you & me forevermore

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music: New Year's Day,
https://open.spotify.com/track/7F5oktn5YOsR9eR5YsFtqb
aesthetic: crediti a me, NON prelevare cortesemente.

There's glitter on the floor after the party Girls carrying their shoes down in the lobby Candle wax and Polaroids on the hardwood floor You and me from the night before

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There's glitter on the floor after the party
Girls carrying their shoes down in the lobby
Candle wax and Polaroids on the hardwood floor
You and me from the night before

La neve scendeva copiosa dal cielo di Londra e si andava a posare su ogni essere, animato e non, che si trovava nell'affollata città. Era il 31 dicembre del 2019 quando Ten si perdeva con lo sguardo rivolto alla stradina davanti alla casa che condivideva con il suo ragazzo da ormai tre anni. Come un bambino seguiva, con sguardo incantato, il tragitto dei soffici e gelidi fiocchi che cadevano facendo piroette nell'aria. Due forti braccia avvolsero la sua stretta vita e un mento si poggiò nell'incavo della sua clavicola destra, Johnny.
"Perché non mi aiuti a prepara invece di stare davanti alla finestra come un bambino?"
"Perché darei fuoco alla cucina, ormai dovresti saperlo." Disse Ten girandosi fra la presa del fidanzato, per ritrovarsi faccia a faccia con quest'ultimo. Johnny alzò un sopracciglio, sul volto era dipinto il suo disappunto, sapeva che carta stesse giocando Ten, ormai lo conosceva troppo bene e Ten avrebbe dovuto sapere che con lui certi giochini non funzionavano più.
"Ci sono ancora delle decorazioni da mettere sulle scale." Replicò immediatamente mentre stringeva le sue mani sui fianchi del minore.
"Mh-finse di pensare-sono troppo basso non ci arrivo." Sostenne facendo il muso per intenerire il suo fidanzato.
"Oh, per l'amore del cielo Ten, basta che le metti dall'interno." Roteò gli occhi l'americano.
"No, perché vengono male."
"Bene, allora usi la scaletta." Ribatté prontamente il maggiore.
"Poi cado e mi faccio ancora più male al ginocchio." Affermò Ten con un sorriso di sfida sul volto.
"Ugh, non ti sopporto più, ricordami perché non ti ho ancora lasciato?" Disse Johnny, con un finto cipiglio in faccia che si trasformò presto in una risata che contagiò anche il più piccolo. A quella domanda non ci fu nessuna risposta, un casto baciò racchiuse mille parole che sarebbero state superflue.
"Continuo a volere una mano, non pensare di poter scappare." Sussurrò Johnny ancora sulle labbra dell'altro che lasciò uscire uno sbuffo dalla sua bocca.
"Va bene, va bene" Disse staccandosi "Ti do una mano." Johnny sorrise contento, alla fine otteneva sempre ciò che voleva.

"Jisung posa subito quella birra, ora!" La voce di Doyoung risuonò nella piccola cucina della loro casa facendo fermare il diciassettenne che posò immediatamente la bottiglia piena dell'alcolico amaro sul piano di lavoro.
"E dai, è capodanno potresti fargliene assaggiare un sorso." Disse Yukhei che si trovava di fianco al maggiore, la schiena poggiata al frigo grigio.
"Yukhei, taci e non dargli corda." Sussurrò a denti stretti Doyoung mentre con lo sguardo fulminava il ragazzo cantonese.
"Un sorso non mi fa male, comunque." Sussurrò Jisung mentre, a testa bassa, usciva dalla cucina.
"No, ma vedi il male che ti faccio io se ti becco a berla." Rispose Doyoung seguendolo, Jisung gli fece la lingua e poi si buttò sul divano, sedendo di fianco a Chenle che stava guardando qualche programma alla TV assieme ai loro altri amici.
La casa era riempita dalle decorazioni natalizie, dai chiacchierii dei loro cari, chi era andato a trovarli dalla Corea o dalla Cina, chi invece abitava a Londra come loro, dalla TV accesa a vuoto e dalla musica R&B che usciva dalle casse poste in giro per l'ambiente.
Nel centro del salone vi era il tavolo, che era stato allungato, imbandito con il cibo che aveva in precedenza preparato Johnny, niente di troppo particolare, qualche tipico piatto da buffet per l'avvento dell'anno nuovo. Le luci a neon che Ten aveva fatto comprare a tutti i costi, illuminavano in modo tenue la stanza e, inoltre, avevano ottenuto molto successo con i loro conoscenti, e quella fu l'ennesima scusa per rinfacciare a Johnny che aveva sempre ragione.
"Chi ha messo le decorazioni sulle scale?" Chiese Taeyong avvicinandosi ai proprietari della casa, indicando il nastro dorato che ricopriva tutto il mancorrente che portava al piano superiore, un bicchiere di vino bianco in mano e Jaehyun che gli cingeva la vita.
"Se le devi criticare Johnny, se sono messe bene io." Disse Ten sorseggiando dal suo bicchiere e ricevendo uno scappellotto dal suo ragazzo. La coppia di amici rise e poi il giovane con i capelli bianchi parlò "Mi piace come sono messe, sono belle."
"Grazie, ho fatto un ottimo lavoro." Disse alzando un sopracciglio e facendo spallucce, la testa piegata da un lato "Come sempre, d'altronde." Aggiunse. Johnny sospirò un'altra volta mentre scuoteva la testa esasperato, Ten era veramente assurdo a volte, eppure, proprio quel lato del suo carattere, lo aveva fatto cadere ai suoi piedi.
"Se non lo avessi obbligato, quelle fasce sarebbero ancora dentro lo scatolone." Esclamò Johnny ricevendo in risposta uno sbuffo e un "Dettagli, l'importante è che io l'abbia fatto." Ten arricciò il naso e avvicinò il suo viso a quello dell'altro come per sfidarlo ma Johnny colse al volo l'occasione per baciarlo, il tailandese sorrise imbarazzato nel bacio, non era abituato a mostrare affetto davanti agli amici del maggiore e il fatto che quest'ultimo fosse così spudorato lo mandava in panico. Sì, Johnny era l'unico che poteva mandare in panico Ten.
"Sono geloso, tu con me non le fai queste cose." Borbottò arrabbiato Taeyong girandosi verso il suo fidanzato. Jaehyun sorrise facendo sbucare la fossetta al lato della sua bocca, sapeva che ormai stava parlando più l'alcol che Taeyong stesso. Il maggiore posò il suo dito indice in questa fossetta e poi scoppiò a ridere, lasciando cadere la sua testa all'indietro, sì, l'alcol stava decisamente prendendo il controllo del ragazzo. La risata degli altri tre ragazzi fece tornare serio Taeyong, ma non durò molto perché pochi secondi dopo lasciò cadere la sua faccia nell'incavo del collo del suo compagno e liberò altre risate insensate.
Ten strinse forte a sé il corpo di Johnny e si guardò intorno. Si sentiva bene e voleva fotografare questi momenti nella sua mente.
Sul pavimento, vicino al divano, che stava davanti alla televisione, c'erano seduti Mark e Donghyuk. I due non si vedevano dall'estate poiché Mark era andato in Inghilterra per l'università, e al più piccolo mancava tremendamente tanto. Solitamente quando stavano insieme ogni scusa era buona per prendersi in giro e stuzzicarsi, ma ora Donghyuk non voleva perdersi nemmeno un secondo con il maggiore e far prendere il sopravvento a quel lato del suo carattere. Le sue gambe erano intrecciate a quelle di Mark mentre sedeva in braccio a questo, la mano destra del canadese giocava con le ciocche castane del minore, nel frattempo l'altra era intrecciata a quella del suo ragazzo che la stringeva delicatamente.
Al loro fianco si trovavano Jeno, Renjun e Jaemin. Quest'ultimo al centro, la testa di Jeno era poggiata alla spalla del ragazzo mentre teneva lo sguardo fisso alla TV e un braccio cingeva il corpo del suo ragazzo, fino ad andare a poggiare la mano sulla spalla di Renjun, la cui testa era posata sul grembo di Jaemin. Il più piccolo stava disegnando cerchi immaginari sulla schiena di Jeno con la mano sinistra, mentre, con la destra, carezzava i fianchi dell'altro suo fidanzato, Renjun. Quando fecero sapere a tutti che stavano assieme fu uno shock, non tanto perché nessuno se lo aspettasse, la tensione era nota anche a chi era lontano migliaia di chilometri, ma si era sempre pensato che qualcuno di loro tre ne sarebbe rimasto fuori. E invece non fu così, Jaemin e Jeno avrebbero seriamente dato la vita per il ragazzo cinese e quest'ultimo non aveva intenzione di scegliere fra loro due, era decisamente in grado di portare avanti una relazione con entrambi. Alla fine l'amore fra tutti loro era reciproco, l'unica cosa che restava fare era metterlo in atto, e ci stavano riuscendo perfettamente.
Chenle era seduto al lato sinistro del divano mentre fissava, quasi incantato, lo schermo del telefonino con cui stava giocando Jisung, la sua risata acuta risuonava ogni tanto fra le pareti della stanza mentre l'altro ragazzo si disperava per aver perso una partita. Da questo partiva una delle loro soliti e banali litigate, con Chenle che, frustrato, parlava in cinese e Jisung che si innervosiva perché non capiva. Però, poi, finiva con una grossa risata e tutto tornava come prima, Jisung che si faceva piccolo fra le braccia del cinese. Ten li guardava sorridendo, erano semplicemente bellissimi. Erano solo migliori amici, almeno così loro dicevano, ma a prescindere da tutto, il loro rapporto era fra i più puri e belli che Ten avesse mai visto. Erano giovani, e avevano ancora tutto il tempo per capire se fra di loro ci fosse qualcos'altro.
Sulle scale, Lauren e Lucy, delle loro amiche, stavano parlando di qualcosa, a lui sconosciuto, con Yukhei. Ten aveva conosciuto la prima ad una conferenza sulla comunità LGBTQ+ ed erano subito diventati grandi amici, i loro ideali simili, le loro storie, la loro determinazione, avevano portato entrambi e trovarsi molto bene insieme, non solo dal punto di vista lavorativo ma anche personale. Lucy, invece, era una modella, nonché la fidanzata di Lauren, e a volte aveva lavorato per Johnny. Le due erano amiche di infanzia che si persero di vista a causa degli spostamenti da paese a paese, per poi ritrovarsi, dalla calda Florida e dalla colorata Colombia, nella fredda Londra.
Ad un tratto la voce del conduttore del programma si fermò e, Ten, vide passare davanti a sé Yuta con una cassa, che non si ricordava neanche di avere, e dei microfoni. Si girò attorno per capire cosa stesse succedendo, si era ancora una volta perso nel suo mondo. Ad un tratto vide Johnny e con un'espressione confusa gli fece capire che aveva bisogno di spiegazioni. Johnny sorrise alzando gli occhi al cielo ma successivamente si avvicinò al minore, solo dopo aver dato un cavetto a Kun per collegare i microfoni al karaoke.
"Mentre tu eri perso nel tuo mondo, a qualcuno, cioè Dejun, Kunhang e Yangyang, è venuta la brillante idea di fare l'ultimo karaoke del 2019." Indicò poi Taeil, Sicheng e Jungwoo, che stavamo spostando il divano per avere più spazio davanti al televisore. "Loro, poi, hanno appoggiato l'idea con grande entusiasmo." Enfatizzò le ultime tre parole per sottolineare che, forse, la loro eccitazione era anche troppa.
Dal piano superiore scese di corsa anche Jade, con il suo fidanzato Jed. Li avevano conosciuti ad un'esposizione di fotografie di Johnny ed avevano iniziato ad uscire spesso in coppia, all'inizio risultò particolarmente difficile capire la ragazza a causa del suo accento stretto, dovuto dalla provenienza dal South Shields, ma eventualmente riuscirono a superare anche questa specie di barriera.
Mentre tutti si raggruppavano attorno al centro di interesse, Ten, si diresse al tavolo con l'intenzione di portare alcuni piatti, bicchieri e posate in cucina. Fu, però, bloccato dalla mano di Johnny.
"Cosa vuoi fare scusa?" Chiese sarcastico.
"Io-" Tentò di rispondere il più piccolo ma fu subito interrotto "Ten, avremo tempo domani, non credi che ora sia il caso di goderci il momento con gli altri?" Sussurrò accarezzando la sua guancia, il tailandese si sciolse al tocco e non provò nemmeno minimamente a ribattere.

I will hold on to you // johntenWhere stories live. Discover now