Inizio di tutto

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"Ciao, prima che possiate leggere la mia storia mi voglio presentare:
Mi chiamo Zaccheo, sono un ragazzo di 15 anni che adora molto ascoltare la musica specialmente pop e disegnare, ma il mio punto debole è che sono un pó impacciato e faccio difficoltà a rilazionarmi con altri, ma quando faccio amicizia sto bene con la gente

Ora che sapete qualcosa di me è meglio se passiamo alla storia :) "

Sono seduto sulla mia sedia ascoltando musica e disegnando come al solito, qualche volta mi tolgo un'auricolare perché ho la sensazione che mio padre mi chiami dal soggiorno, ma dopo un pó che non sento la sua voce ecco che sento una mano toccarmi la spalla, quella di mio padre
Steven: Ehi piccolo sgorbio perché cazzo non mi rispondi?
Io: Perché non ti ho sentito
Steven: Ah, e chissà perché, lo so io perché stai sepre con quelle cazzo di cuffie in testa!
Io: Ok, ma che cosa c'è?!
Steven: Vieni nella mi stanza e vedrai.
Appena sentito quella frase il cuore mi incominció a battere all'impazzata, perché, da quando mia madre è morta lui abusa sempre di me quando è ubriaco anche quando non lo è.
Steven: Tra 5 minuti in camera
Io: ....
Steven: Ehi mi hai sentito sgorbietto!
Io: S-si
Risposi tutto tremolante e a quella risposta lui andò via sbattendo la porta dietro di lui; io andai in camera sua 10 min dopo per vedere se era lì, ma per mia fortuna non c'era ancora, di sicuro sarà disteso sul divano con 2 o 3 bottiglie aperte sul tavolino e la TV accesa; andai a controllare in salotto e come pensavo stava lì a dormire come ogni sera. Andai in camera, mi cambiai e andai a letto.
La mattina seguente mi svegliai alle 11.30 dato che era estate e la scuola era finita da 2 giorni, mi vestii e andai in cucina a prendere una banana, ma come ancora prima che apri la porta di camera mia, mio padre era lì e mi prese il polso
Steven: Perché cazzo non sei venuto ieri sera sgorbietto! Appena finita la frase mi strinse ancora di più il polso
Io: A-ahi s-sono venuto ma n-non c'eri
Steven: Bugiardo! Io ireri ti ho aspettato e non ti sei fatto vivo!
Io: A-ahi mi fai male!
Mio padre mi guardò per 3 secondi con quello sguardo di ghiaccio prima di scaravendarmi a terra ancora lui che mi teneva il polso, con l'altra mano mi prese il viso e volandolo verso di lui mi bació, ma non un bacio dolce ma uno freddo e senza emozione come se stesse cercando di trovare il suo di divertimento, ovvero vedermi soffrire; dopo quel lungo bacio, che pensavo non finisse mai, si mise la mano sotto la mia maglietta, io cercai di liberarmi dalla sua presa ma fu tutto inutile, con la mano che mi teneva il polso la mise dentro i miei pantaloni e ancora prima che arrivasse ai boxer squilló il telefono, prima che lui si alzò per andare a rispondere mi disse
Steven: Sta sera non scapperai
io subito mi sistemai i pantaloni e corsi in camera.
Appena chiusi la porta a chiave scoppiai in un pianto senza fine appoggiato alla porta.
Restai chiuso in camera per tutto il pomeriggio al buio, sentì mio padre che mi chiama dal soggiorno e io non risposi ma andai senza fiatare perché so già, se non facevo come detto mi costringeva lui; mi sedetti al tavolo accanto a lui ma non così tanto, mangiai pasta col burro molto lentamente anche se davo un'occhiata a mio padre che stava guardando la TV, appena finito lavai i piatti, uscii dalla cucina e andai in camera; dopo un pó ancora cosciente, dato che non stavo dormendo, sentii dei passi provenire dal soggiorno, sentii la porta aprirsi e chiudersi molto lentamente, incominciai a tremare e mio padre non ci fece caso ed iniziò la tortura per me, ma il divertimento per lui. La mattina dopo mi svegliai tardi ma non mi alzai dal letto uno per il dolore di ieri ma anche per la paura di mio padre; per tutto il resto del giorno non uscii da camera mia neanche per mangiare, ero così scioccato che mio padre si fosse spinto così tanto che ora solo a ripensare da quando mia madre è morta e mio padre di abusare di me io non smisi di piangere.
Ora vi racconto la storia della morte di mia madre:
Io avevo 5-6 anni quando accadde l'incidente,
allora io stavo giocando nel giardino davanti alla strada quando per sbaglio un giocattolo mi cadde dal marciapiede, io lo volevo raccogliere ma non avevo visto che una macchina mi stava per investire, mia madre appena visto la scena corse verso di me e mi buttó di lato per salvarmi ma per sfortuna la macchina prese in pieno mia madre, l'impatto fu così forte che morì sul colpo; mio padre corse per cercare di salvarla ma fu tutto inutile ed io incominciai a piangere appena ripresi conoscienza; e da lì che mio padre a incominciato ad abusare di me e di dirmi che "non dovevo nascere'' che "è colpa mia che la mamma è morta" e tutte queste cose quì.

Dopo ore di pianto senza fine sono arrivato alla conclusione che dodevo scappare!

Angolo autrice
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto!!
Alla PROSSIMA 😋

Un Amore Mescolato Where stories live. Discover now