TEARS - OS Larry Stylinson

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N\A: Questa è una one shot Larry che dedico ad un mio caro amico, T. Ti voglio bene, T. Spero vi piaccia, fatemelo sapere con commenti e voti, ne sarei molto felice. Baci, L.

ps: la parte in corsivo è un flashback del loro primo incontro. Scusate eventuali errori di verbi o battitura, ho riletto, ma se ce ne sono fatemelo sapere che corro a corregerli.

Fissai il mio riflesso nello specchio, inorridito per l'orribile aspetto che avevo. Avrei dovuto curarmi di più in questa settimana, ma semplicemente non potevo. La tristezza mi assaliva, continuavo a ritrovarmi a pensare a loro due provocando solo altre fitte al mio cuore già spezzato.

Come aveva potuto farmi una cosa del genere? Non aveva forse detto che mi amava? Ero certo fosse così, finchè non ho visto quelle mani intrecciate e quei sorrisi fin troppo dolci. Continuavo a dire che io dovevo trovarmi al posto di lei, a stringere la sua mano e a renderlo felice.

Scacciai quei pensieri dalla mente e tornai all'immagine che avevo davanti. I ricci prima morbidi e luminosi sembravano aver perso tutto il loro fascino, ora erano arruffati e opachi, segno che li avevo trascurati troppo a lungo. Gli occhi erano rossi e gonfi per gli eccessivi pianti che avevano accompagnato le nottate (e, perché no, anche le giornate) precedenti, ancora lucidi e circondati da scure linee violacee per la mancanza di sonno.

Ero uno schifo.

Decisi di ficcarmi sotto la doccia e cercare di dimenticare tutto, o per lo meno cercare di rilassarmi un po'. Appena il getto di acqua calda colpì la mia pelle mi sentii subito meglio (per quanto la parola meglio possa avere quel significato); il calore scioglieva i miei nervi tesi e mi riportava ad un senso di relax che non sentivo da giorni.

Quella bella sensazione durò poco, non potevo certo stare lì sotto per il resto della mia vita. Uscii dalla doccia e presi un asciugamano per coprirmi e asciugarmi, poi tornai in camera e mi buttai sul letto.

Gli ultimi dieci giorni erano stati un inferno, letteralmente; continuavo a chiedermi in cosa avessi sbagliato per meritarmi tutto questo. I ricordi tornarono improvvisamente chiari nella mia mente: le loro mani intrecciate, i loro sorrisi felici, i loro baci fugaci e timidi.

Non auguro a nessuno questo tipo di dolore, non credevo neanche potesse esistere un dolore del genere. Decisamente peggio di quello fisico, che a confronto è niente.

Desideri scomparire dalla faccia della terra.

Ti chiedi cosa ci sia di sbagliato in te, perché ti abbia abbandonato.

Pensavo che con il passare dei giorni questo sentimento devastante sarebbe migliorato, ma non ha fatto altro che peggiorare, ogni secondo.

I primi giorni potrei anche dire che sia andata abbastanza bene; non avevo ancora realizzato ciò che avevo visto, non volevo crederci. Continuavo a dirmi "E' solo una buona amica, lui non mi farebbe mai una cosa del genere..". Più tempo passava più non credevo a quello che dicevo.

L'ho chiamato parecchie volte, nella speranza di ricevere una qualche spiegazione che non volevo, ma dovevo sentire.
Niente.
Non ricevetti mai risposta. Solo un messaggio

FROM: Lou.

TEXT: *Mi dispiace, non volevo lo venissi a sapere in quel modo. Perdonami Haz.*

Da quel momento è iniziata la discesa.

Sgranai gli occhi. Dovetti rileggere quelle parole per ben quattro volte prima di assimilarle del tutto. Senza che potessi controllarmi, le lacrime cominciarono a scendere rigandomi le guance, sentivo il loro sapore salato insinuarsi agli angoli della mia bocca spalancata.

TEARS - OS Larry StylinsonWhere stories live. Discover now