Crudelia

Crudelia-i nervi

non c'è niente di più brutto di essere "crudelia", del farsi ricordarsi come un qualcosa di doloroso, ma solo a livello mentale. il mondo è anche questo, mi ripeto. e ti ripetevo sempre che avrei voluto creare un mondo fatto solo di empatia e sensibilità, e tu mi dicevi che ero una super eroina, ma io oggi ci credo perché mi guardò e vedo una super eroina. a volte sento ancora il tuo profumo in giro per la città, crudelia. a volte non mi giro per la paura di poterti incontrare, altre volte capisco che è semplice immaginazione, perché tu non ci sei. non ci sei e non ricordo più il tuo volto, la tua voce, il modo in cui fumavi o come toglievi i pantaloni. a volte mi ripeto "crudelia non c'è più", ma poi (crudelia, forse) torna con un qualsiasi modo: a volte è una canzone, a volte è un incontro, a volte non è niente. come se fosse un semplice frammento di tempo passato che torna a ricordami qualcosa. come se fosse un destino che ti è rimasta attaccato alla pelle, di cui non riusciresti a staccarti mai. io non ci sono più crudelia, mi hai ucciso la mente nel frattempo facendomi restare aggrappata al dolore; una mente che è uccisa non sa captare la felicità, ma solo quello che le si piazza davanti agli occhi. crudelia non c'è più. ma crudelia fa anche tanto casino in testa, non da l'amore perché non lo conosce e non lo conoscerà mai. legata ad una sola condanna: vivere in balia di essere vittima nel dannato tentativo di mascherare l'essere carnefice. crudelia non può salvarsi, ma un eroina di indole tende a salvare. non ho salvato te, crudelia, ma ho salvato me.