Buon giorno...passerà!!!

Ho appena aperto gli occhi. Oggi ho ancora mal di pancia, niente scariche, per ora, ma dolore, a tratti, forte, intenso. Le budella iniziano improvvisamente a contorcersi, mi viene come un brivido di freddo, poi malessere, debolezza. Se dovessi correre al bagno sentirei il peso del mio ano, oggi no. Solo un senso improvviso di debolezza, sudo per qualche attimo, sudore freddo. Ma aspetto. Aspettare è la parola chiave di tutti i miei fastidi. Aspettare che passi. Dalla finestra passa vento, le mie spalle sono sudate, come la lancetta di un orologio ho ruotato la testa ed il corpo in asse per ogni angolo fresco del letto, tutta la notte, con cadenza perfetta. Mi tiro su, sembra tutto ok per pochi passi, poi sento la gamba sinistra. Formicola. Formicola fino alle dita del piede. Oggi l'alluce è salvo, formicolano melluce, trillice, pendulo e forse mellino. La tibia fa male, come se un lungo spillo la attraversasse, ogni tanto una mano invisibile lo gira ed io sento un dolore ovattato. Porto il melluce sull'alluce e li faccio schioccare. C'è forza, c'è speranza. Anni fa non riuscivo più, non sentivo le dita, non c'era più forza. La schiena è rigida ma non dolente. Aspetterò, vedremo come va la giornata. Per ora, ogni mio passo è accompagnato da un formicolio, mi muovo lento. Niente piegamenti in avanti o torsioni. Tutto piano. Se cadesse qualcosa a terra, se dovessi inciampare in qualche gioco dei nani, fletterei le gambe, piano, e tornerei su col busto eretto, e aspetterei. Aspettare un secondo, fare pochi passi e vedere come reagiscono la schiena, le ginocchia, il piede. Bevo latte? Farà male alla pancia? Ho fame. Berrò latte. Caffè. Biscotti. Tutto fila. Al terzo sorso però sento il freddo del liquido che scende nello stomaco, e le budella si rimuovono, nausea. Aspetto. Sigaretta? Non farà peggio. E' una bella giornata. Non facesse male la schiena andrei a fare Tai Chi, o forse farei qualche lavoretto per casa, ma perchè star peggio? Vorrei svegliarmi una mattina e sentirmi pieno di energie e di voglia di fare. Vorrei fare tante cose. Inspiro. Fumo. Tabacco. Nicotina. Le budella si intorcinano improvvisamente, con veemenza. Dovrò correre al bagno? Mi sento già stanco. Al bagno tutto ok, penso a come vestirmi. Pantaloni blu, camicia. Prima i pantaloni, senza chiudere la zip, così le anche si muovono meglio e la schiena si muove libera. Inforco quindi le scarpe, le allaccio, da seduto. La destra accavallando le gambe, per la sinistra porto il ginocchio sul letto. Così' la scarpa è più vicina e non devo piegare il busto troppo in avanti, la scarpa la vedo di profilo. Ora chiudo la zip. Scelgo la camicia. Fa caldo in casa. Già le spalle umidicce dopo la doccia. La camicia è bella, mi veste carino, ma un pò giusta. La cucitura della spalla si ferma sul mio bicipite, il braccio piegato all'indietro. Lo devo piegare di più. Fitta alla spalla. Anteriormente. Ho steso troppo il braccio. E' lancinante per un secondo. Finisco di infilare la camicia. Ma avrò danneggiato la spalla? La devo operare a settembre. Inizio a ruotarla piano piano. Ho paura. Sudo dalla paura. Ho la fronte bagnata. Sulla camicia compaiono goccioline di umido. Il cotone assorbe il mio sudore nervoso, sulle spalle, il petto. Continuo a guardare se la spalla si blocca. Poi mi fermo, vedremo come va la giornata. Bisogna aspettare. Sono pronto. Saluto. Scendo le scale, ho caldo. Apro il cancello. Aria. E' una nuova giornata. Ricorda di fare le cose piano, di muoverti con calma. Passerà.