What is it about them

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Erano le sette del mattino ed io guardai verso l'angolo di alcuni ragazzi più grandi, con dei jeans di qualche taglia in più. La vita che sfiorava le ginocchia e che si passavano quella che sembrava una canna. Fra risate e battute. Io ero dall'altra parte ad osservare per capirli. Capire perché necessitassero tanto di fumare o drogarsi per essere felici.
"Di cosa si tratta" pensai guardandoli.
La testa sembra girargli ed uno fa un video a due di loro che si stavano per azzuffare per un tiro a quella canna fatto in più.
<<Eravamo stati chiari Dylan!!- urlò uno nel gruppetto -i soldi li abbiamo messi tutti quindi va divisa!>>
<<Ma che vuoi Ty era solo un tiro in più!!>>
il gruppetto continuava ad azzuffarsi.
Una bionda si avvicinò.
Aveva degli occhi azzurri come il mare.
Portava un top a righe bianche e nere ed un paio di pantaloni "BershkaxBillieEilish". In bocca, stretta fra le labbra, aveva una sigaretta.
Mi tirai su il cappuccio nel tentativo di non farmi riconoscere dalla bionda che portava i pantaloni creati da me. Da quando avevo spopolato era stato praticamente impossibile vivere. Andare a scuola, uscire con gli amici o più semplicemente fare una passeggiata.
<<Hey drogati! Un accendino?>>
<<Lara! Ci sei mancata!>> Ridacchiò quello che forse si chiamava Ty? Tyler? Non ricordo bene... so solo che è molto famoso in questa scuola.
Ty passò a Lara il suo accendino, il quale sembrava un lanciafiamme dalla potenza del fuoco.
<<Laretta... ancora i pantaloni di quella drogata?>> disse Dylan
<<EHI LEI NON È UNA DROGATA COME TE!>> ribattè la ragazza indicando la canna che il ragazzo stringeva fra i denti socchiudendo gli occhi e ghignando.
Sapendo con chi avesse a che fare si ammutolì, gonfiando le guance e strappando di mano a Tyler il suo accendino per accendere la sigaretta.
Quegli occhi innocenti... era ovvio che non fumasse per moda o per sentirsi grande... ma allora perché. Qual era la motivazione per la quale fumare e drogarsi. Divertiva così tanto?
Svagava? Fumava per dimenticare? Per far parte di qualche compagnia? Per provocare i propri genitori?
La ragazza, finita la sigaretta, la spense sul giobbotto di Dylan.
<<EHI È NUOVO!>>
<<Così impari a giudicare senza conoscere una brava ragazza.>>
Buttò via la cicca della sigaretta in un bidone verde al lato della strada e mi passò affianco per entrare nella scuola.
I nostri occhi si confusero fra loro. Un paio di un azzurro limpido mentre l'altro più sul grigio, spenti, come se avessero visto il peggio di questo mondo, ma nonostante quello la ragazza stampò un sorriso dolce sul suo viso solare.
<<Ciao Billie!>>
Io non la conoscevo ma ormai sapevo che invece lei si.
Non era il tipico fan da: "ti prego abbracciami perché non so quando ti rivedrò";
che PER CARITÀ capisco... capisco davvero, anzi ne sono felice di far risplendere la giornata di qualcuno con un abbraccio o una foto. Ma lei forse sapeva che quel giorno sarei entrata. E che ogni mattina mi avrebbe visto lì. Ad osservarla fumare da lontano. E con del tempo forse saremmo diventate amiche.
Pochi minuti dopo entrai e vidi la ragazza appoggiata alla porta del bagno.
Mi avvicinai a lei per porle la mia domanda. Ma almeno un minimo di premessa volevo farla per educazione. Dopotutto se era una mia fan, ha speso soldi per i miei vestiti e quando stava male ascoltava la mia musica. È grazie alle persone come lei che sono qui no?
Mi abbassai il cappuccio bianco e mi avvicinai a lei.
<<Hey... Lara giusto? Ti ho sentita parlare con quel ragazzo fuori... intanto piacere, Billie>>
La bionda ridacchiò.
<<Sisi so chi sei>>
Continuai con il copione che avevo in testa.
<<Tu fumi giusto? Ti volevo fare una domanda e poi ti lascio ai fatti tuoi... scusa se sono invadente...
Perché fumi?>>
Lei socchiuse gli occhi alzando di poco il viso.
<<Bella domanda... non lo so neppure io...
Tutto è iniziato con Dylan due anni fa... tutto per scherzo per vedere chi non si strozzava con una Marlboro Gold. Poi è diventata una piccola abitudine. Il sabato mattina avanti a scuola a dividercene una.
Non so bene perché abbia continuato. Una piccola abitudine. Mi svegliavo ogni mattina e litigavo con i miei. Ma ignoravo tutto e sorridevo perché sapevo che Dylan avrebbe speso quei due minuti e mezzo per me prima delle lezioni, mentre mi sfogavo con lui sulle cose che accadevano a casa.
Lui ha poi iniziato con la droga e io non volevo... abbiamo litigato a lungo e mi ha salvato da una situaz- scusa mi sto dilungando troppo... sono un pochetto logorroica>> ridacchiò imbarazzata
Sorrisi non sapendo che fare. Non mi aspettavo una storia del genere...
<<Voglio scrivere una canzone...>> presi un foglietto ed una penna dalla cartella e scrissi il mio numero di telefono.
<<Mi vuoi dare una mano col testo? Quando vuoi... non ho molto da fare>>
Alla ragazza si illuminarono gli occhi e mi strappò il foglietto di mano fomentata mentre glielo porgevo.
<<Quando vuoi Bil>> sorrise quasi fiera di aiutami.
Mise il foglietto nei pantaloni e ricontrollò l'orario
<<Io ora devo andare a lezione. Dopo scuola va bene?>>
Annuii
<<Fammi solo fare uno squillo a Finneas>>
Mi salutò von la mano mentre corse in classe.

This chapter was created 02/02/2020

xannyDonde viven las historias. Descúbrelo ahora