Capitolo 1 : Biscotti al cioccolato

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Anche quel giorno Kimi si svegliò con un gran dolore alla pancia.
Aveva tutti i muscoli indolenziti, probabilmente a causa del pavimento duro e gelido sotto la panchina di legno, dietro all'edicola della stazione di King's Cross.
Si alzò dal suo giaciglio, il suo cappottino sudicio a mo' di cuscino.
Era un gran freddo...quei giorni invernali passavano velocemente, il che la disorientava, ma allo stessso tempo passavano lentissimi, moltiplicando la fame, il freddo e il dolore alle dita congelate e sanguinose dopo tutte le battaglie di strada e le fughe sui tetti, ma soprattutto, sentiva una grande fitta al petto, sapendo che questo era il suo destino, e che non poteva cambiare.

Kimi non sapeva nemmeno che giorno fosse... o che mese...
Uscì dal piccolo buco nascosto della stazione, quel luogo in semi ombra in cui nessuno voleva soffermarsi. C'era sempre un gran movimento, fattore che le dava più possibilità di non essere vista da poliziotti o malintenzionati...

Ma quella notte tutto era fermo e immobile, come se le lancette del tempo si fossero bloccate per il gelo invernale...
Non c'era anima viva e quei pochi rumori, una tormentosa supplica felina o il soffio del vento lontano, sembravano dolci e soffocanti fantasmi, bisognosi come lei di compagnia. Solo che lei non era un fantasma.
O almeno questo era quello che si ripeteva ogni giorno, come per autoconvincersi.

Si avvicinò a un cestino dei rifiiti, per trovare quello stesso giornale comprato e poi immediatamente buttato da un ricco signore...
"Sprecone..." pensò Kimi.
Comunque, iniziò a leggere il giornale mentre si avviava verso l'uscita della stazione, preparandosi a un gelo polare.
Poi si ricordò che sapeva a malapena leggere.
«31 dicembre 1881...»
Un giorno ancora e sarebbe stato un nuovo anno.

Un anno in più da aggiungere alla morte dei suoi genitori e dal suo essere ribattezzata dal suo nuovo mondo: la strada.
La strada le aveva insegni
ato che i forti prevalgono sui deboli e che i furbi prevalgono sui forti. Lei non era nè forte nè furba. Era solo piccola e veloce, come un proiettile...perfetta per rubare, unica cosa su cui si basava per sopravvivere.
C'era gente che appena sveglia andava a lavorare per guadagnarsi da mangiare. Lei invece doveva contare su come si sentivano le sue gambe, se no, niente cena.
Che vita dura per una ragazza di...quanti anni ? Ah, già... dieci forse... Buttò il giornale, tanto non riusciva a leggerlo.

Si avviò di buon passo e con determinazione verso il forno più vicino. Conosceva quelle strade come le sue tasche.
Si guardò intorno aspettando che non ci fosse nessuno in giro, e che la comessa che sorvegliava come un cane bastardo gli alimentari, si allontanasse per andare in cucina.
A quel punto Kimi prese una pagnotta.
Nessuno in vista.
Prese due pagnotte.
No, proprio nessuno!
E agguantò due biscotti al cioccolato. Poi se la svignò.
Correva come non mai, come se avesse le ali, e poi si nascose in un vicolo poco lontano.
Si buttò dietro a un cassonetto, nel buio della viuzza nel quale si affacciava un night club.
Si sistemò, con la pancia dolente e piuttosto rumorosa.
Divorò voracemente un biscotto, e mise l'altro nella sacca.

Poi prese uno dei due pani e lo spezzò a metà, azzannandolo, per poi mettersi voracemente in bocca il pezzo più piccolo.
L'altra metà e la seconda pagnotta li mise assieme al biscotto.
Finito di ordinare le provviste guardò sognante e con l'acquolina la metà di quella pagnotta...
La stava per addentare quando...

«EHI RAGAZZINO !!!»
"Oddio !!!" Pensò Kimi.
"Qua meglio svignarsela..."
Vide a malapena la figura massiccia del signor fornaio. Era un bravissimo uomo, che conosceva ormai già da tempo...che dire...era un "cliente" abituale...
«Hai rubato ancora il mio pane razza di piccolo ladruncolo»
«Aaaah !!!» con il suo urlo da guerra misto a puro spavento, Kimi si piegò totalmente in avanti, pronta a balzare e a correre, correre, correre, correre,come un veloce ghepardo...
Ma ormai era troppo tardi.
Eccolo. Dietro di lei.
L'enorme figura possente del fornaio si ergeva alle sue spalle.
Neanche il tempo di poggiare avanti il primo passo, che il signor fornaio l'aveva presa per il bavero della camicia.
E sollevata completamente da terra.

The Bizarre Adventures Of Kimi (A JJBA story)(Dio X Oc)Where stories live. Discover now