Sul letto inerme giace reclusa
Minuscola libertà illusa
Inevitabilmente aspra
La tua lastra
20.03.2020
Lena Pichler
Questi versi sono ovviamente riferiti a tutto ciò che noi oggi stiamo vivendo. La nostra realtà è stata sconvolta interamente. In quanto studentessa lombarda, la mia quarantena è iniziata il 2 marzo 2020. Da quel giorno i miei piedi non sentono altro che il caldo delle pantofole o il freddo delle piastrelle. Ho visto susseguirsi molti decreti che minavano sempre più alla mia libertà d'azione, come quella di tutti, nel mondo "al di fuori del nido". Molti dicono di sentirsi protagonisti di una nuova guerra o di un film apocalittico. Personalmente non reputo l'avvento di questo virus sconosciuto una guerra o un film, è un qualcosa di straordinario (senso etimologico del termine) che è capitato e va affrontato con responsabilità e coscienza. Questi versi li ho scritti di getto dopo aver visto ciò che è accaduto a Bergamo: una fila di mezzi militari, che l'occhio ha giudicato interminabile. Questi convogli trasportavano persone decedute a causa di questo virus che ha allarmato il mondo intero in quanto i casi non sono più isolati alle sole Cina ed Italia. Qualche giorno fa è stata dichiarata la pandemia. Chi avrebbe mai pensato di dover vivere tutto questo? Stare segregati in casa, dover badare a quanto cibo si mangia poiché non si ha più il lusso di poter andare a fare la spesa tutti i giorni, leggere di ospedali saturi che devono scegliere chi tenere invita e chi staccare dai macchinari della terapia intensiva.
Non mi resta che sperare in una più veloce soluzione al problema e voglio anche poter sognare che l'umanità, dopo aver superato questa "calamità virale", possa essere più coesa facendo cadere inutili razzismi e discriminazioni di ogni genere. Inoltre auspico anche in una presa di coscienza da parte di tutte le persone per quanto riguarda la comprensione dei nostri privilegi giornalieri che reputiamo superflui e scontati.
State bene,
Lena.
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POESIA DEL COVID-19
PoesiaSemplici pensieri e sensazioni, scritti in versi totalmente slegati dalla tradizione, che questa quarantena mi porta ad esperire. Nel mio universo totalmente spirituale costruito per evadere la pesante realtà corrente mi sento Emily Dickinson, non d...