Prologo

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Everybody's watching her
but she's looking at you.

Tutti la stanno fissando,
ma lei continua a guardare te.

Le luci al neon illuminano timidamente il locale, impedendomi di vederci granché.
E sarebbe meglio così, se solo quei tuoi maledetti occhi non mi stessero mandando a puttane i pensieri.
Sei fastidioso, sei incoerente e possessivo: smettila di guardarmi in quel modo.
Dave è poco lontano da te, eppure sembra come sempre non accorgersi di nulla.
Mi chiedo come faccia a non capire, come sia possibile che non veda quanto io sia cambiata, quanto tutto sia diverso da quando ci sei tu.
Shelby se n'è accorta prima ancora che potessi dirglielo io: me l'ha letto in faccia che c'era qualcosa che non andava.
E quel qualcosa, se non l'avessi capito, sei tu.
Tu che ti sei infilato tra i miei pensieri strisciando senza far rumore, che m'hai infettato il sangue come un virus.
Tu che mi hai fatto perdere la testa e che neppure ti sei sforzato troppo, ti è bastato guardarmi con quella maledetta faccia da schiaffi.
Ecco, è questa la parte che odio di più di te.
Non ti sei impegnato per farmi questo, non hai fatto niente che non avessi già provato milioni di volte per far cadere ai tuoi piedi qualche stupida qualsiasi.
Non sono stata, non sono, speciale per te, non sono valsa neppure la pena di provarci.
E tu invece, per me diverso lo sei eccome.
Tu delle mie regole te ne sbatti, con il mio cinismo ci vai a braccetto.
Tu non mi stai mai a sentire, non te ne importa nulla dei limiti del mio cuore.
Mi mandi in panne il cervello, mi tieni stretta nel pugno di una sola mano.
Ed io mi sento così stupida a lasciartelo fare.
E non ti voglio e non lo voglio questo amore folle ed incosciente, queste uscite fino a tarda notte quando il giorno dopo ho scuola, questa gelosia che mi attorciglia le viscere, questa maledetta paura di perderti ogni volta che esci dal mio letto.
Continui a fissarmi ed io continuo a non riuscire a staccare lo sguardo dal tuo.
Dovrei iniziare a leggere la mia poesia, eppure sono come paralizzata.
Tutti mi guardano, ma io vedo soltanto te.
<< Signorina Stevens, è tutto okay? >>
Deglutisco pesantemente, mi manca il respiro.
Non posso leggere queste parole, non di fronte a te.
Ti prego Will, smettila.
Non guardarmi in quel modo, perché lo sai che poi io non ce la faccio.
Dave, Dio mio, fa qualcosa.
Il tuo migliore amico mi sta strappando il cuore e tu neppure lo vedi.
Shelby cerca di attirare la mia attenzione scuotendo una mano, ma non riuscirà ad averla se tu non mi lasci andare.
Non dovevi venire Will, se non ti ho invitato c'è un motivo.
Ho scritto queste parole per te, te le ho cucite addosso, ma non posso permettere che tu le ascolti.
Quando Dave le sentirà capirà subito che non parlano di noi, ma con lui sarà facile trovare una scusa: gli dirò che è tutta licenza poetica, che ho romanzato la nostra storia per adattarla alla necessità di parlare di un amore folle.
Ma a te cosa potrei mai dire, Will?
Tu capirai tutto, lo capirai subito.
Capirai quanto schifosamente io ti ami, quanto stupida mi senta, quanto il mio mondo sia cambiato da quando tutto ha iniziato a ruotare attorno a te.
Capirai e non vorrai più vedermi, mi depennerai dalla lista di quelle che non ti danno problemi.
Dio, quanto sono patetica anche solo ad aver scritto qualcosa per te.
Non te lo meriti, non ti meriti nulla di tutto quello che provo, perché tu non sai amare.
Sai farmi perdere la testa, sai incendiarmi con uno sguardo, tenermi legata a te anche senza alcuna certezza.
Sai come prendermi, come convincermi ad andare oltre i limiti che mi sono imposta, come rendermi la versione che più ti piace di me.
Ma amarmi...quello no, non sai farlo.
Tu non sai amare, proprio come io non voglio farlo.
<< Signorina Stevens? >>
Eppure eccoci qui, occhi dentro occhi.
Ho sempre vinto a questo gioco, Will, non mi sono mai tirata indietro ad una gara di sguardi.
Ma quando si tratta di te, quando si tratta di noi, io perdo completamente il controllo.
E così arriva il punto in cui non riesco più a guardarti: se lo facessi Will, se continuassi, ti salterei addosso qui davanti a tutti, infrangerei qualunque regola.
E così distolgo lo sguardo Will, perché con te io non ce la faccio.
Anche stavolta, ancora una volta.
Hai vinto tu.
<< Si, ci sono, scusatemi >> afferro il microfono esitante, le dita che tremano al pensiero di ciò che sto per fare.
Julie mi guarda dall'angolo del palco, un sorriso incoraggiante che le illumina il volto.
Ha sempre creduto in me, anche quando io avevo perso ogni speranza.
Così mi concentro su di lei, evito in tutti i modi di incontrare di nuovo i tuoi occhi.
Ed intanto, mentre so che ancora mi stai fissando, mentre so che sto per rovinare tutto, io leggo.
Leggo le parole che ti ho dedicato in segreto, le frasi che ti ho tatuato addosso mentre dormivi, mentre eri distratto, mentre mi baciavi o mentre semplicemente ti perdevi a fissarmi.
Leggo tutto quello che siamo stati o che forse avremmo potuto essere, questo non lo saprò mai.
Tutto ciò che so è che più leggo e più capisco.
Capisco che per tutto questo tempo mi sono così tanto concentrata a non innamorarmi di te che, senza rendermene conto, ero già caduta in amore.

Losing GameWhere stories live. Discover now