Capitolo 1: famiglia

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Tutto comincio nel novembre del 1947. Gioseph Lion era seduto sul suo solito sgabbello davanti la casa della sua famiglia. erano circa le undici di sera e se non fosse stato per il piccolo e lattante Josh ci sarebbe stato un silenzio tombale. Gioseph Lion era un uomo sui settant'anni, Patriarca della famiglia Lion, famiglia non molto ricca, vivevano in un complesso di baracche nella periferia di Londra. La sua era l'unica famiglia bianca del quartiere, quindi erano abituati a ricevere insulti da passanti. Sua figlia, Laura, aveva partorito da 2 anni ormai il piccolo Josh.

Quando Josh si addormento erano circa le undici e un quarto, e c'era un silenzio tombale, nonostante questo, Gioseph non riusciva a chiudere occhio, era troppo occupato a farsi tornare a mente gli orrori delle due guerre a cui egli partecipò. Ci pensava ogni sera, poiché quelli erano "gli anni migliori della sua vita" a detta di Gioseph. Stava pensando a quella volta che Gioseph scampò ad un incursione nazista quando il silenzio venne rotto dal rombo di più motori di motociclette. Non era comune che di lì passassero motori di quella cilindrata, sopratutto a quell'ora. I motociclisti si fermarono esattamente davanti alla casa di Gioseph, e in modo stranamente tranquillo, estrassero dal cappotto di pelle revolver e mitra. In una frazione di secondo Gioseph pensò cosa poteva aver fatto la sua famiglia per meritarsi una morte così...inusuale. Gioseph ricordò che la sua famiglia non era benvista nel quartiere in cui stavano. Gli bastò elaborare questo pensiero. Dopo di ciò, si affidò al destino, e chiuse gli occhi.

Josh piangeva. Piangeva perché non capiva il motivo per cui era stato svegliato da quei forti boati provenienti dall'esterno. Sua madre gli disse di stare tranquillo. lo stava proteggendo. Ma da cosa? Disse che avrebbe trovato un posto perfetto dove nascondersi. Laura porto Josh all'interno di una botola sotto il tappeto. La stanza era troppo piccola, in realtà era un magazzino per il cibo. Quindi Laura rimase fuori. Subito dopo il silenzio. Questo silenzio però venne rotto circa dieci secondi più tardi da ulteriori boati questa volta più rimbombanti, più vicini. E poi di nuovo il silenzio. Quest'ultimo era insolito, quasi inquietante. poi Josh sentì una semplice frase: "Non è qui." Chissà chi cercavano. Nonostante avesse solo 2 anni, qualcosa gli diceva di non piangere, quegli uomini che erano entrati dentro casa sua senza alcun permesso di certo avevano intenzioni ostili, e la mamma fin dalla sua nascita l'aveva sempre messo in guardia dai malintenzionati, forse quello era l'unico insegnamento sulla vita che la mamma gli aveva trasmesso.


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⏰ Last updated: Jul 24, 2016 ⏰

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