The 76th Hunger Games

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Un raggio di sole mi illumina il viso passando tra le tende candide che sventolano lasciandosi trascinare dal vento. Lentamente apro i miei occhi grigi e mi alzo dirigendo mi automaticamente verso lo specchio:davanti a me c'è una ragazza magra dai capelli castano chiaro che coprono parte dell'eccentrica camicia da notte ricoperta da brillantini e strass e delle labbra che non si inarcano all'in su per sorridere da molto tempo. Eccomi... Eveline Snow, la nipote dell'ormai defunto presidente Snow; prima portavo questo nome con onore e ottenevo subito l'ammirazione o l'invidia dei miei compagni di scuola. Ora invece, chiunque sappia chi sono mi lancia occhiatacce e mi ricopre di ogni genere di insulti, ogni mio vecchio amico non mi rivolge più la parola e mi evita come se avessi la peste. Sono stata emarginata ma non da tutti: i miei unici migliori amici Will e Christine , continuano ad essermi amici anche per il fatto che anche loro sono stati rifiutati dalla società perché erano figli dei due funzionari più influenti di Capitol. Anche loro sono in pericolo, tutti siamo in pericolo: ci saranno i 76th hunger games gli ultimi giochi della storia di Panem e verranno scelti 24 di noi a rappresentare i distretti mietuti e verremo sbattuti in una nuova arena; 23 ragazzi fino ai 18 anni moriranno e solo uno sopravvivrà. 1 su 24 un vincitore ventitre morti. Continuo a guardarmi allo specchio fino a quando mio padre entra nella stanza e dice:- Ev vieni dobbiamo andare alla mietitura-. Sotto i suoi occhi bianchi, visibilmente modificati chirurgicamente, ci sono dei grandi cerchi scuri; anche lui non ha dormito stanotte. In verità non dorme da quando una bomba ha fatto saltare in aria il rifugio della nostra famiglia dove eravamo tutti o meglio quasi tutti: io, mio padre stavamo andando li mentre mio nonno era stato imprigionato dai ribelli. Abbiamo visto mia madre che bruciava davanti a noi che impotenti piangevamo lacrime di fumo e fiamme; mio padre cadde in depressione ed dovetti trovare cibo e vestiti per un mese. Non so come farà senza di me visto che sono l'unica persona che gli rimane e forse non si è già suicidato perché prova ad aggrapparsi a una minima possibilità che io non venga scelta, credendo che sia morta oppure alla possibilità che io vinca. Impossibile, anche se ho fatto tiro con l'arco per 5 anni non riuscirò mai ad uccidere con una freccia una cosa che non sia un manichino. Facendo le mie ultime riflessioni mi dirigo verso la piazza centrale e intravedo Will e Christine che sono a qualche metro da me; hanno entrambi due vestiti bianchi come la neve mentre io indosso un abito color pesca di mia madre. Eccomi qui davanti al palco e aspetto che chiamino i nomi e finalmente iniziano, Plutarch inizia il discorso:- Ragazzi e ragazze di Capitol City siamo qui per l'ultima mietitura e 24 ragazzi verranno scelti per rappresentare i 12 distretti in ordine di importanza della parentela. Bene, iniziamo- si vede che anche lui è dispiaciuto- Distretto 1: Dylan e Sheryl,ho visto quei due ragazzi a scuola e cedo abbiano 13 anni al massimo; Distretto 2: Sam e Gyl, salgono sul palco una ragazza dai capelli ricci di 18 anni e un bambino biondo di 6-7 anni credo siano fratello e sorella; Distretto 3 Vic e Jo una sedicenne rossa di capelli e un diciassettenne si dirigono piangendo disperatamente verso Plutarch; non presto attenzione agli altri pensando al fatto che morirò prima di dire cornucopia fino a quando sento Distretto 11: Will e Christine; rimasi scoccata prima dalla loro nomina e dopo per la possibilità di essere creduta morta...forse vivrò...forse non parteciperó agli Hunger Games...

Distretto 12: James e Eveline

Tutte le mie speranze si dissolsero in un secondo ed è arrivato l'inizio della mia fine...

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