Namjoon è un bugiardo

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Namjoon, mio dolce e costante, insistente pensiero.
Quanto duole il cuor mio impiegato a ricollegarti e a riportarti nelle fresche  memorie che di te custodisco nel mio animo nobile. Il ricordo delle tue possenti e calde braccia, che qualche volta prendevano, attorno al mio flaccido corpo, la forma d'un abbraccio, il tuo sussurrare, con appena un bollente soffio, racchiuso tra due morbide e rosse fragole, che mi amavi immensamente e che avresti fatto qualsiasi cosa per me.
Namjoon, mi rivolgo a te, proprio a te e solo a te, piango tue lacrime e ti sputo nel palmo della mano qualche singhiozzo di troppo, le nocche un po' pallide e il respiro non presente.
Ti guardo, ti osservo, ti fisso, do di matto nella speranza, nella volontà di sapere che tu sia diverso, differente da me, da te, da quello che sembra. Forse lo intuisco dal tuo modo di incuriosirti guardandomi, con la tua abilità nell'inghiottirmi, con i tuoi occhi di cioccolato, mi lasci un sapore dolce attraverso la pelle e fin dentro le ossa. Un sapore illusorio che mi pervade i sensi.
Le tue mani calde, con i polpastrelli ruvidi che mi sfiorano attentamente la pelle, non fanno altro che provocarmi costanti brividi, farmi inghiottire sentimenti contrastanti che mai nessuno mi ha donato.
Ti osservo incantato e scruto ogni tuo delizioso lineamento marcato, il naso leggermente piccolo, rigorosamente all'insù, e le morbide e preziose guance sporche un po' di acquerello rosso, come se un docile e ingenuo bimbo curioso ci avesse distrattamente dipinto su con i suoi colori preferiti.
In estate immagino di divorarti le labbra piene e rosa per il resto dell'insulsa giornata, per rinfrescarmi il corpo e la mente con il tuo sapore, far mie labbra che contrastano con la tua delicata pelle d'oro, e che, amorevolmente mi sussurrano dolci melodie in cui la notte mi cullo e mi perdo sogni di miele.
Sei per me amore puro, Namjoon, ma poi l'amore e la purezza vanno via e il tuo volto non è più il mio.
Chi sei? non so come definirti...
Un bugiardo, si, sei un dannato bugiardo! Ed io isterico mi strappo i capelli scuri e mordo le labbra al solo doloroso e struggente pensiero.
Mi tocchi che per te sono estenuantemente speciale e mi spogli confessandomi che nessuno ti fa sentire bene e invaghito come ti senti quando ti voglio io.
E invece, amore? Cosa combini? Sei uno stupido codardo che continua a raccontare menzogne futili e diffidenti, mentirmi.
Bugiardo, bugiardo!
Avrei dovuto sapere che le tue parole, tanto ammalianti, non erano altro che pepite amare ricoperte di zucchero a velo bianco e saporito, che importante nei tuoi pensieri in fondo non lo sono mai stato.
Avrei dovuto saperlo, dannazione!
Dannato me, e dannato te, brutto inetto, bugiardo che non sei altro.
Avrei voluto essere consapevole del fatto che per te son nulla di irrimediabilmente necessario, non quanto lo sei tu per me, e che mi paragonavi ai fiori di campo bianchi e piccini solo perché ti fanno allergia e ti irramano odio tanto intenso da renderti morente.
Avrei dovuto sapere che sei un allocco, un tonto presuntuoso, una testa vuota! Uno sporco e maledetto bugiardo!
Vorrei capissi quanto stai martoriando il cuore mio che annega nel mare salato del mio petto. Come farò, Signore, a non cullarmi nelle tue allettanti menzogne? Namjoon, te ne prego, consolami e illudimi, dimmelo, che non sei davvero un bugiardo come tanto mi ostino a credere, uccidimi di baci e schiaffi altre mille volte ma, concedimi la convinzione di amarmi, te ne prego, che il mio cuor non regge più e tra le mie braccia pare quasi spento e freddo.

MenteurWhere stories live. Discover now