1

1K 40 10
                                    

368 giorni, 21 ore e 15 minuti.
Erano passati esattamente tutto questo tempo da quando Shinichi, il mio Shinichi, era uscito dalla mia vita. Di rado si faceva rivedere giusto per far comprendere a tutti coloro, che gli volevano bene, che era ancora vivo. Era da poco passata la mezzanotte. Dalla finestra potevo vedere qualche auto passare, illuminando per qualche secondo la strada. Il ticchettio dell'orologio accentuava la mia lunga attesa. Fin quando avrei dovuto attendere?
Tambureggiavo con la mano sulla scrivania cercando di prendere sonno. Di esso non c'era traccia.
24:03
La porta della mia camera si aprì facendomi leggermente sussultare.

-Conan cosa ci fai ancora sveglio?-chiesi in tono apprensivo.

-Lo zietto russa-fece sedendosi sul mio letto-perchè non dormi?-chiese con un tono preoccupato.

-non riesco a dormire-feci sorridendogli -se ti va puoi dormire qui-.

Lui annuì e si sdraiò.
Restammo in silenzio per qualche minuto. Il mio telefono vibrò. Mi alzai e lo presi.

-Chi è?-chiese Conan.

-Dormi-feci in tono leggermente duro. Lui seguì "l'ordine" e si girò dall'altra parte.

Aprì il telefono e con mia grande sorpresa capii all'istante chi era.

•Sorellina sei ancora sveglia?•

•Heiji come mai sveglio a quest'ora?•

•Colpa di un caso...Forse è meglio che vieni•

•Cosa è successo?•

•Sono alla centrale di polizia di Tokyo...c'è anche tuo padre qui•

•Mio padre? Lui è qui a casa•

Alzai lo sguardo dal telefono cercando di ascoltare ogni minimo rumore, ma del russare di mio padre non c'era traccia. Perchè Conan aveva mentito? Lo guardai lì tranquillo, stranamente non tossiva nonostante fosse leggermente ammalato. La mascherina bianca gli copriva parte del viso.
Riportai lo sguardo sul telefono.

•Ti sbagli è arrivato più o meno due ore fa.• •Ran?•
•Ran ci sei?•

•Sì ci sono. Arrivo subito•

•Ran...•

•Sì?•

•niente•

•Sicuro?•

•Sì•

•Come va con Kazuha?•

•Ti sembrano sia una domanda approriata in questo momento?•

•Perchè che succede?•

•è meglio che vieni•

Dopo essermi rivestita feci per uscire.

-Dove vai Ran?-chiese Conan stiracchiandosi.

-Alla centrale...è successa una cosa-.

-cosa?-fece lui curioso.

-non lo so-feci di fretta.

-posso venire?-chiese.

-basta che ti sbrighi-feci fermando un taxi che passava per caso si lì.

Era passata da poco l'una quando arrivammo alla centrale.

-Finalmente sei arrivata-fece Heiji abbracciandomi.

Strano non era da lui. Tutti mi scambiavano sorrisi di incoraggiamento come se da lì a poco avrei subito un interrogatorio.

-forse è meglio che tu ti sieda Ran-fece l'ispettore Megure.

-già Ran-continuò mio padre.

-è successo qualcosa di grave? Io non ho fatto niente-.

-lo sappiamo Ran-fece Sato guardandomi con tenerezza.

-perchè mi avete fatto chiamare?-chiesi.

-Ran...oggi...cioè ieri...è successa una disgrazia...vedi...abbiamo trovato...come posso dirtelo senza ferirti..-fece Megure.

-Ran...vedi...ieri sera Takagi durante una ricognizione ha visto vicino al porto il corpo di.....di Shinichi- finì la professoressa Jodie -mi dispiace molto...ma vorremmo che tu riconoscessi il corpo-concluse.

La stanza calò nel silenzio. L'unico rumore che potevo udire era il battito del mio cuore. Non poteva essere!! Non lui!
Mi lasciai ricadere sullo schienale.

-Posso venire anch'io?-chiese una voce acuta spezzata.

-Conan non vorremmo...impressionarti...era tuo cugino- fece Goro.

-Abbiamo già chiamato i suoi genitori. Arriveranno entro la fine della settimana-.

Mi sentii morire dentro come se parte della mia anima fosse morta con lui.
No non poteca essere morto. Più passavano secondi più ne ero certa.

-voglio andarci subito-mi alzai. Lo sguardo di tutti si posizionò su di me. Capii. Capii che quello non era Conan. I suoi occhi lo tradivano...

--SPAZIO AUTRICE--
Spero vi piaccia questo primo capitolo.
Spero lascerete un commento e magari un mi piace.

Preferite la ShinRan o la Shin×Shiho?
Io amo la ShinRan

Non lasciarmi solaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora