➹ 𝒎𝒂𝒛𝒆 𝒓𝒖𝒏𝒏𝒆𝒓 𝒊𝒎𝒂𝒈𝒊𝒏𝒆𝒔

IMMAGINA NEWT

AMBIENTATO NEL MONDO REALE (SENZA C.A.T.T.I.V.O. O ERUZIONE!)

Sei la migliore amica di Newt da praticamente sempre: avete frequentato ogni tipo di scuola assieme, per non parlare del fatto che le vostre madri sono come sorelle dai tempi del liceo, il che vi ha costretti a conoscervi. All'inizio odiavi quel bellissimo angelo biondo, ma in fondo avevi solo 5 anni e lui 6 (tutto questo odio nasceva da una stupidissima lite tra bambini per il possesso di un inutile giocattolo). Con il passare del tempo hai però scoperto di essere attratta dal ragazzo che era diventato parte integrante della tua vita.

Ora sei sul tuo letto con le cuffie nelle orecchie ad aspettare che arrivi: ti aveva scritto di avere un bisogno urgente di parlarti e tu avevi proposto di vedervi a casa tua. Sembrava quasi preoccupato quando lo avevi chiamato per rispondergli.

Suona il citofono. Newt. Urli un veloce "Arrivo!" e ti fiondi ad aprirgli la porta. Come al solito vi salutate con un abbraccio e un bacio sulla guancia ma stavolta Newt sembra quasi triste di compiere quei gesti, i suoi occhi te lo dicono chiaramente. Provi a fare finta di niente – Vuoi qualcosa? - chiedi invece

- Sì, parlare con te in tranquillità -

- Io intendevo... -

- Lo so... ma ho davvero bisogno di dirti questa cosa -

- Newt, che è successo? - cominci a preoccuparti seriamente. Lui si limita a prenderti per mano e a portarti nella tua camera. Vi sedete sul tuo letto e dopo poco tempo inizia a parlare: - Sono venuto perché volevo informarti di un... fatto che mio padre mi ha riferito. Ecco... io... noi... io e la mia famiglia dobbiamo trasferirci in America perché lui ha ottenuto un contratto di lavoro molto conveniente. Non so per quanto tempo... se per sempre o per pochi anni... non lo so e... - più parlava più ti sentivi sprofondare, speravi fosse solo un incubo ma lui continua - me lo ha detto solo oggi: lo sapeva da settimane e anche mia madre – non ci credi, non ci vuoi credere. Non ti può lasciare così anche se sai che non è colpa sua. Semplicemente, non può. Ti senti gli occhi lucidi. Non sentendo nulla da parte tua, Newt aggiunge: - Ho provato a dire ai miei che non posso e non voglio andare via, soprattutto da te, e che non hanno nessun diritto di stravolgermi la vita senza avvisarmi. Insomma, ho quasi 18 anni ma... -

- Basta, Newt. Va bene così. Ora vai via. Per favore – mormori con voce spezzata. Non sai perché gli hai chiesto di andare via ma sai perfettamente che il tuo cuore sta andando in frantumi

- Come sarebbe "vai via" ? - ti chiede, evidentemente ferito. Allora ti alzi e lo guidi delicatamente fuori per poi chiudere la porta. Non lo senti piangere o arrabbiarsi ma sai che è ancora là dietro. Poi ti dice un'ultima cosa che ti distrugge definitivamente: - Io non voglio lasciarti, y/n e mi impegnerò con tutto me stesso per riuscirci. Sappi che non mi potrai dimenticare buttandomi fuori camera tua. Sto più male io di te, dannazione! - e poi lo senti andare via. Allora sai che puoi dare sfogo a tutte le lacrime che avevi trattenuto fino a quel momento Perchè? Perché fa così male? E perché il mio unico vero amico dovrebbe lasciarmi?

Ora sai cosa fare o almeno, te ne vuoi convincere: se lo eviti forse per il momento della sua partenza starai bene e riuscirete a salutarvi serenamente e basta. Ma sai che è una stupidaggine che ferirà entrambi ma vuoi tentare comunque. Perché non lo puoi sopportare... perché lo ami e lui non lo sa e se partirà non lo saprà mai. Inizierai comunque domani a scuola. Hai deciso.

Una settimana dopo...

Sei riuscita per una settimana a non parlargli. A non rispondere ai suoi messaggi, alle sue telefonate ma sapevi che oggi avresti ceduto.

- Y/n, aspetta! È importante! - ti stava rincorrendo in corridoio da 10 minuti buoni

- L'ultima volta che lo hai detto lo sai come è finita! - urli di rimando

- Ma solo perché lo hai voluto tu! - ti ha raggiunta. Ti afferra il polso e vi fa ritrovare a pochi centimetri l'uno dall'altra

- Perché fai così? - ti chiede

- Non lo so. So solo che fa male. E tu, cercandomi, lo rendi ancora più doloroso -

- Non parto più – lo hai detto davvero??? - Mi stai prendendo in giro? - chiedi scettica

- Ho rincitrullito i miei genitori per quattro giorni dopo che mi hai mandato via, per convincerli a farmi restare, come ti avevo detto dietro la porta di camera tua. Non ha funzionato. Allora ho cambiato tattica: mi sono chiuso in camera mia e ho fatto "l'arrabbiato", non ho mangiato molto e ovviamente non ho dormito, sai, pensavo al tuo viso quando ti ho dato la notizia... - si ferma un attimo e il tuo cuore perde un battito        – Ho intenerito mia madre che ha provato a dissuadere mio padre; hanno discusso a lungo ma alla fine hanno concluso che fino a che non compio 18 anni posso stare dal mio cugino più grande che abita pochi isolati da casa mia. Ce l'ha fatta... non parto più. Mi dispiac... - presa dalla felicità compi un gesto molto avventato: lo zittisci poggiando le tue labbra sulle sue. Lui rimane un attimo sorpreso ma poi ricambia. Ti ritrovi con la schiena contro al muro del corridoio mentre continuavate a baciarvi. Poi ti rendi conto di ciò che hai fatto e ti stacchi        – Scusa, io... non so cosa mi sia preso -

- Zitta, y/n. Non aspetto altro da mesi – ride lui – Scusa se ti ho fatto stare male... - aggiunge poi poggiando la tua testa sul suo petto

- La felicità che ho ora ripaga tutto – dici convinta Da quando sono così sdolcinata? ti chiedi divertita

- Ti amo – sussurra poi e inaspettatamente rispondi – Anche io, non immagini quanto – e sai che è vero; lo ha dimostrato la tua reazione della settimana prima. Vi ribaciate felici...

Lo so è lunghissimo, forse sarà anche noioso e se indagate a fondo non ha neanche troppo senso ed è eccessivamente drammatico ma mi è uscito dalla penna qualche sera fa, mentre ascoltavo Flares dei The Script (Newtie... * sign *) quindi... era sempre per la mia sistah Unicorn_Elis_TBS, spero ti piaccia almeno un po'. A voi come è sembrato? Fatemi sapere nei commenti. Su chi volete il prossimo?

Alla prossima, Radurai!