Without being afraid -Senza avere paura-

Capitolo 1

Il telefono continuava a squillare ormai da ore e io non avevo la ben che minima idea di rispondere alla chiamate, non dopo quello che era successo la sera precedente. 

5 mesi prima

Finalmente il suono della campanella che indica la fine delle lezioni giunge alle mie orecchie, credo di non aver mai sentito un suono più bello di questo trillare ininterrotto.
Mi alzo dal banco nel quale sono seduta e mi precipito fuori dalla classe insieme al mio migliore amico prima che una calca di studenti si ammassi per uscire; non ne potevo più dell'ora di matematica.

"È stato straziante" dice Josh guardandomi con aria spossata.
I suoi occhi castani tuttavia sembrano essere pieni di energie, come sempre d'altronde. Sono poche le volte in cui non trasmettono vitalità. Il ragazzo che cammina accanto a me cingendomi la spalla con il suo braccio è sempre stato un tipo molto energico ed esuberante, almeno da quando lo conosca io. I suoi capelli, del medesimo colore degli occhi, hanno il tipico odore marino grazie ad uno spray che spruzza ogni mattina per tenerli in posa. Adoro quest'odore e lui lo sa bene, per questo si ostina a comprare lo spray di questa fragranza, nonostante a lui non piaccia particolarmente.

"Sono d'accordissimo! Oggi è stata una giornata molto pesante, non so nemmeno io come faccia a reggermi in piedi" parlo mentre trascino il mio zaino.

"Dammi qua, te lo porto io" dice prendendo lo zaino da terra e portandoselo alla spalla sinistra, dato che in quella destra ha il suo.

Ha sempre avuto delle spalle muscolose, così come la schiena. Da quando è entrato nella squadra di basket lo sono diventate ancora di più, quindi non mi preoccupo molto per il peso che porta addosso.

"Allora stasera usciamo?" Domando sperando in una risposta positiva.

Sto a casa ormai da più di una settimana, esco solo per andare a scuola, non ne posso più. Mi sembra di non passare del tempo con lui da un'eternità. Mi mancano le nostre passeggiate più di quanto avessi potuto immaginare. Di solito passeggiavamo in riva al mare o per le strade di Santa Monica, talvolta andavamo pure al molo passando l'intera serata sulle giostre, mangiando ogni schifezza possibile. Ricordo ancora il giorno in cui ci eravamo nascosti in un ufficio perché un uomo ci stava inseguendo, in quanto non avevamo pagato tutti gli snack che avevamo mangiato, e io, sbadata come sempre, caddi e schiacciai dei bottoni facendo così saltare la luce a parte delle giostre, compresa la ruota panoramica, lasciando così delle persone sospese nel vuoto. Subito dopo scappammo dall'ufficio mentre delle guardie ci inseguivano sbraitandoci contro. Per seminarli ci buttammo nell'Oceano, eravamo sicuri che così facendo non ci avrebbero più inseguiti, ma ci sbagliavamo. Anche i due uomini robusti si tuffarono in acqua e iniziarono a nuotare verso la nostra direzione. Nuotammo il più veloce possibile e riuscimmo ad ottenere un notevole vantaggio. Spesso ci sfidavamo in delle gare di nuoto, quindi eravamo molto veloci in acqua. Dopo aver toccato terra iniziammo a correre seminando così del tutto le guardie, per fortuna.
Stare con lui mi fa bene, mi permette di staccare il cervello, di non pensare a nulla e divertirmi, nonostante i guai che combiniamo. Certo, ci sono pure dei momenti seri in cui ci confidiamo e mi piacciono particolarmente in quanto Josh riesce quasi sempre a darmi degli ottimi consigli. Chiaramente, come in tutte le amicizie, anche noi litighiamo e siamo talmente testardi e orgogliosi da non parlarci per giorni, per poi riprendere a farlo normalmente, senza chiedere scusa. Mi è sempre piaciuto il nostro rapporto. La nostra amicizia è basata su un dare e ricevere senza chiedere. Ci siamo sempre stati l'uno per l'altro nei momenti di difficoltà, supportandoci in ogni cosa. Nonostante ci conosciamo da circa due anni tutte le avventure che abbiamo affrontato sono parecchie. In fin dei conti, non importa da quanto tempo conosci le persone, le cose che contano sono i momenti passati insieme. Per me l'amicizia non si misura in anni, ma in attimi.