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Cigarettes

La prima volta che Park Jimin si innamorò di un uomo, fu a quattordici anni, quando per la prima volta pensò a quanto fosse carino il fattorino dai capelli castani che portava il pollo d'asporto davanti casa, ed a quanto il suo "sono ventiquattro euro" sembrasse molto appetitoso alle sue giovani orecchie.

Fu quando Jimin sorprese il castano fumare sopra le sedie esterne del suo posto di lavoro che decise di farsi un tiro rubando una stecca di tabacco dal giubbotto  del padre occupato a guardare un film, mezzo addormentato.

Un giorno, poi, Jimin decise di non innamorarsi più di un fattorino di pollo fritto.

Lo decise quando il giovanotto che lavorava part time in quel puzzolente ristorantino, decise di non farsi più rivedere davanti alla casa di un Jimin più disperato che mai nel vedere che il nuovo inserviente fosse un uomo dal viso simpatico, una fede al dito ed una manciata di anni in più.

"Ah, Jinhyung è stato licenziato. Quel ragazzo non era per niente responsabile!" Fu questa la risposta del nuovo fattorino alla domanda di un Jimin speranzoso di poter rivedere la sua cotta, ma quando realizzò che forse non avrebbe più rivisto quel ragazzo, decise di provare ad amare qualcun'altro.

"Sono ventiquattro euro", disse infine l'uomo.

In quel momento, Park Jimin si convinse che nessuno poteva dire quella frase meglio del suo fattorino preferito, così annuì a se stesso e diede i soldi.

Cigarettes

La seconda volta che Park Jimin si innamorò, fu quando a quindici anni realizzò quanto attraente fosse il suo insegnante di canto dai capelli neri e la pelle pallida, con un pizzico di profumo al muschio bianco che si spargeva ogniqualvolta che la sua presenza veniva accolta nelle stanze.

Fu quando il suo insegnante dovette scusarsi con Jimin per il ritardo di dieci minuti causato da un problema dovuto alla scelta del suo vestito da matrimonio che capì che forse il suo insegnante di musica non era molto interessato ad un triste e gay Park Jimin.

Fu così che poco dopo ricevette un invito dal suo ormai impossibile fidanzato, che sarebbe stato felice se il suo alunno preferito si fosse presentato al suo matrimonio, così Jimin annuì ed accettò.

Cigarettes

La terza volta che Park Jimin si innamorò, era un neo sedicenne vestito di tutto punto e con lo sguardo posato sul ragazzo seduto accanto a lui, al matrimonio del suo insegnante di canto.

A prima vista, gli parve fosse il ragazzo più bello che avesse più visto da tempo e pensava gli ricordasse qualcuno. Fu quando il giovane dai capelli biondo tinti si presentò come il fratello dello sposo, che Jimin rimase interdetto.

"Sono Min Yoongi, tu dovresti essere?" lo chiese nel mezzo della serata, parlando senza accennare un sorriso o qualche smorfia che potesse far sentire a proprio agio il povero Jimin colto nel crimine di guardare con un'innocente insistenza quel ragazzo dai capelli chiari ed un viso angelico.

Fu così che Jimin sfoggiò il suo sorriso migliore e protese la mano verso Yoongi, e si allarmò quando l'altro la sfiorò facendo iniziare una debole stretta di mano, facendo scaldare tutto il corpo di Jimin.

"Sono Park Jimin, un alunno di tuo fratello! Quanti anni hai? Sembriamo coetanei, non trovi?"

Quando il ragazzo dai capelli neri terminò, Yoongi pensò fosse davvero un ragazzo dalle troppe domande e quasi si scocciò. Fu quando Park Jimin cominciò a sorridere ancora più di prima nel sentire le risposte di Yoongi, che il più alto credette fosse un ragazzino abbastanza carino.

CIGARETTES Where stories live. Discover now