La scelta

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Iacopocamminava da solo nella foresta. Si era perso. Era un piccolofolletto, si trovava nella Foresta delle Montagne Vergini del regnodi ChiaraLuce. Era la prima volta che usciva da solo dal villaggio.Sentiva dei brividi. Era l'unico bambino rimasto, perché gli altrierano stati uccisi dall'orco NeroBruno. Camminava, camminava. Nonsapeva dove andare. Si nascondeva sotto funghi o foglie per nonessere visto. Da quando l'Orco NeroBruno aveva rapito la reginaClizia, la regina della Foresta, non c'era più sole e nel cieloviaggiavano nuvole nere che coprivano il sole che da sempre scaldavale Montagne Vergini.

Ad uncerto punto venne preso alle spalle da due mani. Soffocava. Poi ilbuio. Si risvegliò in uno strano rifugio con due occhi neri che loguardavano curiosi. Si spaventò.

<<Non ti preoccupare. Sono un amico. Mi chiamo Giork e sono una talpa.Conosco questa foresta con le mie mani e che fai tutto solo? Sei unfolletto vero?>>

<<Si, mi chiamo Iacopo. Vengo dal villaggio sotto le Montagne Vergini.Mi sono perso. Non so dove andare>>

Poi unrumore. Come un terremoto.

<<Presto, mettiti sopra le mie spalle. Dobbiamo scappare. L'esercitodell'Orco è sopra di noi. Ci vuole tutti morti per dominare sulnostro mondo.>>

Rabbrividì.Si strinse al pelo della talpa. Chiuse gli occhi.

Dopoun'infinità di tempo. Si ritrovarono alle spalle di un bellissimolago. Si vedeva la luna. Sembrava un paradiso.

<<Ma... ma dove siamo?>>, chiese Iacopo.

<<È l'oasi della Luna d'Argento... l'unico posto protetto dallamagia di Nerina, la maga amica della regina Clizia. Lei ci protegge enon ci fa trovare dall'esercito maligno.>>

<<È bellissimo. E poi... cos'è quello strano uccello che nuota?>>

<<Eh eh, ragazzo mio, si vede che è la prima volta che esci da solonella Foresta. È un cigno. Si chiama Iron. Se vuoi puoi salutarlo.>>

Iacoposalì su un fiore di loto e si spinse verso il cigno. Eragrandissimo. Questi gli sorrise e lo invitò a salire su di lui. Eparlarono molto. Iacopo era vivace e curioso.

Poiun'immensa luce li invase.

<<Era ora che arrivassi. Iacopo. Sono mesi che ti aspettiamo.>>

<<Ma tu chi sei?>>

<<Accipicchia, piccolo ingenuo. Karl, dovrai aiutarlo..>>, dissela maga rivolgendosi al suo fedele scudiero corvo nero... <<sono Nerina. E tu sei il nostro guerriero. Il prescelto. Devo direche ti aspettavo più grande e più forte. Ma sai la regina Clizia hale sue idee, non sempre condivise da me... che ci possiamo fare..Kaaaaaarl, Kaaaaaaarl, ma che fine hai fatto? Prenditi cura diIacopo. Dagli l'armatura. Tra un'ora pronti alla partenza>>,detto ciò così come era venuta se ne andò.

Iacopoera perplesso. Karl gli diede l'armatura con un ciondolo diAmetista. Sarebbe stato il suo amuleto, ma ancora non lo sapeva.

Con ilsuo destriero, uno splendido falco nero, si mise in viaggio verso ilRegno del Nord. Non sapeva quello che doveva fare. E poi gli mancavail villaggio. I suoi genitori. I nonni e gli altri abitanti.

Volaronoalto, e poi arrivarono su un monte pieno di neve. Ma un forte ventoli spinse verso il basso. Si ritrovarono su un sentiero sterrato.

<<adesso che facciamo?>>, la paura continuava ad essere la suacompagna.

<<nonavere paura Iacopo. Se la nostra Regina ha scelto te è perché serveil tuo cuore puro per sconfiggere il male dell'Orco. Sai l'orcoprima di diventare tale era un piccolo folletto come te, il suo nomeera Rubens. Era dolcissimo. Poi un giorno trovò nel lago dove cisiamo conosciuti, una pietra strana: la PietraSole. Questa pietra loha fatto diventare cattivo. Ma il suo cuore piange. Lo dimostraquesto vento senza fine. Solo tu col tuo cuore, la tua ingenuità eil medaglione di ametista potrai salvare il mondo.>>

Iacopo il follettoWhere stories live. Discover now