Capitolo 4

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Oh oh. Credo di aver fatto arrabbiare il gigante.
-Cosa ci fai qui? - domando di nuovo sorpresa. Lui si alza molto lentamente, e si avvicina. Dai movimenti trasmette calma, ma i suoi occhi sono come un mare in tempesta.
Dannazione, sono bellissimi.
-Piccola chiariamo un punto. Nessuno si è mai permesso di mancarmi di rispetto- dice lentamente, con voce fredda, mentre continua ad avvicinarsi.- Per questo esigo rispetto dalla mia compagna.- conclude mentre si ferma davanti a me. Ho i seni schiacciati sul suo petto. Un brivido mi attraversa il corpo e un leggero fastidio inizia a crescere nel mio centro. Dannazione.
Cerco di fare un passo indietro, ma intercetta la mie intenzioni e mi circonda con le braccia. Sono schiacciata sul suo petto, peggio di prima.
E i suoi occhi blu come il mare non aiutano in questo momento.
-Che cosa ci fai qui? - domando per la terza volta, sforzandomi di restare lucida.
-Questo non è importante adesso- dice infastidito - dimmi che hai capito Gwen altrimenti te lo faccio capire io- conclude ringhiando. Altro brivido, altro fastidio. Dannazione, mi deve fare paura uno che mi ringhia contro. E invece che faccio? Mi eccito. Complimenti Gwendolyn, davvero mi meravigli ogni volta.
Lo guardo infastidita. Cosa c'è mi vuole mettere in castigo? Gli lancio un sorrisetto impertinente.
-Primo- dico mentre punto con il mio dito, il suo petto. - io faccio quello che voglio. Secondo- continuo imperterrita - non sei mio padre, tu non mi comandi.- continuo alzando la voce- Terzo non ti conosco, e sinceramente tutto questo non dovrebbe neanche accadere. Quarto mi spieghi come cazzo sei entrato nella mia camera? - concludo urlando. Se è possibile i suoi occhi divantano sempre più neri.
Mi stringe sempre più tra le sue braccia al punto tale che tutto il mio corpo si modella sul suo.
E sento qualcosa di duro e caldo premere sul mio centro.
Oh. Sbatto gli occhi incredula, e sento le mie guance andare a fuoco. Oh, dannazione. È cosi grande.
GWENDOLYN. Al solo pensiero sento la faccia andare più a fuoco.
Cerco di allontanarmi ma non me lo permette.
-Piccola- dice con voce di avvertimento, che non fa altro che accrescere la mia eccitazione.- Dimmi che hai capito- continua abbassando la voce rendendola ancora più roca e affilata.
-Io non mi faccio comandare da nessuno- continuo innervosita, mentre cerco di liberarmi.- e poi non ti conosco. Ficcatelo in testa. Non so neanche il tuo nome- concludo alzando la voce per la frustrazione. Mi arrendo, tanto non mi lascia.
Lui mi guarda con irritazione, mentre si avvicina a un centimetro dal mio viso. Smetto di respirare.
-Piccola tu mi appartieni. Come io appartengo a te. Non ti sto comandando, ti sto solo dicendo che voglio e pretendo il tuo rispetto.- dice con voce roca e sensuale, mentre il suo sguardo si posa sulla mie labbra.
- È la stessa cosa- dico borbottando mentre cerco di riprende fiato.
Mai azione più semplice mi sembra tanto ardua. Dannato uomo.
-No piccola non lo è - dice con un sorrisetto. Lo guardo male.
-Non è divertente- dico accigliata - adesso mi dici il tuo nome?- concludo infastidita.
Lui sorride. Dea luna.
-Non pensavo che la Dea Madre mi avrebbe unito a un' impertinente e dolce ragazzina- afferma fissandomi divertito. Io lo guardo incazzata. Perché chi voleva come compagna?
-La mia ragazzina.- continua avvicinandosi pericolosamente alle mie labbra. - La mia piccola e innocente Luna.- le sue labbra sfiorano le mie. Sento le gambe tremare. -La mia piccola Luna che non si sa controllare.- si allontana dalle mie labbra e mi bacia dolcemente una guancia. I miei occhi si chiudono per la dolcezza del gesto. E il mio corpo si rilassa per il piacere. Le sue labbra sono bollenti.
Mentre mi stringo sempre a lui, sposto le mie mani dalle sue spalle alle sue braccia. Dea, ha i muscoli di acciaio. Al solo pensiero dei suoi muscoli tesi sopra di me, mi eccito ancora di più. Ormai non controllo più il mio corpo. E senza accorgemene gemo, mentre mi struscio su di lui.
Sto letteralemente impazzendo.
I suoi occhi non lasciano un secondo i miei, mentre noto il suo sguardo cambiare. Non più infastidito e sensuale. Ma selvaggio e rude.
Dea. Lo guardo in attesa. Non mi interessa nulla. Voglio solo lui.
-Senti che effetto ti faccio- afferma impetuoso- guarda come sei pronta a soddisfare il tuo solo e unico uomo. - continua con un ringhio - tu sei mia. - conclude tuonando. Senza preavviso si avventa sulle mie labbra. Non con dolcezza e calma. Con impeto, con ardore e passione. Con possessione e desiderio carnale. E io mi lascio andare. Lui è mio.
Labbra bollenti toccano le mie, e nello stesso istante un suono di apprezzamento lascia le sue labbra.
La sua lingua si scontra con la mia, senza lasciarmi via di fuga. Sono circondata ovunque da lui.
Le sue mani vagano dai miei fianchi, che stringono possessivamente, a tutto il corpo. Il mio centro pulsa in continuazione.
Senza accorgermene vengo sbattuta sul letto, e un debole suono tra il sorpreso e la delusione lascia le mie labbra. Non avevo finito di baciarlo.
Alzo lo sguardo e mi ritrovo Lui in tutta la sua selvaggia presenza, che mi guarda con occhi indecifrabili.
Lui è mio. Senza pensarci allargo le gambe e tendo le braccia verso di lui, invitandolo a venire da me.
Lui mi ringhia contro, e me lo ritrovo sopra di me. I suoi fianchi sbattono contro i miei, e un gemito rumoroso lascia le mie labbra.
È cosi grande e caldo. E io sono cosi bagnata. Lo voglio.
Mi guarda con occhi selvaggi e il respiro pesante. Si sta contenendo. Me lo sento.
Prende le mie braccia e le ferma sopra la mia testa, con le sue. Si avvicina lentamente.
-TU mi fai uscire pazzo. - dice ringhiando - non posso farlo Gwendolyn. Dobbiamo aspettare la luna piena per la nostra unione.- continua mentre si avvicina al mio collo, e lo bacia lentamente. Io boccheggio. -E non posso rimanere un minuto in più. Ti sento. Lo sento. Sei la mia donna e sei pronta per me. Sei bagnata e vogliosa. E io non vedo l'ora di accontentarti. - afferma deciso mentre convalida le sue affermazioni passando una mano su i miei seni, dove fanno mostra di se i miei capezzoli duri e sensibile. Un lamento lascia le mie labbra. Come la sua mano tocca i miei capezzoli sensibili, una scarica elettrica mi attraversa il corpo e si ferma al mio centro voglioso. Oh, Dea Luna.
Mi stringe il seno, e credo di stare per svenire. Il suo tocco è delizioso e rude.
Un gemito lascia le mie labbra e lo guardo famelica.
Lui ricambia lo sguardo.
-Sarai cosi bagnata- afferma mentre la mano che mi stringeva il seno passa delicata su tutto il mio corpo, fino a quando non si ferma al mio centro pulsante. Preme leggermente e sento i miei umori colare. Un piccolo grido di apprezzamento lascia le mie labbra e butto la testa indietro.
Lui ringhia eccitato mentre mi massaggia lentamente. E l'unica cosa che riesco a fare è gemere e urlare di continuare con le sue carezze. Lui continua con i suoi movimenti decisi e circolari, prima di spostarmi le mutandine e toccarmi con le sue grandi e calde dita. Urlo entusiasta.
Sento le sue dita premere sul mio clitoride, e fare avanti e dietro per tutta la mia fessura. Lascia le mie braccia e con l'altra mano mi massaggia un seno. Ho i muscoli tesi e il mio corpo bollente. Mentre mi accarezza il seno, sento un suo dito entrare dentro di me, e la sua mano stringere il mio capezzolo sopra la maglia. Metto le mie mani sulle sue braccia muscolose e lo graffio mentre gemo eccitata.
Non resisto. Sono arrivata al mio limite. Sento le pareti vaginali stringersi intorno al suo dito, mentre vengo urlando. I miei muscoli si rilassano e lo sento ringhiare entusiasta. Sento gli occhi chiudersi per la stanchezza. Lui mi sistema le mutandine, e mi bacia una guancia, mentre mi accarezza i capelli.
Questi gesti non fanno che aumentare il mio sonno. Nel dormiveglia sento occhi di ghiaccio ridacchiare e stringermi a se.
-Ricordati Gwen, solo e soltanto io. Solo io posso toccarti cosi. Solo il tuo Alarick - mi sussurra vicino all'orecchio, mentre penso che lui è solo mio.
Sorrido e mi addormento circondata dalle sue braccia, dal suo calore e dal suo odore di alberi e vento.
Il mio uomo. Il mio Alarick.


Ciao Carissime!! Dopo anni di pausa immonda, la vostra Marika è ritornata alla riscossa!!

Ritrovate qui il quarto capitolo perché ho deciso di dividere la storia e mettere in un'altra raccolta le scene Hot della serie. Ebbene si, della serie. AMATEMI.

Ora che ho concluso scuola sono libera! I'm Freee! 

Posso scrivere in santa pace. Senza dovermi scervellare per studiare. 

Tuttavia sono ancora molto indecisa sulla revisione della storia. Penso che ritorneranno i vecchi capitoli nella raccolta originale e la nuova versione me la tengo per me. IL MIO TESSSORO.

Penso che farò così. Anche perché mi sono accorta che molte di voi preferiscono la prima stesura, soprattutto per chi segue la storia dagli inizi dei tempi. Quindi penso che farò cosi. Magari la versione revisionata la vedrete in libreria. AHAHHA. Proprio.

Vabbè finiamola di scherzare e passiamo ai fatti veri.

Ho iniziato una nuova storia. Impressionante. In realtà stava in cantiere da un bel po' ma non ho mai avuto il pieno coraggio di pubblicarla e soprattutto di darle vita. Ora però le cose sono cambiate. Perché ora frodo è un elfo libero.  Madonna la devo smettere! Io non guardo nemmeno il signore degli anelli. Help!

Anyway ora sto cambiando un po' di cose alla storia principale, posterò due nuovi capitoli: Uno su Alpha (niente scena hot >-> perché la posterò qui ) e uno su motorcycle club ( Un'altra  storia che si è impadronita del mio cuore ). 

Spero tantissimo che continuerete a sostenermi come avete fatto in tutti questi anni. Vi amo. Non potrò ringraziarvi mai abbastanza. Grazie, grazie e ancora grazie.

Un bacione enorme

Marika xx

Alpha Passion | Scene non censurate |Where stories live. Discover now