improvvisamente il dottore entra nella stanza.
"Eleanor, ho una proposta da farti. Domani potremmo somministrarti un sonnifero che durerebbe 48 ore. In questo modo evitare il dolore. Lo vuoi?"
Annuisco. Facile e indolore.
~~~~~~~~~
Mi risveglio dal sonnifero. La testa mi gira e il braccio destro pizzica. Lentamente apro gli occhi e lo vedo. William, mio padre, seduto accanto al mio letto. Che cosa ci fa qui?
"Will! Will! Si è svegliata!" Mio padre si riscuote e mi guarda. Anche Thomas si è avvicinato. Nessuno parla. Ho paura. Paura che lui sia come mia madre, che mi insulti. Paura perché sono debole, e lui lo sa.
Poi Thomas mi lancia uno sguardo strano ed esce. Inizio a piangere. È l'ultimo giorno della mia vita e lo sto sprecando così.
"Mi rimangono circa 24 ore di vita quindi, se devi dirmi qualcosa, fallo ora".
La mia voce cerca di essere dura ma esce spezzata.
"No, Eleanor, no. Ti rimane tutta la vita. Ho pagato la cura. Sono arrivato appena in tempo ma non è certo che ti rimprenderai totalmente. Potresti finire in sedia a rotelle, o peggio. Se solo lo avessi saputo..."
Lui ha sprecato i suoi soldi per me?
Mia madre mi ha sempre insegnato ad essere umile. A non chiedere niente a nessuno perché non lo merito. A stare in silenzio e sopportare.
"Io... mi dispiace. Era meglio se mi lasciavi morire. Comunque grazie. Ti ridarró i soldi al più presto". Sto ancora piangendo, sempre di più. Si avvicina ancora e mi afferrala mano, accarezzandola.
"Hey, calmati. Va tutto bene ora. Non devi ridarmi nulla. Ne riparliamo a casa, okay?"
Nessuno è mai stato così gentile con me. Nessuno mi ha mai aiutata. Nessuno, tranne lui.
Annuisco e sussurro: "grazie".
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È passato un mese. Sto tornando a quella che ormai posso chiamare casa. William è accanto a me mi chiede ogni due secondi se sto bene, tra le mie risate e quelle dei ragazzi. Thomas mi sorride, mi ha rivelato di aver detto lui a William dove mi trovavo. Ha detto che mio padre era distrutto e non si è riuscito a trattenere. Ovviamente gli ho detto che va tutto bene.
Quando siamo a casa Thomas prende la sedia a rotelle e William mi ci mette sopra. Le mie gambe sono perdute. Non potrò camminare mai più.
Appena i ragazzi se ne vanno, William e io ci sediamo sul divano. Dobbiamo ancora parlare di quello che è successo.
"Eleanor, mi dispiace. Vorrei tanto non essere stato così idiota. Vorrei non averti lasciata con tua madre. Vorrei meritarmi di essere chiamato 'papà' da te. Mi dispiace veramente, spero che mi perdonerai.
Sorrido. "L'ho già fatto papà"

Spazio me
So che dovevo postarla sabato ma sono stata impegnatissima. Spero che vi piaccia.
Lar

Stop The Pain (O.S.)Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon