1

300 8 0
                                    

Nuovo giorno, stessa merda

Mi chiamo Leyla Davis, ho 17 anni e soffro di attacchi di panico

E in questo momento sono in macchina con mia madre per andare in uno dei posti che odio di più al mondo: il gruppo di ascolto

I miei sono convinti che mi farà bene e voglio assecondarli, almeno per una volta.

So che per loro sono una delusione, ma non lo ammetteranno mai

Scendo dalla macchina e entro in quell'orrendo palazzo

Ed eccomi di nuovo qui ad ascoltare queste persone con i loro problemi, come se i miei non fossero abbastanza

Le due ore passano molto molto lentamente

Chiudo la porta di casa alle mie spalle e sospiro

"Allora? Com'è andata?" chiede speranzosa mia madre

"Uno schifo, come sempre" sospiro "Non capisco perché devo ascoltare le lamentele di quelle persone"

"Lo psicologo dice che ti farà bene"

"Convinto lui.." Borbotto salendo le scale

Torno finalmente in camera mia

Solitamente passo tutte le mie giornate tra serie tv, mangiare, film, libri, musica, programmi alla tv e dormire

Prendo il computer e mi metto a guardare per la millesima volta Hunger Games

Vorrei tanto essere forte come Katniss...

Così mi chiudo di nuovo nel mio mondo, senza voler vedere nessuno

Meno persone entrano nella mia vita e meno posso perderne e deluderne

Nuovo giorno di scuola

Metto un paio di pantaloni blu scuro della tuta che mi stanno tipo tre volte, una maglietta bianca e le converse bianche

Non ho amici, nessuno, mai avuti per tutte le superiori, sono una vera professionista nell'evitare qualunque essere umano

A scuola praticamente non esisto e mi sta benissimo così, sono tutti troppo occupati a invidiare i corpi perfetti delle cheerleader e degli atleti o a fare a gara per chi prende il voto più alto

Vado a lezione e tutto va come sempre

E poi arriva il panico, improvvisamente

Non riesco a respirare, sento la gola completamente chiusa

Appena la campanella suona mi rifugio nella vecchia sala musica, non viene mai nessuno qui

Solo io e gli strumenti vecchi ed impolverati

Scoppio a piangere peggiorando la mia situazione

Sento la porta aprirsi

Cerco di nascondermi dietro ad un amplificatore enorme ma il ragazzo che è appena entrato ha sentito i singhiozzi e sta venendo verso di me

Ha i capelli castani e boccolosi, è molto alto, occhi castani, indossa una maglia bianca e degli skinny jeans neri

"Hey... stai bene?"

"Si.. vai via, per favore"

"No, non ti lascio così" mormora avvicinandosi

"Per favore va via!" odio che le persone mi vedano in questo stato

"Resto qui finché non ti calmi" si siede accanto a me "ne soffro anche io"

Come fa a sapere cos'ho, non potei semplicemente star piangendo per un brutto voto o per una litigata con un ipotetico ragazzo?

Mi accarezza il braccio con delicatezza

Respiro profondamente e inizio a calmarmi piano piano

Se ne accorge e sorride

Devo ammettere che ha un sorriso bellissimo

"Meglio?" chiede osservandomi preoccupato

Annuisco nascondendo il viso tra le mani

"Io sono Shawn"

"Io Leyla, grazie dell'aiuto Shawn ma devo andare"

Mi alzo e vado via il più in fretta possibile senza permettergli di ribattere

Strano che io non lo abbia mai notato, certo, non sono la classica ragazza che sa i gossip di tutti, ma non pensavo che non avrei notato un ragazzo così bello

panic attacks// S.M.Where stories live. Discover now