LA PROPOSTA DI JAMES

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Lily, quella sera, era tornata tardi dal suo lavoro al ministero, entrò in casa, stranamente più buia del solito e si sdraiò sul divano arancione leggendo la gazzetta del profeta. Ancora una volta leggeva solo di stragi babbane causate da Voldemort, aveva paura, certamente, ma continuava a ripetersi che non valeva la pena rifugiarsi nel terrore e dimenticarsi di vivere. James, il suo James, non era ancora tornato dalla sua ronda quotidiana intorno a Hogwarts, insieme ai malandrini. Era preoccupata, non poteva negarlo, ma era sicura che sarebbe tornato da lei più tardi, dopotutto, dove c’è Lily c’è sempre anche James. Con questi pensieri felici cadde tra le braccia di Morfeo. Sognò il capellone dagli occhiali rotondi e l’animo egocentrico; sognò gli anni passati a hogwarts quando lei rifiutava ogni suo invito, quando lui la salutava sempre e lei non lo degnava nemmeno di uno sguardo…sorrise nel sonno, quanto era stata stupida! Per fortuna che poi al settimo anno, si accorse che ragazzo fantastico aveva davanti: la cocciuta e aspra Lily Evans era riuscita a innamorarsi. Sognò il loro primo bacio, in riva al lago nero, sognò le loro labbra che si univano e la sensazione di pienezza che le dava questa unione. Tutto d’un tratto il sogno mutò, vide James atterra con lo sguardo senza vita, poi vide un bambino e subito dopo un lampo verde. Lily si alzò di scatto con il fiatone e si guardò intorno, capendo che era solo un sogno. Da fuori si sentivano dei rumori strani, si avvicinò pian piano brandendo la bacchetta e vide James parlottare con un goblin: si scambiarono una scatolina piccolissima poi l’essere verde sparì. Corse cercando di fare meno rumore possibile e si buttò sul divano appena prima che il moro entrasse. “Ti sembra l’ora di tornare a casa?” lo ammonì lei fingendo di leggere la gazzetta del profeta lui la guardò “scusa amore, ma ho fatto tardi” si giustificò scompigliandosi i capelli, certi comportamenti non cambieranno mai. “sei sempre il solito James! Mi fai andare in bestia! Sono arrabbiatissima con te! Lasciami stare” disse la rossa spostando a lato i suoi lunghi capelli rossi, lui rimase incantato per un attimo. “Lily” la chiamò James “Potter” rispose lei, per un po’ il suo sguardo rimase puntato su quello della fidanzata “Lily vuoi sposarmi?” chiese il moro inginocchiandosi ai suoi piedi tenendo in mano la piccola scatolina nera. La ragazza per poco non svenne, lo guardò più intensamente di quanto aveva mai fatto in precedenza e con le lacrime che scendevano copiose dai suoi occhi lo prese per il colletto e lo baciò. Il bacio continuò in salotto, sulle scale, in camera da letto, continuò finchè i due non si ritrovarono abbracciati sotto le coperte e fu allora, e solo allora, che Lily staccandosi delle labbra calde e rosee di James pronunciò, quasi sussurrando, quel fatidico "si"




"JAMES! VIENI SUBITO QUI!"Where stories live. Discover now