Flashback

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E lei uscì di corsa sbattendo la porta con ferocia per impedirmi di vedere le sue lacrime. D'improvviso un lungo flashback mi investì.

La mia vita perfetta prima dell'incidente. Ero un ragazzo molto bello-a parere dello sciame di ragazze della mia scuola che mi veniva dietro-alto, biondo, occhi azzurri ed un campione in basket, forse un po' superficiale ma agli altri piaceva così. Ero popolare, la mia squadra mi adorava ed avevo anche una ragazza: Jade.

Poi repentinamente il flashback cambiò e...

Rividi il giorno dell'incidente. Ero su una vespa blu quando un enorme camion mi urtó. La caduta, il dolore, la paura e poi buio. Era come se fosse stata all'improvviso spenta la luce. Ripresi coscienza in ospedale circondato dalla mia squadra che piangeva perché non avrei potuto concludere il campionato con loro conciato com'ero. Avevo la gamba e il piede sinistro rotti. Bastardi. Quella fu l'unica volta che vennero in quell'anno infernale che passai lì. Rividi le visite di Jade che andarono via via morendo. Non si sapeva se sarei potuto guarire e lei fece la fidanzatina preoccupata per massimo due mesi, così da non sembrare lei quella "cattiva", poi mi molló.
Rividi lo sconforto, la disperazione, la paura di non sapere come uscirne, di non potere più giocare a basket e di essere solo a combattere.

I ricordi cambiarono nuovamente e questa volta la protagonista dei miei pensieri era lei, Emma.

Aveva sempre avuto una cotta per me, ma non l'avevo mai capito. Non era come le altre. Era diversa e non si sarebbe mai finta una sciocca solo per piacermi. Era speciale e non lo sapevo vedere.
Rividi il suo avvicinarsi lentamente a me. Rividi le visite sempre più presenti. Veniva in ospedale e parlavamo, tanto.
Come piano piano si era insinuata nella mia routine, nei miei pensieri e soprattutto in me.
Ma non avevo ancora capito. Nonostante lei ci fosse sempre stata in quell'anno.

Poi rividi una settimana fa

Il medico dirmi che mancava poco dall'essere dimesso, che ora ero in grado di camminare.
Ed in ultimo la nostra litigata. Lei che si arrabbiava io che la mandavo via e la porta che sbatteva.

Sentii una fitta al cuore e capii.
Corsi fuori, dimenticando la paura di camminare, corsi fino a raggiungerla e fermarla.
La baciai.

ANGOLO AUTRICE:
Allora autrice è una parola grossa.. è solo la mia prima storia. Comunque spero vi sia piaciuta e vi invito a lasciare un commento col vostro parere. So che è breve ma è scaturita da un momento di "ispirazione", in classe duramente l'ora di supplenza, boh mi andava di scrivere una storia in flashback.
Riguardo alla copertina anche se è una feltson, non una dramione, ho messo una fanart di Draco ed Hermione perché credo ritragga benissimo la scena finale.
Grazie dell'attenzione. Baci.
-gaghipagano

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