Com'é possibile essere così distratti, così ciechi, a volte?
Un attimo prima hai tutto sotto controllo, o meglio, pensi che sia così.
Ti ritrovi un giorno ad essere estraniato dalle cose che ti accadono intorno.
Come un burattino abbandonato sulla scena da un artista distratto.
Distrazione.
Tutto ti scivola tra le mani.
Ma non puoi giustificarti.
Perché, per quanto tu possa pensarci, troverai sempre più torti, che ragioni.
Allora passi oltre, pensando che alla fine sia giusto così.
Illusione.
Perché troverai sempre più rimpianti che ricordi.
Ma per quanto tu abbia già questa consapevolezza, continui a navigare nella tua sottile bolla di quiete, che pian piano lascerà spazio a quella malinconia sorda che farà scoppiare improvvisamente le tue illusioni, portandoti ad affrontare le conseguenze delle tue azioni.
Conseguenze non più recuperabili, ormai.
Cause perse.
Rimpianti.
E lentamente accetterai questa situazione.
Passandoci sopra.
Perché nessuno aspetta per sempre.
Com'é giusto che sia.
Eppure, una voce egoista ti sussurrerá che nulla di tutto ciò é giusto.
Rancore.
Verso chi non se lo merita.
Ma alberga comunque nella tua mente.
Avvelenando i ricordi.
Corrompendoli.
Sbiadendoli.
O semplicemente, nascondendoli, facendoli appassire.
Come fiori pressati tra le pagine di un libro.
