DESTINATI - CARTACEO

Prologo

Nella sgargiante e sontuosa città di Los Angeles, una ragazza e un ragazzo, vivevano le loro vite, ognuno con i propri amici, la propria storia, i propri problemi, incuranti del fatto che, presto, le loro strade si sarebbero incrociate in un labirinto senza fine, e che non sarebbero stati più in grado di trovare la via per tornare indietro.
Lei, attrice di successo Katherine Martin, da tutti chiamata Katy, ventiquattro anni, bellezza mozzafiato e carattere piuttosto esuberante, è appena rientrata in America dalla tranquilla e affascinante Barcellona, dove ha girato il suo ultimo film.
Per lei, tornare nella sua città natale è ogni volta un'emozione unica. E' spesso costretta a viaggiare per lavoro, e non ha molto tempo da dedicare ai suoi cari e agli amici. Ma ora è tornata, ed ha intenzione di restare.
Katherine è, per tutti, la ragazza vivace, allegra, che sprizza energia da tutti i pori. Da piccola era una bambina iperattiva e nessuno riusciva a starle dietro, ma era sempre capace di portare felicità e gioia nei cuori di chi la guardava sorridere.
La sua "relazione sentimentale" con il bell'attore Aiden Baker, era iniziata all'età di diciott'anni, durata sei anni, e conclusa qualche mese addietro. La loro storia era prettamente televisiva, creata dai loro agenti perché, a detta loro, avrebbe portato maggiore notorietà ad entrambi.
Katy non è mai stata d'accordo con questa scelta, ma con il passare del tempo si era affezionata a quel ragazzo, e aveva iniziato a volergli molto bene. Tuttavia non era innamorata, ed era stanca di portare avanti una recita, e mentire ai suoi fan. Così decise di troncare la finta relazione, e tornare in America a fine riprese.
La sua migliore amica, Emilie, è molto diversa da Katy, sia fisicamente che caratterialmente. A volte, è proprio lei a tenerla con i piedi a terra, ed è grazie a lei che spesso è riuscita ad affrontare molte situazioni in modo coerente e ponderato. In altre parole, si compensano a vicenda, Katherine le trasmette la sua spensieratezza e creatività, Emilie le insegna a riflettere prima di agire.
Il teatro è la sua vera grande passione, ancora prima del cinema. Ama posizionarsi al centro del palco, con il pubblico che guarda estasiato, ed immedesimarsi nella parte, mostrando il suo talento di attrice.

Lui, affascinante campione di boxe, Dylan Clark, ventiquattro anni, bellezza mozzafiato e carattere piuttosto scontroso, vive la sua vita cercando di colmare il vuoto nel suo cuore comportandosi da vero teppista e allontanando chiunque si affezioni a lui.
Dylan non ha mai avuto storie serie, in realtà non ha mai avuto storie e basta. E' sempre stato un lupo solitario e non si è mai spinto oltre a qualche avventura di una notte. Tuttavia non si concede facilmente, spesso lo fa per sfogare la rabbia che cova nei confronti di qualcosa o qualcuno, o quando esagera con l'alcol. E nessuna donna pretende altro da lui, tutte sanno che non sarebbe mai stato il fidanzato perfetto, il ragazzo da sposare, l'amore della propria vita.
E' visto da chiunque come un ragazzo problematico, tenebroso e affascinante, ma costantemente con lo sguardo spento, che non fa trapelare alcuna emozione. Per questo la sua nomina di "ragazzo dal cuore di pietra" lo tiene alla larga dal genere femminile, intimorito dal suo carattere irruento.
Ma a lui non importa, si limita a passare le giornate scarrozzando con il suo gruppo di amici in giro per la città, facendo spesso a botte con qualcuno e cacciandosi nei guai con la polizia.
Fortunatamente al suo fianco, c'è il suo amico d'infanzia, l'unico di cui si fidi al mondo, Trevor, un buffo ragazzo di buon cuore, fidanzato da anni con la sua ragazza storica, Meiko. Ma, il più delle volte, anche lui non riesce a trattenere il caratteraccio che si ritrova Dylan.
La boxe è il suo unico vero sfogo. L'unica cosa per cui vale realmente vivere. E' tramite questa che riesce a tenere a freno la sua irascibilità.

Due mondi completamente opposti, destinati ad incontrarsi. Tutte le convinzioni, idee, sentimenti, verranno stravolti, e le loro esistenze si intrecceranno indissolubilmente. Perché è il destino a condurre il gioco, mischia le carte e lancia la sua mano. E loro non sono altro che marionette nelle sue mani.