La Mia Stella ~Shary~

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Ancora le urla riecheggiavano nel silenzio di quella notte.

Quelle grida che sembravano accompagnare la melodia delle cicale, che come un'orchestra rendevano più dolce e romantica quella serata.

Urla di dolore, di sfogo, di libertà.

E le lacrime rigavano il volto di entrambe.

Lacrime amare, del sapore di chi soffre e cerca di capirne il motivo.

Quel dolore, trafiggeva il cuore delle due ragazze, era ciò che le sopprimeva ma che allo stesso tempo le teneva unite.

Il cielo era tinto di un colore bluastro, a tratti corvino, illuminato solo dalla fioca luce delle stelle.

Brillavano, e sembravano ornare come una cornice quell'astro argenteo che illuminava quella notte.

Un cerchio perfetto, che si specchiava col suo argento nel fiume vicino al prato.

Ancora una volta i loro sguardi si incrociano, ed entrambe arrossirono leggermente.

Le iridi verde smeraldo della piccina di persero nel marrone intenso della più grande.

I due colori sembravano mescolarsi dando vita a una sorta di chimica, e mentre il loro sguardi si fondevano i loro visi si facevano sempre più vicini.

Le lacrime che rigavano il viso di entrambe sembravano aver tutte raggiunto il terreno, dove poi in estate sarebbero sbocciati dei fiori bellissimi.

Tutto sembrò tacere in quell'attimo, quando le loro labbra si unirono in un dolce e delicato bacio.

Fu un attimo, eppure entrambe volevano non finisse più.

La dolcezza di quell'attimo, lo stupore di entrambe, il dolore soppresso, la felicità di quell'istante che sembrava una vita intera.

Un piccolo gesto, semplice, ma estremamente meraviglioso.

«Ho paura di perderti...»

I loro corpi su unirono, mentre erano entrambe cullate dall'amore e dal canto degli animali notturni.

Tutti i gesti di quella sera, i baci rubati, le carezze, e le parole scontate perdute nel silenzio, non lo avrebbe mai saputi nessuno.

Tranne le due ragazze, e la luna, la loro unica complice che le aveva sempre guidate e osservate da lì.

Quell'a stato argento... Un semplice cerchio... Semplice, ma perfetto. Le guardava, con gli occhi di una madre che guida con lo sguardo i suoi figli.

La madre luna guardava le due ragazze, stese sul prato, che si stringevano le mani.

Loro due andavano contro corrente... Contro ogni regola... E contro la natura stessa. Eppure erano estremamente felici così.

Cosa importava se erano due ragazze? Cosa importava se erano sorelle acquisite? Cosa importava quel dolore che rendeva invalidante ogni cosa? Cosa importavano le lacrime versate? Cosa importava tutto il resto? Si amavano e si volevano l'un l'altra. Ed era questa la cosa importante.

«Mai. Non ti abbandonerò mai.»

Ancora un bacio, rubato alle stelle che le illuminavano.  E ancora i battiti dei cuori si susseguivano sempre più veloci.

«Torniamo a casa...»

«La nostra casa.»

Si guardarono nuovamente negli occhi tornando a sorridere.