Can you smile only for me?

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Sarò egoista, me ne rendo perfettamente conto, ma quel tuo sorriso abbagliante, la tua risata cristallina e quel tuo sguardo pieno di passione vorrei che li rivolgessi solo a me. È grazie a queste tue piccole caratteristiche, che forse in pochi notano, se mi sono innamorato di te.

Insieme ai tuoi modi di fare, come ti prendi cura di tutto il gruppo come se fossi una madre, la tua felicità nel mentre ci prepari da mangiare quando non siamo troppo impegnati, quando provi a fare atteggiamenti sexy per le fan ma scoppi subito a ridere per l'imbarazzo... Tutte queste tue caratteristiche le amo.

Ogni volta che mi guardi sorridendo durante i concerti o ai fanmeeting sento le farfalle nello stomaco. La timidezza e l'insicurezza spariscono come per magia, così come il mio batticuore veloce per la presenza dei nostri fan che però, nonostante ciò, non si placa del tutto per gli sguardi che mi rivolgi.

Come dovrei fare hyung? Mi sento così stupido, come un bambino con la sua prima cotta.

Quanto vorrei fosse semplice come quando canto, con il rap riesco ad esternare tutte le emozioni che provo senza timore. Hyung e se ti dedicassi una canzone? Molto probabilmente morirei d'imbarazzo alla prima strofa o forse tu rideresti per la mia goffaggine. Divertente vero?

Ma fa male, fa davvero male tenersi dentro certi sentimenti, però infondo sono passati quasi due anni da quando ho capito di essere attratto da te, del tempo in più non farà differenza. Giusto?

Pensare che tutto è iniziato da quel programma di sopravvivenza. Te lo ricordi? Beh, come potresti dimenticarlo.

All'inizio fu davvero dura, non dimenticherò mai i vostri sguardi taglienti fissi su di me la sera del mio arrivo.

"È ingiusto", "Non cercherò di diventargli amico", questo dicevano i vostri sguardi che incrociavate fra di voi pur di non guardarmi se non attraverso piccole e veloci occhiate. Riuscivo a leggervi perfettamente come libri aperti. Quei libri di cui basta una rapida occhiata per capirne il contenuto.

Al vostro posto mi sarei comportato allo stesso modo, ne sono sicuro, ma in quel periodo non potevo fare molto. Mi limitavo a starmene tranquillo e di essere gentile per cercare di piacervi.

Non ricordo di preciso quanto tempo durò quel momento di espressioni cupe e parole alle spalle. Una cosa di cui però mi ricordo bene è la felicità che provai quando finalmente venni accettato. Tutti i muri invisibili che esistevano fra noi scomparvero, così come le vostre opinioni su di me e sul mio arrivo inaspettato ed ingiusto.

Il nostro legame si solidificò nel frattempo, poteva capirlo chiunque.

Risate, abbracci di sostenimento e di conforto, questo regnava nel nostro piccolo dormitorio e aumentarono quando debuttammo definitivamente come i Monsta X.

Il nostro legame si solidificò. Tante furono quelle volte in cui sperai di aumentarlo ancora di più, di far crescere qualcosa tra di noi, ma la risposta nella mia testa era sempre la solita: No.

Ti immagini lo scandalo? Mi capitava spesso di pensarci durante le notti insonni e una volta di queste tu mi facesti compagnia.

Eri preoccupato vedendomi alzato e passasti tutta la notte con me a parlare del più e del meno, cercando di stare attento a non cadere su argomenti negativi non sapendo il motivo per cui ero tormentato. Non potevi di certo sapere che stavo in quel modo per colpa tua.

Eri tu quello che continuava le nostri conversazioni notturne, nonostante si vedesse molto bene la stanchezza nei tuoi occhi. In quei momenti ti ho amato sempre di più.

Eri la mia forza, la causa della mia felicità mattutina e dei miei momenti di sovrappensiero; ma allo stesso momento eri la mia rovina, il mio dolore notturno, il nero puro di un pozzo senza fondo in cui precipitavo sempre ogni volta che incrociavo il tuo sguardo.

"Chissà come reagiresti", un altra frase che mi passava continuamente per la testa facendomi aumentare così i film mentali.

Rideresti? Sicuramente.

Accetteresti? Mai.

Ti allontaneresti? Forse.

Mi sforzavo di continuare a ripetermi che dovevo starmene fermo e buono, che se avessi detto qualcosa avrei combinato solo enormi guai ma non era così semplice come sembrava.

Come se non bastasse poi tu complicavi sempre la faccenda con la tua bellezza che ogni giorno aumentava.

Ti pare un comportamento adatto per una persona sensibile come me? E quando ti eri tinto di rosa i capelli? Diamine.

Mi ricordavi i fiori di ciliegio appena sbocciati che delicatamente e lentamente si mettevano a danzare accompagnati dalla melodia silenziosa di un vento leggero. Tu eri proprio quei petali che con la tua voce soave e cristallina danzavi lentamente verso il centro del mio cuore.

Ogni giorno che passava credevo di impazzire, non ce la facevo davvero più. Ti odiavo ma amavo allo stesso tempo. Accidenti.

Quel tuo fare innocente, troppo in vari momenti, mi mandavano in tilt il cervello.

Come potevo starmene fermo se non facevi altro che provocarmi? Dannato tentatore.

Quella sera infatti non ci vidi più.

Eravamo sul divano intenti a guardare un film, o meglio ci si stava provando. Il tuo capo era appoggiato sulla mia spalla. Sembravi una bambola di porcellana con quelle tue guance candide ma morbide alla vista. Si sarebbero infrante se una mia mano le avesse anche solo sfiorate? Voglio accarezzarle.

Ero sicuro che da un momento all'altro il mio cuore sarebbe balzato fuori con prepotenza dal mio petto che si alzava e abbassava fin troppo velocemente.

Tutti gli altri membri si erano ritirati nelle proprie stanze da parecchio tempo, c'eravamo solamente tu, io e il sottofondo delle voci di un film noioso.

Avevi gli occhi chiusi e il tuo respiro era così silenzioso, stavi dormendo?

Eri una bellezza divina.

Eccome se lo eri e io ormai esausto e senza più forze avevo peccato.

Era ormai troppo tardi quando mi resi conto che le mie labbra si erano poggiate delicatamente sulle tue. Un errore fatale che ho sempre voluto peccare.

Quanti secondi passarono? Troppi e troppo pochi contemporaneamente.

Le bramo.

Apristi gli occhi.

Con uno scatto veloce e doloroso per il mio cuore mi allontanai da quelle labbra morbide e dal sapore dolce ed indefinito.

Non volevo sostenere il tuo sguardo, ormai coperto da qualche ciuffetto rosa; il silenzio regnava sovrano nella piccola sala, il film era diventato muto alle mie orecchie, non riuscivo a sentire niente al di fuori del mio cuore pronto a rompersi.

Ti copristi la bocca con una mano.

"Perfetto, è finita" pensai, ma ciò che successe qualche secondo dopo mi fece provare emozioni mai sentite prima.

«Era ora, Changkyun.»

E poi lo vidi. Il sorriso più bello che nessuno aveva e avrebbe mai visto.

Quella meraviglia finalmente era rivolta solamente a me.

Can you smile only for me? - ChangKiWhere stories live. Discover now