RECITA

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Recita, attore, recita su quel palco:
sentiti immortale finché puoi,
finché gli applausi cantano.

Recita, attore, recita per gli altri:
nascondi veloce i tuoi scheletri
ed i sorrisi affranti.

Recita, attore, recita la tua vita:
sentirai il bisogno di viverla
solo quando sarà quasi finita.

É difficile essere mediamente corretti quando vorresti urlare al mondo intero il tuo disperato bisogno di riservatezza: è un grido agghiacciante, aggressivo, rabbioso e stanco, ronza in testa come un fastidioso insetto, spacca il flusso sempre costante dei tuoi dannati pensieri.
"La gente morirebbe per essere al tuo posto, Tom, mentre tu preferiresti sotterrarti piuttosto di vivere un altro singolo giorno in balia di quella corrente che loro chiamano fama"
rimugina su questo,i passi chilometrici e gli occhiali da sole neri e laccati che velano i suoi gelidi, brillanti occhi: un mare pericoloso su cui navigare, perché quando Tom è pensieroso le sue iridi vacillano tanto quanto il suo cuore.
Ha l'umore a terra, come conferma il fatto che da un intera settimana non si sveglia per svolgere la sua abituale corsa mattutina: una vera tragedia, per un tipo atletico e sportivo come lui.

Sospira pesantemente, le sottili labbra serrate in una dura e contrariata smorfia che molto probabilmente le sue ammiratrici avrebbero disprezzato: l'estenuante abitudine di quei fotografi di immortalare pezzi inutili della sua noiosa giornata sta assumendo una piega piuttosto inquietante.

Non vedono l'ora, maledetti, di scattare il delicato tasto dei suoi sentimenti, di vederlo marcire sotto il sole di una Londra che brulica di pace e serenità.
Inspira un'altra piccola dose dalla fine ed elegante sigaretta stretta tra le sue longilinee dita: ha ripreso persino a fumare, ed è altamente risaputo che lui odia il fumo, ma lo stress ed il nervosismo risultano ancora più insopportabili secondo i suoi attuali standard.
Se solo l'avessero scoperto le cineprese dei paparazzi, a quest'ora già si immagina su uno di quegli articoli spazzatura distribuiti gratuitamente alla collettività tramite stupidi ma popolari siti web.
Si chiede cosa la gente ci trovi di utile nel conoscere la pietanza che prima aveva mangiato sulla veranda di un ristorante in centro città, o l'indirizzo del negozio di té in cui ha appena messo piede in questo preciso istante.

Tom si sente come a casa lì dentro, perché da autentico inglese qual è lui ama il tè: se recitare non si fosse rivelata la sua massima ispirazione nella vita, di sicuro avrebbe aperto un'attività tutta sua, attirato da una tranquillità che al momento non gli appartiene e circondato dai forti aromi della sua bevanda preferita.

"Benvenuto nel paradiso terrestre Tom"

-Posso fare qualcosa per lei, signore?-
una ragazza in un angolo del locale è nascosta dall'enorme quantità di tazze esposte sul bancone color cielo.
Gli sorride, e Tom non può fare a meno di constatare come le fossette stampate sul suo viso siano davvero magnifiche.
Non si gira ed il motivo principale è la paura di essere riconosciuto: una fobia che lo ha reso paranoico ed insicuro, è come un ombra dietro di lui che lo rincorre assiduamente per tutto il giorno.
Vorrebbe togliersi gli occhiali: effettivamente il sole non filtra per niente dalle vetrine, gli scaffali pastello ne ostruiscono di netto l'entrata.
Qui ogni centimetro libero sembra soffocare sotto la confusa disposizione degli articoli in vendita: trova parecchio strano il suo attaccamento a questo luogo, così caotico e pieno di tutto.
Solitamente lui evita tutto ciò che non è ordinato e preciso, che non è nella sua natura.

"Forse perché così riesci a nasconderti meglio"

-Signore? Perchè si nasconde?- due grandi e luccicanti occhi puntati verso di sè, e Tom quasi perde un respiro.E' una strana sensazione quella che sta provando: probabilmente si avvicina allo stupore, alla meraviglia o forse è semplicemente ammaliato dalle lucenti iridi della ragazza. Sono come due perle appoggiate sul suo giovane viso, e per la prima volta dopo tanto tempo, Tom sorride veramente.

Non se lo sa spiegare il perchè, lui è padrone delle emozioni solo dietro la telecamera: eppure ricorda perfettamente la ragazza dagli occhi di perla.

Quando la incontra, in quel piccolo negozio di tè,

non le parla mai, le sorride soltanto.

Sa che con lei non si deve nascondere,

nè fingere di essere un altro.

RECITA. ( a Tom Hiddleston O.S)Where stories live. Discover now