Capitolo 1

5.5K 189 286
                                    


Capitolo 1.

Hermione e Draco si frequentavano ormai da diversi mesi.

Harry aveva smesso di parlare con la ragazza, non solo perchè stava con il Principe delle Serpi, ma perchè stava con il ragazzo che si era accorto di amare.

In quel momento Harry stava camminando da solo per i corridoi del castello quando incontrò per caso i due ragazzi e si lasciò andare ad una smorfia schifata.

Con aria strafottente Draco gli domandò: «Paura, Potter?»

Harry alzò il sopracciglio scettico e gli rispose: «Cominci ad essere monotono, Malfoy» non gli diede nemmeno il tempo di rispondere che se ne andò per la sua strada.

Draco lo osservò allontanarsi perplesso, ma Hermione lo prese per il braccio attirando la sua attenzione: «Lascialo perdere. È solo uno sfigato» il ragazzo si liberò dalla sua presa e la lasciò da sola nel corridoio.

Non gli serviva a niente avercela attaccata dal momento che voleva restare da solo.

Il comportamento di Harry l'aveva incuriosito per questo si mise a cercarlo per il castello, ma non trovandolo andò in giardino e lo vide in lontananza entrare nella foresta proibita.

Per raggiungerlo si mise a correre ed in quel momento gli tornò alla mente la frase di una canzone: Runnin, runnin, runnin, runnin, runnin from my heart...

Per un attimo quelle parole gli fecero rallentare il passo, ma fu per poco perchè riprese a correre.

Seguendo il ragazzo dai capelli corvini tra gli alberi raggiunse una radura.

Harry ignorando il fatto di essere osservato si privò della parte superiore della divisa rivelando sulla sua schiena diverse ferite, alcune cicatrizzazione altre ancora fresche, solo quando si voltò, Draco potè vedere che anche il suo petto ne era ricoperto e si domandò: Che diavolo sta combinando Potter per ridursi in questo stato?

Dei rumori provenienti dagli alberi attirarono la sua attenzione e poco dopo un gruppo di centauri si mostrò agli occhi dei due ragazzi.

«Buongiono, Harry» disse il centauro capo.

«Buongiorno a te, Cassandro» rispose lui tranquillamente.

«Se sei pronto possiamo iniziare...» disse nuovamente il centauro senza troppi giri di parole.

Harry sorrise ed annuì a quelle parole.

Poco dopo uno dei centauri lo attaccò ed Harry fece la stessa cosa. In fin dei conti sapeva bene che doveva diventare più veloce, doveva migliorare sé stesso per sconfiggere Voldemort.

Il ragazzo dagli occhi di giada, però, perse la concentrazione per un breve istante che bastò al centauro per ferirlo con la sua spada aprendogli uno squarcio lungo tutto il fianco destro, ma Harry ignorò il dolore bruciante e continuò il suo scontro con esso per diverse ore.

Draco era sempre più sconvolto perchè Harry aveva il corpo sempre più ricoperto di tagli e ferite di varie dimensioni che sembravano piuttosto profonde.

Quando smisero quell'allenamento Cassandro disse: «I tuoi riflessi stanno migliorando a vista d'occhio ancora qualche giorno e non avremmo più molto da insegnarti sulla difesa fisica»

«Grazie, Cassandro. Voglio diventare sempre più forte e veloce, ma solo con il vostro aiuto sta diventando possibile» disse lui tranquillamente.

«Ci vediamo qui domani alla stessa ora» aggiunse il centauro.

«Ci sarò...» rispose Harry.

Cambiare per amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora