Cinque volte che Palermo ci ricascò

Non erano state solo cinque, in realtà.

Nel corso di tutti quegli anni passati insieme, se Martín si fosse messo a contarle tutte sarebbe arrivato almeno a duecento, se non di più.

Ma dopo che lui l'aveva rifiutato, dopo che aveva mandato all'aria la loro amicizia, il loro piano ed era quasi morto nella Zecca di Stato, dopo tutti quegli anni, Martín era riuscito a costruirsi una barriera più solida. A forza di lacrime, urla, alcool e boom boom ciao pensava di essere diventato più forte.

Una persona di merda, ovvio, ma inespugnabile. Impenetrabile. Non aveva più voglia di vivere, certo, ma non aveva nemmeno più voglia di essere preso per il culo. I suoi sentimenti erano troppo profondi per svanire nel nulla, ma aveva imparato a sopprimerli, almeno quando si trovava in pubblico.

Ma oh, come si sbagliava. Quanto si sbagliava. Forse ne era già cosciente, quando loro si presentarono alla sua porta e lo convinsero a mettere in atto quello che per lui era stato il lavoro di una vita. Forse lo sapeva, che aveva già perso in partenza, dal momento in cui l'aveva visto davanti alla soglia del buco dove si rifugiava, a Palermo. Ma, se anche quello che rimaneva della sua coscienza lo avesse avvertito del pericolo in cui stava nuovamente e ridicolmente precipitando, avrebbe deciso di non ascoltarla.

Dopotutto, poteva stare peggio di così?

** Author's note **
Eh già, incredibile ma vero, sono tornata! Mi sa che questa quarantena fa davvero male. Dopo aver finito la quarta stagione della Casa di Carta, mi sono accorta che ci sono davvero poche fanfiction su Berlino e Palermo, sia su wattpad che su altre piattaforme. Per cui, ecco qua il mio (molto breve) contributo. Ideata come una oneshot, ho deciso di dividerla in cinque parti più questa brevissima introduzione. Inutile che vi dica che ci potrebbero essere dei leggeri spoiler, ma nulla di che. Spero che vi piaccia, e alla prossima!