Quando la Verità ti guarda negli occhi

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Era una sera diversa dalle altre, la Bambina aveva fatto un sacco di cose durante la giornata: aveva fatto la spesa, fatto i compiti, giocato coni videogiochi, aiutato la mamma a cucinare, sistemato i pupazzi, letto un libro, giocato con la palla. La giornata stava quasi per finire e lei era tanto felice perché sapeva che sarebbe finita in modo diverso dal solito: si sarebbe trovata con i suoi amici a giocare, non succedeva quasi mai. Era là tra chi le voleva bene, chi l'amava e chi non la sopportava ed era tanto felice. Era tanto tempo che non riusciva più a essere felice, le avevano rubato la felicità e ci avevano giocato in tanti e giocandoci in così tanti avevano finito per farla a pezzi. Avevano rotto la sua felicità: chi di proposito, chi per sbaglio e chi senza rendersene conto, tutti, amici, nemici, conoscenti. Lei aveva pianto tanto. Poi però giusto due giorni prima di quella sera un suo amico gliel'aveva ridata indietro, certo era conciata parecchio male. Lui aveva strappato via il pezzo più grande della felicità della Bambina però poi si era pentito e aveva cercato di aggiustarla, aveva provato ad unire quel pezzo strappato a un pezzo che lui stesso aveva strappato dalla sua felicità e aveva cercato di tenerli uniti ma solo il coraggio di andare da lei a restituirle quella gioia persa teneva legate quelle felicità. Fatto sta che la Bambina riebbe quel che restava della sua felicità. Erano solo due giorni che l'aveva ritrovata.

Stava giocando con i suoi amici ed era felice. Poi però arrivò lei. Era una giovane ragazza bionda, con i tacchi e una mini gonna. Aveva dei profondi occhi castani e una borsa della Luis Vuitton. Si fermò davanti alla Bambina e la continuò a guardarla per molto. La Bambina non le badava, la ignorava, sapeva che non doveva guardarla. Era tutta la vita che incontrava quella biondina snob, se la trovava davanti in momenti assurdi, quando meno se l'aspettava. Quella ragazza le stava antipatica. Eppure quella minigonna con la Luis Vuitton se ne stavano là ad aspettare e a guardarla, ogni tanto la chiamavano o le si avvicinavano, finché la Bambina non poté più fare finta di niente e la guardò negli occhi. Grosso sbaglio. La vide subito, quasi consapevole di quello a cui stava andando in contro, la vide chiaramente, dopo tanti anni, la vide alta, bella, seducente, la Verità. Ecco allora che la bella ragazza bionda guardò quella bambina dall'alto in basso, si mise a ridere e le rubò ancora una volta la felicità che tanto aveva cercato e trovato con tanta fatica.

Perché sei andata da quella bambina? Perché prendersela con lei? È solo una bambina, è innocente e non avrebbe fatto nulla di male e tu, brutta stronza , le hai tolto l'unica cosa che desiderava: essere felice. Gliela restituirai mai? Non è vero che dopo averti conosciuto tutti stanno meglio. Non voleva vederlo chiaramente, era solo il suo orsacchiotto di peluche, quello a cui raccontava tutto e andava bene così. Tu sei grande però, matura. Sai cosa è vero e cosa è solo immaginazione. Hai rovinato una grande amicizia, hai rovinato una grande fantasia, un sogno colorato. Le hai detto che se quell'orsetto era vero era solo perché lei voleva vederlo così e che in realtà lui non esisteva, che lui non le voleva bene come credeva, che era tutta finzione. Il punto è che lei lo sapeva già, solo che fantasticava, immaginava che esistesse e le andava bene. Le era rimasto vicino quando tutti gli altri le avevano portato via la felicità. Adesso invece è di nuovo un po' più triste, un po' più arrabbiata, un po' più da sola. Sei felice tu? Sei felice Verità? Giochi ancora con quel brandello lacerato, ti diverti si? Beh ci ho pensato, ma quella bambina non è arrabbiata con il suo orsacchiotto, è arrabbiata con te lei. Un giorno quella bambina crescerà, grazie a te e a tutte le ferite che le lascerai. Ma quando sarà grande, con un cuore pieno di ferite aperte e cicatrici, un cuore che fatica a battere e che sicuramente non è più lo stesso da quella sera in cui ti ha guardato negli occhi, avrà imparato a fregarsene. E se ne fregherà di te.

Stai lì in quell'angolino, a giocare con quel brandello di felicità e si felice perché un giorno quella bambina tornerà e si riprenderà quel pezzo di felicità che le hai negato...

Quando la verità ti guarda negli occhiWhere stories live. Discover now