Mi spoglio con incredibile lentezza, vestito dopo vestito, svogliatamente.Cosa mi rende cosi introversa oggi? Scarpe. Non ne ho la piu pallida idea. Calzini. Eppure ieri sera son stata bene, dovrei essere serena. Felpa. Probabilmente son state le mie coinquiline che come loro solito mi han svegliato con le urla. Maglietta. Pretendono che appena loro son sveglie tutti debbano alzarsi. Che nervi. Slaccio il reggiseno. Da quant'é che non lo fa un uomo? Qualche mese di sicuro, in questo momento mi piacerebbe sentire altre mani che scivolando per il corpo mi carezzano dolcemente la pelle, esplorandola pezzo per pezzo. Pantaloni. O forse sono quei maledetti "segnali" a me pseudo impercettibili. Indecifrabili. Criptici. Slip. Mi infilo il costume con la stessa identica lentezza di prima. Doccia e mi butto in vasca. Mi immergo. Silenzio, finalmente. Io sotto e il mondo che scorre fuori. Sento solo il rumore dell'acqua spostata dalle mie bracciate e i miei pensieri che ronzano."Non te ne accorgi". evidentemente no. Solo alcuni, son minimi. Mi ci scervello, li scindo, li sviscero, li sgrano. In quei casi la mia mente é un atomo impazzito, fiume in piena in cerca di calma. La piscina mi calma. Credo che in fondo sia un po' una metafora della vita: ognuno ci impiega il suo tempo per portare a termine ció che deve ma alla fine si giunge tutti alla stessa destinazione, bisogna solo aver pazienza.E io non ne ho. Bugiarda. In sti mesi ne sto tirando fuori una dose a me sconosciuta. Non so da dove provenga. Bugiarda di nuovo. Proviene da sette anni fa, lo so benissimo.
