Tacito Amore

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La villa di Randolph era ormai diventata Spazio Chase, un rifugio per giovani senzatetto. Persone entravano e uscivano di continuo, altre erano là già da qualche giorno e non sembravano essere interessate all'eventuale opzione di andarsene, ma questo non era un problema.
Era domenica, e visto che il negozio era chiuso, Blitzen girava per le stanze carico di vestiti e consigli per migliorare il look degli ospiti.
Hearthstone era invece impegnato ad "ascoltare", o meglio a leggere le labbra, ad una ragazza in lacrime. L'elfo stava facendo di tutto per seguire il suo discorso ma lei continuava a passarsi le mani sulla faccia rendendolo così un lavoro arduo. Lanciò uno sguardo al nano, fortunatamente vicino, un muto grido di aiuto. Questo si affrettò a raggiungerlo. Posò una mano sulla spalla della poveretta e cercò di rassicurarla. - Non ci pensare, è tutto finito.-
Hearthstone sembrò sollevato e congedatosi, sotto ordine dell'amico, si rifugiò in cucina dove preparò un arrosto a parere dei commensali squisito. Gli tornò alla mente il drago Alderman e il suo cuore si fece più pesante, ma cercò di non badarci, pensarci lo avrebbe fatto sentire peggio.

La giornata passò in fretta tra impegni di ogni genere.
Quando tutto fu tranquillo, nel cuore della notte, solo allora i due poterono permettersi il lusso di dormire.
Si gettarono in quel letto che un tempo era stato di Randolph. La cosa poteva risultare inquietante oppure nauseante, ma non riuscirono a darci peso, erano troppo stanchi e felici di poter passare una serata al caldo e fuori pericolo, ma soprattutto insieme.
Heart cercò a tentoni la mano callosa del nano. Quando la trovò l'altro ricambiò stringendola saldamente.
Non era strano per loro avere del contatto fisico, era da molto ormai che si conoscevano ed erano entrambi convinti di non poter vivere separati. Quei piccoli gesti affettivi valevano più di ogni altra cosa per loro.
Blitzen teneva gli occhi chiusi, incapace di fare altro a causa della stanchezza. Era preoccupato che la luce che aveva costruito in fretta e furia non bastasse per l'elfo nonostante fossero a Midgard, ma lui non sembrava avesse niente da ridire.
Passarono i minuti e nonostante la stanchezza non riusciva a dormire. Durante l'impresa appena terminata aveva compreso una cosa molto importante, che già entrambi sospettavano. - Ti amo, Hearthstone. - Sussurrò convinto che l'altro stesse dormendo.
L'elfo sgranò gli occhi vedendo ciò che quelle labbra avevano appena pronunciato, sembrava quasi volesse staccarsi gli occhi e ripulirli a dovere.
Blitzen aprì per un secondo le palpebre rivelando la presenza incombente su di se del fragile mago. Le labbra pallide solcate da capillari verdi si andarono a posare su quelle carnose e calde dell'artigiano. Fu un gesto veloce ma per loro durò un tempo molto più a lungo.
Il significato insito in quel bacio era molto più vasto di tutti i Nove Mondi uniti tra loro.

Hearthstone poggiò il capo sul torace di Blitzen e sentendo il suo cuore battere all'impazzata, quasi temette un attacco cardiaco. Poi l'agitazione si placò ed entrambi caddero tra le braccia di Morfeo.

(Se qualcuno sa chi è il dio norreno del sonno/sogno lo prego di illuminarmi.)

Spero non vi abbia fatto schifo.
Questi sono due miei disegni spero vi piacciano.

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Spazio autore molto easy

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Spazio autore molto easy.

BlitzStone - Tacito AmoreWhere stories live. Discover now